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Napoli: rapinò i motociclisti la notte dell'Europeo e sparò a un agente, 22enne arrestato

- Il giovane ha anche sparato a un agente non in servizio che tentava di bloccarlo. Insieme ad alcuni complici, il 22enne minacciava con la pistola i motociclisti in festa costringendoli ad abbandonare le moto
Napoli: rapinò i motociclisti la notte dell'Europeo e sparò a un agente, 22enne arrestato

Aveva deciso di sfruttare i festeggiamenti della vittoria dell’Italia per rapinare le sue vittime e adesso ne pagherà le conseguenze.

È successo a Napoli dove un 22enne, assieme ad altre due persone non ancora identificate, bloccava e minacciava con una pistola i motociclisti costringendoli a consegnare le loro moto.

Come riportato da Occhionotizie, il giovanissimo malvivente ha poi sparato all’addome e nella zona dorsale a un poliziotto fuori servizio che era intervenuto per bloccare le rapine.

Al termine di indagini condotte dalla squadra mobile e coordinate dall’autorità giudiziaria, attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, gli accertamenti sulle targhe rilevate e alcune testimonianze, che hanno permesso di raccogliere gravi indizi nei confronti dell’indagato.

Il ragazzo in sede di interrogatorio dinanzi al pubblico ministero, ha confessato i suoi reati.

Gli agenti hanno così eseguito un decreto di fermo nei confronti del 22enne accusato di tentato omicidio nei confronti dell’Assistente Capo della Polizia di Stato e per la tentata rapina ai danni dei motociclisti.

  • alfalf55
    alfalf55, Vaprio d'Adda (MI)

    Veramente un bravo ragazzo.
    A soli 22 anni ha davanti una promettente carriera, complimenti.
  • Edouard Bracame
    Edouard Bracame

    Approvo totalmente le pene corporali anche massime, ma non posso accettare che siano la soddisfazione e il sollievo solo di pochi privilegiati: vanno quindi somministrate pubblicamente per l'istruzione nonché -non nascondiamoci dietro un dito- il sollazzo grasso delle masse ignare come tradizione, per esempio, in Iran.

    Perché poi non ricominciare dai banchi di scuola come ai vecchi tempi? Con quale folle pretesto si è impedito ai maestri di sbacchettare allegramente i mocciosi incolti?
    Ripartiamo dalle basi!
    Sono sicuro che la svogliatezza con la quale la moderna gioventù affronta l'apprendimento delle tabelline diventerebbe un ricordo, poiché sono convinto che terrorizzare è meglio che motivare e
    sopratutto costa molto meno: colpirne uno per educarne cento!

    E poi diciamocelo, come si fa a motivare uno scolaro a imparare che 7 x 6 = 42, mi domando? Sopratutto quando il somaro ha una calcolatrice in tasca e ti può rispondere senza sforzo, voglio dire?
    Ma picchiandolo, ovviamente!
    Cominci col prendergli il telefonetto e glielo spacchi schiantandoglielo sul capino suo biondo, dopodiché gli fai il culetto a cintate per la santa ragione che non può più fornire il risultato di 8 x 9!
    Voglio vedere se prima della fine della settimana non conosce pure Pi-greco con 10 decimali!
    Uno spinoso problema di pedagogia in meno!

    E quando questo sano principio di igiene pubblica farà definitivamente parte degli usi e costumi della penisola, perché il tuo capo dovrebbe privarsene se è provato e comprovato che hai mancato alle consegne che ti ha dato? Sarebbe una gestione del personale forse un po' sanguigna ma assai più calorosa delle attuali risorse umane! E quante occasioni all'aperitivo per ridere tra colleghi, per esempio per uno scherzo gagliardo che è costato a un interim distratto 10 colpi di bastone! Del genere che il tipo è svenuto dopo solo 5! Che risate!

    Sicuramente poi una volta installata questa indispensabile disciplina i capitali stranieri arriverebbero per portacontainer pieni e avremmo infine un popolo educato e ricco, e questo in cambio di qualche pestaggio sporadico, come ai tempi in cui c'era Lui, caro Lei, ché i treni arrivavano in orario e non c'erano mai scioperi (ma un paese distrutto e mezzo milione di morti, oh gaudio oh gioia).

    Come l'Iran -dove si lapida e si frusta per massimizzare il benessere generale- diventeremmo senza dubbio il termine di paragone del mondo civilizzato.
    Gli stranieri tornerebbero dalle vacanze nel Belpaese con un occhio nero per una sosta vietata o qualche dente in meno per aver gettato una cicca per terra - e ciò diventerebbe uno status-simbol a testimonianza delle loro vacanze nella Kulla della Kultura!


    P.S.: in caso di errore di persona poi gli diamo l'unguento a spese del boia, tanto per fare quel lavoro uno dev'essere o mezzo deliquente pure lui o sadico, e così abbiamo anche fatto il giro
    completo della violenza come metodo educativo
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