Jeremias Israel: alla Dakar 2015 da protagonista
Jeremias Israel, un sudamericano alla corte di Honda. Sei contento delle “promozione”?
«Sì, certo, sono molto contento di essere entrato a far parte del Team HRC, e sono molto eccitato all’idea di lavorare con loro per la prossima Dakar».
E come è stata la storia? Come sei arrivato al Team ufficiale Honda?
«Sono uno “nuovo” alla Dakar. Vi ho partecipato nel 2013 e 2014. Penso di aver disputato delle buone tappe e di aver fatto un buon lavoro in queste due prime edizioni a cui ho partecipato. Durante la scorsa edizione ho fatto una grossa caduta, con la conseguenza di un infortunio serio, e ho dovuto lavorare duramente per ritornare. Nelle ultime gare ero stato in contatto con Honda, con loro ho corso per molti anni in passato, l’anno scorso ho avuto l’opportunità di correre con un altro Team, ma finalmente quest’anno sono riuscito a centrare il bersaglio».
Si sente dire che Francisco “Chaleco” Lopez potrebbe essere in procinto di chiudere la sua carriera. In questo caso è immaginabile che la tua gente del Cile si aspetti molto, e ancora di più da te?
«Io spero che Chaleco non lasci i Rally. Spero che corra anche la prossima Dakar. Penso che abbia ancora un grande potenziale. Questo è quello che spero per lui. Per quanto riguarda me, l’eventualità non cambia molto le cose. io ho il compito di lavorare e di perseguire l’obiettivo di un successo Honda».
E quindi di aiutare l’intero Team a riuscirci?
«Sì, certo. Il nostro obiettivo è vincere la Dakar. Tutti quanto stiamo lavorando molto per fare in modo che la squadra ci riesca. Che poi sia Joan Barreda, Paulo Gonçalves, io o chiunque altro della Squadra a vincerla non fa differenza. Lavoriamo insieme per questo, per tentare di far vincere Honda».
Com’è la nuova moto?
«La nuova Honda CRF450 Rally ufficiale è sorprendente. Come ho già detto è una nuova moto, e io per la verità l’ho provata solo in alcuni test e al Rally OiLibya del Marocco. Ho avuto l’opportunità di provarla a fondo e di andarci forte. È una moto incredibile! Molto meglio di qualsiasi moto io abbia mai guidato sino ad ora. Non vedo l’ora di prenderci completamente la mano».
Quindi, la moto e te, un grande passo avanti?
«Un grande miglioramento, ma soprattutto una grande opportunità. Ottenendo il supporto ufficiale del Team ho avuto una grande fortuna, adesso tocca a me lavorare per riuscire a ottenere il meglio in termini di risultati. Per me e per Honda».