Kawasaki e Toyota insieme sull'idrogeno: salveranno il motore a combustione interna?
La sfida comune che coinvolge Kawasaki e Toyota per lo sviluppo di carburanti alternativi ha un altro punto nodale: un paio di settimane fa sono stati gli stessi vertici delle Compagnie a mostrare un Side By Side Kawasaki alimentato a idrogeno sul circuito del Mobility Resort Motegi, con alla guida Akio Toyoda, mentre al suo fianco era seduto Yasuhiko Hashimoto, Presidente di Kawasaki.
Kawasaki e Toyota sono due giganteschi player nei rispettivi ambiti e avevano già manifestato l'intento di proseguire la ricerca sui carburanti alternativi per continuare ad alimentare i motori a combustione interna; a novembre 2021 - tra l'altro - avevano indetto una conferenza stampa comune (inseme a Mazda, Subaru e Yamaha) anche per manifestare il forte interesse verso carburanti alternativi per i motori a combustione interna (ICE) come l'idrogeno: il side by side portato a Motegi è un Kawasaki KRX che ha però riunciato al suo motore bicilindrico parallelo di 1000 cc in favore di un'unità Kawasaki alimentata a idrogeno derivata dal noto propulsore sovralimentato di 1000 cc in dotazione alle H2 della Casa di Akashi.
Il motore non dovrebbe essere troppo dissimile quindi da quello mostrato circa un anno fa e, immaginiamo, costantemente evoluto e la partnership con Toyota va nella direzione di assicurare ad entrambe le Aziende maggiore velocità nello sviluppo dell'alimentazione a idrogeno, un carburante che potrebbe realmente fare la differenza nel "salvare" il motore endotermico, dato che permetterebbe lo sfruttamento del know-how già acquisito in numerosi decenni sull'ICE.
Da parte propria, Toyota ha già una partership avviata con Yamaha che ha presentato un V8 automobilistico di 5.000 cc dalla potenza di 455 cavalli e alimentazione a idrogeno e ricordiamo sempre che Kawasaki - grazie anche alla trasversalità della sua produzione industriale - ha una collaborazione con Airbus (leader mondiale nella costruzione di aeromobili civili) per la preparazione dell’hydrogen fueled ecosystem, ovvero all'utilizzo futuro dell'idrogeno come carburante nell'aviazione.
C'è infatti da ricordare che Kawasaki (anche attraverso una società dedicata, Japan Hydrogen Energy Co) è da molti anni impegnata nello sviluppo e nella commercializzazione della tecnologia necessaria da monte a valle (dallo stoccaggio fino all'approviggionamento) della filiera per l'uso dell'idrogeno che può essere trasportato in modo relativamente facile se portato a una temperatura di -253 °C e il suo volume conseguentemente ridotto a 1/800. Sviluppi di queste tecnologie posso avere importanti ricadute anche nel mondo delle celle a combustibile ma qui vale rilevare la significativa utilità nel campo dei motori endotermici.
Come riporta il media Japan News, durante l'evento a Motegi il Presidente di Toyota ha dichiarato a giornalisti che " 'Dovrebbero esserci una varietà di opzioni per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Spero che il governo sosterrà la produzione di innovazioni tecnologiche come questa, piuttosto che fermarci con le normative".
L'idrogeno è infatti il classico uovo di colombo: è presente in natura in quantità praticamente illimitate, ha una densità energetica gigantesca rispetto alla massa (è circa 3 volte maggiore rispetto a quella della benzina) e la sua combustione produce soltanto acqua e non gas nocivi; in genere viene quasi sempre ricavato dal metano ma è possibile ottenerlo dall’acqua mediante elettrolisi, un processo estremamente dispendioso in termini di energia che però potrebbe essere fornita fonti rinnovabili e da biomasse. Altre difficoltà sorgono per la distribuzione e lo stoccaggio dell’idrogeno, difficoltà che presumiamo siano certamente all'attenzione delle Case che intendono usare questo carburante per alimentare i propri motori.
Visto il largo interesse verso questo carburante e le sue grandi potenzialità, si aprono scenari interessanti per chi crede ancora nel motore endotermico anche in regime di transizione ecologica e di contenimento delle emissioni.
Fonte e foto apertura: Japan News
Con questo elettrico siamo alla follia!
Ho visto formula E in alcuni test privati caricate da generatori gasolio probabilmente perché la linea elettrica del circuito non era sufficientemente "chilovattata" per garantire una ricarica rapida.... perché.....
W kawasaki e Toyota
l'elettrico puo' essere una soluzione per molti centri urbani e la mobilità ridotta. e già andrebbe bene. se ci fossero adeguati servizi pubblici (puntuali , sicuri e puliti sia per i passeggeri che per il personale) la gente li userebbe di piu'...invece di usare l'auto.
Una rete ferroviaria/metropolitana reale ed estesa... certo l'orografia italiana è complicata ma molto si puo' e si dovrebbe fare..
Credo sia più facile ad arrivare ad un processo piu' economico di elettrolisi di quello attuale per ottenere idrogeno che sognare una miniaturizzazione e miglioramenti magici delle batterie il cui ciclo di vita impatta peraltro pesantemente ancora una volta sull'ambiente (estrazione, stoccaggio, smaltimento etc..)
Inoltre lo stato dovrebbe pianificare installazione su tutti gli edifici di pannelli solari (producendoli in patria possibilmente) e dove possibile impianti eolici. siamo il paese del sole... non ci vuole un genio per capire che se tutto il sud fosse dotato di produzione autonoma il paese intero ne trarrebbe beneficio sulla bilancia dei consumi.
anche perchè nessuno vuole una centrale a carbone (che pure termina) attaccata al posto in cui vive..