La bella Stephanie: da Barcellona a Firenze con la Bmw R1200GS
Quello che non ti saresti mai aspettato all'arrivo a Firenze, tappa italiana, del tour europeo della cavalcata organizzata dalla Bmw in cinque continenti per testare la nuova R 1200 GS è il fatto di trovare in sella alla maxi enduro una giovane ragazza. Sapevamo che la GS proveniente da Barcellona era stata affidata ad una donna. Vista l'importanza e la consistenza della moto ci saremmo aspettato una valchiria, non una giovanissima, minuta, alta quel tanto gli permette di toccare terra con la punta dei piedi, con un volto da liceale che ha appena superato la maturità. Invece Stephanie Rowe, motociclista inglese, 25 anni, la più giovane dei vincitori del concorso, è arrivata da Barcellona nella città di Dante rilassata, come se fosse uscita di casa da pochi minuti per raggiungere la sede della concessionaria per un ritrovo di amici. Approfittando della sua freschezza e disponibilità cerchiamo di capire come è arrivata a far parte di questo eccezionale team di cinque piloti.
Con che spirito ti sei presentata alle selezioni?
«In modo molto tranquillo, decisa, ma quasi sicura che non sarei andata oltre il primo round. La Gs è la mia moto preferito e volevo provare questa emozione».
Che esperienza avevi, che curriculum per sperare di andare avanti nel concorso?
«A 21 anni, senza esperienza particolare, ho deciso di acquistare una moto di enduro per partecipare ai raduni e alle gare in Inghilterra. E' stato un amore a prima vista e non ho più abbandonato questo sport».
Non esistono però gare al femminile?
«Certamente no. Alle prime uscite tutti mi guardavano con meraviglia, poi strada facendo quando ho cominciato a mettere dietro un po' di maschietti ecco che l'attenzione nei miei confronti è aumentata».
Torniamo alle selezioni per "One World. One R 1200 GS"
«Man mano che superavo una selezione perdevo quella strafottenza tipica di chi partecipa ad un concorso senza obiettivi particolari. Quando sono arrivata alla selezione finale sono stata presa dall'emozione, dal panico di non farcela perché capivo che potevo raggiungere il sogno della mia vita. Sono riuscita a rimanere fredda e assicurarmi un posto fra i cinque driver scelti».
Una volta raggiunto Monaco, tornerai in inghiletrra. E poi...
«Continuerò a gareggiare nell'enduro, ma di una cosa sono certa. Il mio mondo sarà sempre quello delle due ruote. Dopo l'esperienza con la nuova Gs non posso mollare». Prima di salutare, la guardiamo con attenzione ancora affascinati dalla sua esile figura che ha dominato a lungo la R 1200 GS (segno che è una moto ben equilibrata) curiosando per scoprire chi la accompagnasse in questa avventura: genitori, fratello, fidanzatino, amica o chi altro.
«Ma nessuno. Mi sono calata in questa avventura da sola - sorride in modo sarcastico, per una domanda da mammoni italiani - Quando sono in sella ad una Bmw R 1200 GS non ho bisogno di nessuno» Sorride e si concede agli autografi e alle foto di rito.
La tappa italiana rientrava nei Cinque tour in cinque continenti in sella alla nuova BMW R 1200 GS. “One World. One R 1200 GS. The ride of your life” è il nome dell’evento scelto da BMW Motorrad per i cinque fortunati vincitori (12.000 gli iscritti) invitati a sperimentare l’avventura attraverso la più grande varietà di terreni, altitudini e zone climatiche che il mondo possa offrire. Il tour è iniziato in Laos il 25 gennaio 2013 e si è concluso a Monaco il 13 aprile. Ai primi di febbraio la GS, dopo il Laos, è stata consegnata al successivo anello della catena in Nuova Zelanda. Dopo altre otto giornate di viaggio, la moto si è spostata in Sud Africa prima di essere consegnata al quarto partecipante, che aveva a disposizione 10 giorni per esplorare gli Stati Uniti occidentali. Infine, la tappa europea con Stephanie alla guida. A Firenze la giovane inglesina ha trovato il 35enne Alessio Cigolini, fiorentino, che ha iniziato il tour a gennaio nel Laos. Un modo simpatico per confrontare l'esperienze di guida della nuova GS fra il primo driver e Stephanie. Ma niente è trapelato sulle loro esperienza di guida. Certamente i sorrisi hanno fatto trapelare che tutto è andato nel migliore dei modi con la Gs che gli ha permesso di partecipare ad una delle più esclusive maratona delle due ruote
Piero Campani
NINO6516
Qui a milano