MotoGP. Valentino Rossi tra presente, passato e futuro (molto prossimo)
Il passato che si chiama Brno, il presente che è il Red Bull Ring e il futuro che si chiama Misano, il gran premio di casa. E’ stato un Valentino Rossi a tutto campo quello che si è presentato ieri in una conferenza stampa che lo ha visto anche disegnare il circuito austriaco con una precisione sorprendente nonostante fosse stato bendato.
Ma, al di là dei giochini e delle curiosità, per il nove volte campione del mondo è stata l’occasione per tornare a parlare anche della prestazione di domenica scorsa. “Alla fine - ha detto - a Brno è stata una buona gara. Purtroppo alcuni errori in qualifica mi hanno fatto partire dalla quarta fila. Ma avevo un buon passo, potevo spingere anche nella seconda parte della gara. Ho recuperato posizioni, sono stato con Rins fino alla fine, ma non abbastanza per il podio.
Il presente in Austria
Positivo per come ho guidato anche in situazioni complicate, dall’altra parte bisogna fare meglio, specie il sabato. Sulla carta, questo non è un circuito buono per la M1 visto che la velocità massima non è il nostro punto forte. Ma nel 2019 si guidava bene e abbiamo fatto una buona gara: lontano da Ducati e Honda, ma avevamo lottato per il podio. E anche il meteo sarà importante, sembra che possa cambiare da mattina a pomeriggio, dobbiamo essere pronti per qualsiasi condizione”. E, in effetti, le libere di questa mattina dovrebbero essere state le uniche con i piloti che hanno potuto montare gomme da asciutto, con Rossi che, però, non è riuscito a stare nei dieci e che rischia già di complicare le sue qualifiche.
“Vedremo - ha detto il campione di Tavullia parlando del presente, e quindi del Red Bull Ring -. Spero in una gara asciutta, ma questo non dipende certo da noi. Quanto al circuito, in passato ci sono stati piccoli problemi in frenata alla Uno e alla Due forse per la troppa gomma sull’asfalto.
La pioggia non sarà l’unica incognita di questo GP, ce ne sono molte e riguardano l’intera stagione. Non solo perché Marquez è infortunato e Dovizioso in difficoltà, ma perché i risultati sono determinati dalle gomme. Ci sono delle differenze, Binder era in Q1 poi ha vinto la gara, tanti cambiamenti da un turno all’altro”.
A proposito di KTM, Valentino Rossi non ha dubbi sulle possibilità di conferma della moto austriaca, con l’exploit di Brno che non è stato casuale e non resterà isolato. “Il loro miglioramento dal 2019 è grande - ha affermato - e KTM sta spingendo forte sulla MotoGP. A Brno, senza caduta di Pol, potevano fare primo e secondo. Qui sono molto veloci e sono i favoriti, nel 2019 Oliveira aveva fatto un’ottima gara: sono almeno tre i piloti forti che possono lottare per il titolo”.
In attesa di Misano
Non basterà, però, far bene solo al RedBull Ring, con la stagione che dopo l’Austria vivrà la doppia tappa italiana di Misano. Il Gran Premio di casa per Valentino Rossi che ha così commentato la notizia che il Marco Simoncelli World Circuit sarà aperto al pubblico, anche se in maniera contingentata: “A Tavullia c’è sempre un sacco di gente per le gare, 10.000 a Misano sono pochi, ma meglio che niente, può essere l’inizio per recuperare una parvenza di normalità”.