Jonathan Rea: quattro cose da sapere
E con questo fanno cinque - i titoli mondiali che incoronano Jonathan Rea come pilota più vincente della storia nel Mondiale Superbike. Un cannibale, un androide, un pilota velocissimo e allo stesso tempo lucido come non mai, capace di resistere psicologicamente al devastante attacco di inizio stagione portato da Alvaro Bautista e la sua Ducati. E poi andare all'attacco, con l'efficacia micidiale con cui Johnny ha piegato tutti gli avversari in queste cinque, incredibli, stagioni.
Abbiamo pensato di riassumere in un solo minuto quattro semplici curiosità, qualche fatto che forse non tutti sanno, per conoscerlo meglio.
Come si pronuncia il suo cognome?
Il cognome si pronuncia 'rei', come se fosse scritto "Ray", e non "ria" come molti credono. E' stato proprio Johnny a dirlo, dal vivo, in un'intervista. Evidentemente stanco di farsi storpiare il cognome...
Le tre caratteristiche fondamentali che lo hanno reso tanto vincente?
La velocità, la lucidità - che lo porta a sbagliare pochissimo - ma anche l'avere a disposizione una squadra incredibile.
Chi sono i rivali che potrebbero metterlo in difficoltà?
Prima o poi tutti, anche i campioni del suo calibro, trovano un avversario capace di metterli in difficoltà. Nel caso di Jonathan, gli unici che si vedono all'orizzonte sono Toprak Razgatlıoğlu e un'incognita come Scott Redding, genio e sregolatezza...
Perché un pilota tanto vincente non è mai passato in MotoGP?
In realtà Jonathan qualche gara di MotoGP l'ha disputata, nella veste di sostituto di Casey Stoner. Però ha sempre preferito una moto vincente in Superbike che non fare il comprimario in MotoGP. "Andare di là per parcheggiare il motorhome a fianco di quello di Valentino Rossi non mi interessa..."
Considerando che in MotoGP, top team a parte, ci sono piloti come Karel Abraham, credo che uno spazio se lo sarebbe meritato. Ora è troppo tardi e fa bene a rimanere Imperatore della SBK.
Valentino Masini.