KTM 390 Adventure in arrivo. Ecco come sarà
Qualcuno se la aspettava già a Eicma 2018, assieme alla presentazione della Adventure 790 R, ma probabilmente dovremmo aspettare solo fino a Eicma 2019 per vedere l’attesa KTM 390 Adventure.
L'enduro monocilindrica austriaca amplia quindi l'offerta dual purpose, che vede fra le sue concorrenti principali la BMW G 310GS, la Kawasaki Versys-X 300 e la Suzuki V-Strom 250.
Da tempo sono stati visti esemplari di questa moto in fase di collaudo, ma le ultime foto scattate che stanno circolando mostrano una versione non più camuffata, e lontana dal "muletto" iniziale.
La nuova 390 pare condividere telaio e disegno del forcellone di alluminio con la nota Duke 390: ma la Adventure si fa notare per la ruota anteriore da 19 pollici, abbinata alla posteriore da 17, e con nuovo disegno delle sottili razze, e per la forcella a steli rovesciati di maggiore escursione. Il gruppo faro-cupolino si ispira alle recenti sorelle maggiori Adventure, mentre il serbatoio è di forma tradizionale.
Dimensionalmente è ben strutturata la sella, con quella del passeggero dotata di ampie maniglie di appiglio e con le fiancatine che si prolungano fino al codino, che a sua volta può essere equipaggiato dagli attacchi per la borse rigide laterali, che anche chi usa la moto nei viaggi off road monta volentieri.
Il motore monocilindrico a quattro tempi è visivamente lo stesso della Duke (con potenza massima di 44 cavalli), c’è un paramotore in materiale plastico che lo protegge inferiormente, e lo scarico conserva il terminale basso. La produzione sarà sempre affidata a Bajaj, in India, come nel caso degli altri modelli KTM di cilindrata piccola e medio-bassa.
E’ ovviamente possibile che venga realizzata anche una versione 390 Adventure R maggiormente orientata al fuoristrada, come minimo a livello estetico.
Attualmente ci sono un paio di proposte su motorizzazioni cinesi (Fantic e Ajp) e la CRF-L di Honda ma con cilindrata ridotta e pochi cv, e le maxi di Ktm / Husky da 690cc che però costano come una macchina, per il resto di moto robuste (con manutenzione in migliaia di km è non a ore), con peso e dimensioni accettabili (tra i 130 e i 140 kg) e un prezzo sensato tra i 5000 e i 6000 € non c'è nulla.
Qualche scramblerina ma le moto con cui fare un po' di enduro e all' occorrenza un trasferimento in autostrada o in tangenziale non ci sono più.
Le varie Suzuki DRZ, Yamaha WR, Honda XR. ci sono solo più usate e ormai sono quasi finite anche quelle...
Speriamo bene che oltre a mantenere vivo interesse sulle 2T enduro e cross, sfruttando il buco lasciato dai giapponesi si faccia venire voglia di fare altrettanto nel segmento dual.
(VERO REDAZIONE ?)