Iniziamo con il dire che non è la prima volta che artisti delle due ruote si lasciano ispirare dal mitico manga Akira creato dalla fervida immaginazione di Katsuhiro Otomo. Sin da quando apparve nell'ormai lontano 1982 e forse ancor di più dopo l'uscita del film d'animazione del 1988 recentemente ridoppiato e rimesso a disposizione su alcune piattaforme di streaming, le moto del futuro distopico di Otomo sono entrate nell'immaginario motociclistico. Forse, però, nessuno era riuscito a realizzarne una copia tanto fedele, oltre che perfettamente funzionante, come Carles Bel e Jesús Bel fondatori dello studio di design Bel y Bel. Fin dal 2005 i due designer di Barcellona quasi omonimi ma curiosamente non parenti, si sono concentrati molto sul riciclo di componenti di scooter ed auto d'epoca per creare nuovi oggetti di design. Alcuni loro mobili da ufficio sono diventati discretamente conosciuti come la sedia Vespa o il divano 600 che deriva una Seat 600. Non è neppure la prima volta che si cimentano nella ricostruzione di una moto derivata da un manga perché a quanto pare già nel 2020 avevano saputo ricreare la moto Capsule 9 di Bulma del celebre anime Dragon Ball. 

La moto di Kaneda

La loro ultima fatica è però la moto che il personaggio di Kaneda guida in Akira e il livello di complessità appare davvero notevole perché si tratta di una riproduzione praticamente perfetta. Dopo una prima versione spinta da un motore Yamaha 250 addirittura ibridato con un'unità elettrica, hanno deciso di puntare tutto su un powertrain a batteria. Come si può ammirare sul loro profilo Instagram, la moto appare funzionante e avere delle sospensioni posteriori pneumatica che le consentono di alzarsi e abbassarsi proprio come avveniva nel celebre anime. Persino le animazioni sul display sono state ricostruite fedelmente. Dopo aver ultimato un paio di prototipi, sembra che l'intenzione dei Bel sia quella di approntare una mini serie da vendere nel corso del 2024 ad un prezzo - secondo Mundo Deportivo - che dovrebbe essere di circa 20.000 euro. 

Fonti: RideApart, Mundo Deportivo, IG BelyBel