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Langen LS12 Lightspeed Turbo: il mostro da 300 CV che sfida la Kawasaki H2R [GALLERY]

- Langen annuncia un'evoluzione sovralimentata della Lightspeed, promettendo prestazioni da record. L'obiettivo? Produrre la moto di serie più veloce del mondo

Lagen, piccola ma ambiziosa casa motociclistica di Wigan, ha svelato da pochi giorni il ultimo progetto, forse il più pazzo di sempre: una versione turbo della Lightspeed che punta a diventare la moto di serie più veloce al mondo. Con una potenza stimata di 300 CV in configurazione full-power e 250 CV in modalità "stradale", la LS12 Lightspeed Turbo rappresenta un salto quantico rispetto all'attuale versione da 185 CV.

Quando si parla di moto turbo viene subito in mente la Kawasaki H2R, non omologata per l'utilizzo stradale, e la Lagen LS12 Lightspeed Turbo ha delle performance molto simili. Da paura.

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Langen Lightspeed LS12: un'inglese tutta muscoli

La filosofia Langen si basa sul recupero di design e soluzioni ingegneristiche iconiche, reinterpretate con tecnologie moderne. Lo abbiamo visto con la Two Stroke e lo ritroviamo in dettagli come la geometria delle sospensioni posteriori ispirata alla Vincent Black Shadow.

Il propulsore bicilindrico da 185 CV della Lightspeed non bastava: gli ingegneri britannici hanno sovralimentato il motore installando un bel turbo e una centralina dedicata. Questa unità gestisce con precisione l'erogazione della potenza e il controllo della valvola pop-off, i corpi farfallati ride-by-wire dovrebbero restituire un'erogazione ottimale ai bassi regimi e una transizione fluida verso la zona di boost. E il turbo lag? Gli ingegneri sostengono che la messa a punto certosina della Lightspeed consenta di godere a pieno dell'iniezioni di cavalli del turbo, senza risultare poco sfruttabile a causa del lag. Crediamo agli ingegneri inglesi, ma un vero test potrebbe toglierci tutti i dubbi.

La Langen LS12 Lightspeed Turbo offre due modalità di utilizzo: una "road mode" da 250 CV e una modalità full-power capace di superare i 300 CV. Il progetto prevede poi un massiccio utilizzo di fibra di carbonio e componenti in alluminio ricavati dal pieno.

La casa britannica ha confermato che il progetto è già in fase avanzata, con test al banco già completati. Il prossimo step prevede prove in pista a Santa Pod entro la fine dell'anno. La produzione sarà estremamente limitata e, come prevedibile, il prezzo si annuncia altrettanto esclusivo.

Immagini e fonte: Ride Apart

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