Le nuove Beta RR 125 LC Enduro e Supermoto
Derivata direttamente dalle sorelle 4T di grossa cilindrata, che stanno scrivendo un’ importante pagina dell'off-road italiano, la RR 125 raffreddata a liquido si prepara per entrare nel cuore dei ragazzi. Lo fa nelle due versioni Enduro e Motard, grazie ad un vestito accattivante sotto il quale ci sono una raffinata ciclistica e un moderno e brillante motore. La piccola “LC” Ha tutte le carte in regola per diventare un riferimento della categoria e il tormentone per i papà con i figli in odore di promozione...
Telaio in acciaio con montanti a sezione ovale, forcella steli rovesciati da 41 mm, forcellone in alluminio, mono regolabile con leveraggio progressivo, cerchi in alluminio, impianto frenante al top, strumentazione digitale multifunzione, sono alcune delle carte che Beta ha scoperto e messo sul tavolo. Ma ci sono anche assi come i consumi ridotti (quasi 28 km/l), l'ottimo feeling, la maneggevolezza di guida, l'avviamento elettrico (con la stessa chiave si apre il tappo serbatoio e la sella) ed il prezzo, che a brevissimo sarà svelato.
Le differenze fra le due versioni Enduro e Motard risiedono nelle ruote, rispettivamente da 21”/18” con cerchi a raggi e dischi freno tradizionali da 260 e 220 mm, e da 17”/17” con cerchi a razze e dischi a margherita da 300 e 220 mm.
Le RR125 LC enduro e motard saranno nei concessionari. Il prezzo, uguale per entrambi i modelli è di in 4.490 euro.
CARATTERISTICHE TECNICHE GENERALI
Motore
Monocilindrico 4T raffreddato a liquido, dotato di doppio radiatore ed elettroventola. Potenza 11kW (15CV) per guida anche con patente B. Consumi contenuti a 3,6 l/100Km. Avviamento elettrico. Omologazione Euro3
Ciclistica
Robusto telaio in acciaio con montanti a sezione ovale con geometria ottimizzata per la riduzione dei pesi. Telaio sviluppato per garantire un elevato feeling e maneggevolezza di guida. Forcella a steli rovesciati ø 41 mm e perno avanzato con corsa 260mm. Forcellone in alluminio con leveraggio progressivo. Monoammortizzatore con regolazione del precarico con corsa 270 mm. Strumentazione digitale multifunzione con diagnostica malfunzionamenti.
Pneumatici: ant 21” – post 18” per Enduro. Ant 21” – post 17” per Motard.
Cerchi in alluminio a raggi per Enduro, in alluminio a razze per Motard. Mozzi in alluminio con finitura diamantata. Freni a disco Enduro: ant ø 260 mm – post ø 220 mm. Motard a margherita: ant. ø 300mm – post ø 220 mm.
MI STUPISCE... !!!
ha un paio di chiavi che permettono oltre l'accensione e aprire il serbatoio della benzina, pure quello dell'olio (al posto dell'odioso tappetto di plastica che si spanna sempre e non chiude mai) e anche alla sella, che tramuta i dieci minuti di smontaggio in un giro di chiave. anche la sella mi è parsa molto imbottita e particolarmente comoda, per non parlare di una marmitta, che pure non di marca, si può chiamare racing. plastiche rinnovate e molto belle, unico difetto i pochi cavalli (15cv) rispetto ai modelli del fantic che con 600euro in più hai (22cv), mentre per arrivare a tanto nel nuovo RR125 LC si devono aggiungere 800 (manodopera inclusa). ultima novità tra le più gradite, l'introduzione di una nuova spia di segnalazione, i malfunzionamenti di sistema, cioè del motore.
comunque pur essendo una bella moto (innovativa, bella emoderna) non se ne sente parlare.
nessuno è interessato a un 4 tempi italiano (in tempi di crisi), tanto che coloro che comprano i 4 tempi vanno su yamaha (wr125r, molto proporzionata di prestazioni alla povera ciclistica e minimamente sufficente all'uso su sterrati ma molto comprata perchè è economica). o sull'huqvarna (buone prestazioni, buona ciclistica ma comunque una moto proposta da una marca che punta sui 2t, wr125).
mentre di moto italiane 4t ne abbiamo 3 e anche molto buone:
- Beta: che con soli 500euro in più della yamaha ne è un'ottima sostituta, perchè concepita per l'uso fuori strada (basti vedere le ruote, la yamaha monta ruotine stradali che come misure si fermano ai 50cc e solo a quel 125cc), tutto italiano, con pezzi di grandi marchi italiani che sono conosciuti per la loro qualità, e con accessori più interessanti.
- HM: moto che è la degna sostituta dell'huqvarna (te125), con modello stradale (cre125 4t) da 15cv mentre il competizione (creR125 4t) che arriva ai 20/22cv.
- Fantic: il mito di una generazione che ora come mai punta con un 125 4t alla competizione pura con il modello stradale (caballero normalità) da 20cv, il competizione (caballero competizione) da 25cv e il racing (caballero competizione racing) da 30cv. da notare che il blocco motore è lo stesso del yamaha... con queste considerazioni, voglio semplicemente valorizzare i prodotti italiani che anche se "più costosi" di qualità assolutamente superiore.
Marco