MotoGP. Jorge Lorenzo e i suoi fan: tra appelli alla prudenza e il futuro in Yamaha
“Con la moto giusta potrei continuare a vincere gare e titoli!”. Lo abbiamo visto godersi la vita a Dubai, lanciare appelli per il rispetto dei protocolli di prevenzione dal Covid-19 e, ora, prestarsi alle domande dei fan sul suo profilo Instagram o nelle dirette social con l’amico Max Biaggi.
In questi giorni di “permanenza forzata” a Dubai, Jorge Lorenzo non si sottrae ad alcuna risposta e lascia trasparire che il suo presente è ancora tempestato di voglia di futuro. E a chi, forse per fargli un complimento, gli scrive “Jorge eri un gran pilota”, lui risponde secco: "No, ero e sarò un gran campione!”. Lasciando intendere, di fatto, che lui come tutti gli altri piloti non vede l’ora di rimettersi in sella.
Una Wild Card è già stata annunciata per Barcellona e chissà che, condizioni fisiche permettendo e emergenza Coronavirus archiviata, la casa di Iwata schiererà tre moto in livrea ufficiale anche in altre occasioni. Ma, per ora, non sembra essere la bagarre a stimolare più di tutto il maiorchino: “Diventare bravo in altre cose mi stimola più di vincere. Vincere è qualcosa che ho già fatto. Ora voglio aiutare Yamaha. La Yamaha ha voglia di vincere di nuovo. Hanno una moto completa e piloti molto forti. E adesso hanno il pilota più sensibile per migliorarla ancora".
Botta e risposta a distanza con Marquez
“Il pilota più sensibile”, quasi a rifiutare la definizione di collaudatore, perché, diciamocelo chiaramente, Lorenzo non si sente affatto un pensionato. Ha solo passato due stagioni da incubo in Honda, sentendo forse il peso, oltre che degli infortuni e della paura che ne è conseguita, di un box e un'azienda Marquez-centrica. Lo dice senza girarci troppo intorno in un’altra delle sue uscite di questi giorni: “In Honda non c’erano le condizioni per me e per riuscire a guidare la moto in maniera naturale”. Affermazioni che hanno immediatamente scatenato la replica, neanche troppo velata, di Marquez, secondo cui Lorenzo ha ormai superato la paura di correre.
Frecciate a parte, comunque, per il 99 tutto dipenderà dai primi test che riuscirà a portare a termine, e tira in ballo anche i numeri: “La mia decisione è presa al 98%, ma c’è sempre un 2% di spazio per cambiare idea”. La prospettiva di dividere di nuovo il box con Valentino, magari in Petronas, non è fantascienza.
Un unico grande amore
Tanto che altri segnali sono arrivati dalla diretta Instagram con Max Biaggi, in cui Lorenzo ha spiegato di sentire la necessità di ritrovare le abitudini da atleta che sta perdendo. “Guardo tante serie tv e finisco con l’andare a dormire sempre molto tardi. Al mattino scendo dal letto quando buona parte delle ore migliori è già trascorsa, però qui a Dubai ho qualche attrezzo a disposizione, faccio un po’ di allenamento, anche perché in inverno ho messo su qualche chilo che vorrei perdere per essere pronto”.
Pronto, evidentemente, a tornare in pista con tempi e risultati che possano convincere lui e Yamaha a provarci ancora. Anche perché quella di Barcellona, in programma per il 7 giugno, sarà probabilmente la prima gara per tutti e questo significherebbe per Lorenzo iniziare la stagione insieme agli altri, come Wild Card, ma allo stesso livello degli altri: con tutti i dubbi e le incertezze di un normalissimo avvio di stagione.
D’altra parte, quella che lui stesso definisce “una vita più tranquilla e senza pressioni dopo 18 anni da professionista sempre attento e ligio alle regole” certamente non gli dispiace, ma alla domanda diretta di Max Biaggi i suoi occhi si illuminano: “Non sono uno che cede facilmente all’amore, ma la Yamaha è certamente il mio grande amore, anche perché con la Yamaha ho vinto tanto”.
