Le Strane di Moto.it: Kawasaki GPZ 750 Bobber
Anche funzionalmente parlando, visto che la ciclistica è rimasta originale, e quindi, come cita il venditore Gianni, di Ascoli Piceno nel sua annucio (clicca qui per leggerlo), non essendo stata oggetto di modifiche strutturali, risulta conforme a quanto riportato nel libretto. Salvo poi chiedersi cosa penserà il tecnico delle revisioni al cospetto dei piccoli e carini silenziatori corti a siluro, che tuttavia non sembrerebbero “liberi”.
Notare anche l’assenza della scatola del filtro aria, che in effetti sarebbe stata un po’ un pugno nell’occhio: molto meglio lasciar respirare liberamente i quattro Keihin da 34 mm, decisamente più belli da vedere. Per la cronaca, questo motore - quadri cilindrico Dohc a 8 valvole da 739 cc, raffreddato ad aria - è accreditato di circa 87 cv a 9.500 giri, con una coppia di 6,5 kgm a 8.000 (leggi qui la scheda completa della Kawasaki GPZ 750).
La moto non è male, e appare ben curata nei particolari che ne hanno stravolto i connotati da antica sportiva semicarenata dalle notevoli prestazioni, per quei tempi (poco meno di 220 orari effettivi, se ricordiamo bene, quindi parecchio sopra le righe ancora oggi…): vedi serbatoio a goccia, sella monoposto debitamente distanziata per lasciar scoperta la giusta dose di telaio, e con sotto il “barilotto” che ovviamente non crediamo sia un serbatoio separato dell’olio motore, ma comunque fa il suo bell’effetto, al pari del manubrio ad hoc. Idem per il parafango posteriore a filo di pneumatico, sorretto da un piacevole supporto in sottile tondino d’acciaio, mentre la ruota anteriore è lasciata libera di lavare allegramente il pilota, quando l’asfalto è bagnato. Decisamente meno in linea con il genere il forcellone in alluminio con tendicatena eccentrici, e la classica sospensione progressiva Uni Trak, che però renderà senz’altro più facile la vita alle terga del pilota.
Può valere 7.000 euro, questa moto? Mmmm. Diciamo che il prezzo è “da amatore”…
Ma è legale?
Bellissima!
Davvero bravo!