KTM 200 Duke Trophy, ve lo raccontiamo dalla pista
Lo scorso fine settimana sul circuito Internazionale di Franciacorta, 2,5 chilometri di pura adrenalina, ha preso il via il KTM 200 Duke Trophy promosso da Sprinthouse e dal Trofeo Motoestate, con la partecipazione del Moto Club Ducale. Anche Moto.it vi ha preso parte e vi raccontiamo com'è andata.
Il Trofeo KTM 200 Duke Trophy vede coinvolti nell'organizzazione tutto lo staff di KTM Italia (in pista c'è il mitico Arnaldo Nicoli, campionissimo di Enduro negli anni 90!) compreso il bravo Paolo Fabiano (responsabile marketing di KTM Italia), e la DSR di Luca Pedersoli. La Casa mette a disposizione di tutti i partecipanti un pacchetto low cost e offre la possibilità di vincere importanti premi che rendono ancora più avvincente questo trofeo. L’obbiettivo del trofeo è quello di avvicinare nuove promesse del motociclismo contenendo le spese di partecipazione.
Il costo completo delle cinque gare, pari a 7.450 euro, comprende la moto in prestito d’uso, un turno di prove libere il sabato e due turni di prove ufficiali suddivise una il sabato e una la domenica mattina, con un’unica gara nel primo pomeriggio. Sono inoltre comprese assistenza tecnica, gomme, benzina, trasporto moto da e per i tracciati di gara e materiale tecnico come casco il Airoh e gli stivali TCX, marche che sono partner del Trofeo.
All’interno del KTM 200 Duke Trophy sono presenti, come punti di riferimento per i piloti, nomi noti come Marco Borciani (due volte campione italiano superbike nonché ex pilota del mondiale Superbike), Vittorio Iannuzzo (pilota del mondiale Supersport), e i piloti Diego Giugovaz e Luca Pedersoli.
Il Trofeo dà la possibilità a tutti i piloti di potersi confrontare e migliorare, attraverso briefing di gruppo dopo ogni turno di prove, oltre che imparare a lavorare alla messa a punto della KTM 200. Il campionato si annuncia agguerrito, perché il livello dei partecipanti è molto alto e le prestazioni della moto rendono tutti i piloti motivati e competitivi. Nelle prossime gare ci saranno aggiornamenti sia dal punto di vista dei pneumatici che di messa a punto, sviluppati attraverso le informazioni fornite dai piloti.
Il montepremi finale prevede ambitissimi premi: il primo classificato della categoria Under 17 potrà partecipare alle selezioni della Red Bull Rookies Cup, la Over 17 metterà in palio la partecipazione a una tappa del campionato tedesco ADAC Junior Cup, che si corre con le nuovissime KTM RC390. Il secondo classificato della assoluta vincerà la moto con cui ha corso il Trofeo.
Dal punto di vista tecnico la KTM Duke ha subito poche ma significative modifiche: la centralina elettronica e lo scarico (ora slip-on) sono stati sviluppati in stretta collaborazione con GET e Athena, aziende italiane leader nel settore e già fornitrici di KTM. Il faro anteriore è stato sostituito con una mascherina da cross molto aggressiva che rende più racing la piccola KTM, le pedane sono modificabili in lunghezza e altezza grazie alla piastra forata. La Duke monta inoltre protezioni para motore in allumino, tamponi su forcella, forcellone e codino, tutti provenienti dal catalogo Power Parts. Sotto al motore è stata inserita una vaschetta realizzata in fibra di carbonio per - come da regolamento - ridurre i rischi di eventuali perdite di olio in caso di rottura. La centralina GET Athena prevede per piloti più leggeri due opzioni di setup elettronico: i piloti con un peso superiore ai 40 kg avranno a disposizione due cavalli in più rispetto a quelli più leggeri.
Paolo Fabiano, Responsabile Marketing di KTM Italia, ci ha spiegato perché la scelta della moto per il Trofeo si è orientata verso la 200 e non verso la sorella maggiore Duke 390.