Il percorso appare tracciato: approfittare della “quarantena a Dubai” per ritrovare la forma fisica e ristabilirsi in pieno, tornare in sella per i primi veri test e ritrovare la griglia di partenza e la mischia. E solo dopo decidere se regalare un seguito alla sua favola.
Scintille con i fan
Una favola ripercorsa anche insieme allo stesso Max Biaggi. Un altro che alle indiscutibili vittorie e all’altrettanto indiscutibile talento, ha sempre affiancato un modo di porsi a fan e giornalisti senza preoccuparsi troppo di risultare simpatico: si sente ancora fortissimo e non è pienamente convinto di aver detto tutto quello che c’era da dire nella sua straordinaria carriera. Intanto, sul suo profilo scherza con i fan e si prende gioco degli hater. Come quello che gli ha chiesto “Perché sei così stupido” e a cui ha risposto: “Così che tu possa sentirti meno solo al mondo”.
E a chi gli scrive: “Alla fine sei anche simpatico”, il 99 replica: “Alla fine sei anche intelligente”. Insomma, Lorenzo è così, e per gli amanti del calcio le sue uscite ricordano in qualche modo quelle di Ibrahimovic. Un altro esempio? Eccolo: un fan gli scrive di non averlo mai amato particolarmente, ma di aver cambiato idea con il tempo fino ad arrivare ad ammirarlo; la replica di JL99 è ironica, ma spietata: “Non hai cambiato idea, sei solo diventato più saggio”.
Ci gira intorno, invece, e svicola buttandola a ridere quando qualcuno prova a chiedergli di più circa la sua vita sentimentale: “Faccio l’amore quasi tutti i giorni: quasi il lunedì, quasi il martedì…”.
Un grande pilota si, un pilota che con il mezzo "giusto" potrebbe avere ancora moltissimo da dire.
Oggi in Moto GP oltre a M. Marquez, ad essere stati capaci di vincere dei titoli ci sono solo lui e Rossi, con quest'ultimo che almeno da 2 anni va sempre un po meno forte della volta precedente.
Gli altri piloti Yamaha per il momento non sono stati in grado di fare la differenza fra di loro, belle gare si ma troppo altalenanti.
Lorenzo questo lo sa e sa che lui non deve dimostrare nulla perché lo ha già fatto… più volte!
Credo che a lui di fare il collaudatore, interessi coma a me andare a vedere una partita di calcio.
Penso che lui voglia ritornare ad essere quello che era un tempo e per come la vedo io ci riuscirà almeno nei confronti della concorrenza in casa propria.
Per quanto riguarda la sincerità di Lorenzo che ogni tanto qualcuno evidenzia non saprei.
Dire in faccia alle persone quello che si pensa di loro o quello che gli sta bene dirgli se vogliamo, senza pensare troppo alla forma e alle conseguenze non credo si possa definire sincerità, schiettezza forse.
La sincerità è un sentimento nobile che pochissime persone possiedono, e che non possiamo essere noi ad attribuirgli perché non sappiamo le storie come sono, possiamo avere delle sensazioni ma nulla più.
A me personalmente che lui sia sincero o simpatico non mi frega nulla, mi piacerebbe comunque che ritornando in Yamaha potesse riscoprire gli antichi automatismi e ritornasse in fretta come prima insomma.
Nel caso ci riuscisse e qualcosa si dovesse inceppare sul fronte opposto penso proprio che potrebbe essere lui a saperne approfittare più dei suoi attuali compagni di squadra.
Valentino Masini
Speravo di cambiare idea, e lo avrei fatto, se avesse fatto correre la Ducati (come Stoner - bestemmia).
Ha fatto parole, troppe, qualche bella gara e nulla di più.
Ha fatto pena in honda, che meno pazienti del Management Ducati (anche se più educati), lo hanno pagato pur di torglierselo dagli zebedei. Subito. non dopo mille mila sebatoi, selle, ecc.
Ora la manfrina yam....
Che palle...