La scelta principale è stata di far avvicinare nuove stelle nel mondo del motociclismo, senza esagerare nella potenza, da qui la scelta della 200, ma soprattutto riducendo i costi. Con il contenuto costo del Trofeo si hanno a disposizione un eccellente livello tecnico da parte di KTM e un’organizzazione estremamente preparata sia dal punto di vista tecnico che pratico.
Il nostro weekend di gara
Prendere parte al KTM 200 Duke Trophy, durante la gara di domenica scorsa a Franciacorta, non ha deluso le mie aspettative: lo spirito dei ragazzi è molto piacevole e lo staff si impegna a trasmettere la dinamicità dell’ambiente KTM, ben diverso dalle altre attività in pista già conosciute. I meccanici seguono ogni singolo pilota nella messa a punto del mezzo, con grande disponibilità e attraverso anche i consigli di esperti come Marco Borciani.
Prima di entrare in pista cerco il setup migliore della moto, sistemando le pedane del cambio, del freno posteriore, le leve di frizione e cambio cercando di trovare, grazie alla modifica della piastra, l’altezza e la lunghezza della leve, per poter cambiare anche a moto molto piegata o durante i cambi di direzione. Il primo assaggio di prove libere del pomeriggio con la Duke 200 è stato piacevole, la moto riesce a trasmettermi sin dall’inizio sicurezza e bilanciamento dei carichi in frenata. L’unico problema, poi risolto nel secondo turno, è stato il cambio rovesciato: abituato ormai da anni a quello stradale ho dovuto chiedere allo staff tecnico di invertirlo e da lì tutto è filato per il verso giusto. Già al terzo giro comincio ad avere più feeling con la piccola moto austriaca riuscendo ad abbassare di due secondi il tempo fatto registrare nelle libere. Concluse le prove ufficiali con il nono tempo posso ritenermi soddisfatto.
La domenica mattina, dopo un altro briefing effettuato con i piloti, si entra in pista per il secondo turno di prove ufficiali; il posizionamento sulla griglia di partenza non migliora e parto undicesimo, migliorando però il tempo sul giro di altri due secondi. Finite le prove ufficiali chiedo allo staff tecnico KTM una piccola modifica: faccio abbassare di 4 mm l’avantreno, questo mi permette di caricare di più l’anteriore rendendo più maneggevole e ben stabile la mia percorrenza in curva. Nel primo pomeriggio inizia la corsa su 12 giri della bella pista di Franciacorta. La partenza non è delle migliori, subito dopo la prima curva a gas spalancato, in quinta piena, con moto sdraiata e posteriore che derapa leggermente, mentre l’avantreno rimane stabile e preciso come una lama, esagero un po’ arrivando lungo e costringendo la mia piccola KTM ad andare sul prato sintetico. Dal secondo giro fino alla fine della gara rimango in apnea per non perdere contatto con il secondo gruppo di gara, ma senza recuperare secondi: il livello di alcuni piloti è decisamente alto, basti considerare che il pilota vittorioso (iscritto al campionato velocità spagnolo) rifilava mediamente 1,8” al giro al secondo classificato.
Un fine settimana positivo quindi. Sono comunque soddisfatto di come sia andata anche se, ovviamente, avrei voluto far meglio in gara. Tutte le modifiche fatte all'asseto sono riuscite ad aumentare il feeling con la Duke 200 permettendomi di forzare il ritmo e migliorare progressivamente i tempi sul giro e il passo. Tra sabato e domenica ho abbassato di quattro secondi il crono di riferimento tra un turno della mattina e quello del pomeriggio, sia in prova che in gara, abituandomi velocemente alle sensazioni trasmesse dalla moto, a conferma di quanto sia divertente e facile guidare questa moto.
Sono stati utilizzati:
Casco Caberg
Tuta Spyke
Stivali Styl Martin
Foto di Matteo - eRReMMe Photo
Gianluca Cuttitta