Harley-Davidson Sportster addio? Ecco la nuova Sportster S 1250
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Come gli altri costruttori motociclistici anche Harley-Davidson ha dovuto affrontare il tema delle emissioni inquinanti e passare gradualmente ai motori raffreddati a liquido.
Questo, come è noto, ha significato non poter più vendere in Europa e in altri mercati le Sportster 883 e 1200 con i loro bei V2 raffreddati ad aria, modelli molto apprezzati dai motociclisti e importanti dal punto commerciale. Le vendite H-D di quest'anno ne stanno soffrendo, anche a causa di qualche ritardo nell'arrivo di alcune novità.
La Sportster S presentata questo pomeriggio (qui sopra il video di lancio), e finora chiamata Custom 1250, avrebbe dovuto infatti essere venduta già l'anno scorso, così come la Pan America 1250 arrivata quest'anno.
Se la Pan America apre a nuovi potenziali clienti, la Sportster è altrettanto importante, e forse di più, per accontentare in primo luogo gli appassionati della marca.
E veniamo allora alla novità RH1250S Sportster S, questa la sua sigla completa, prima di una nuova famiglia e alla quale dovrebbe seguire la serie della Sportster “piccole”, quelle con il motore Revolution Max di 975 cc che equipaggiava la streetfighter Bronx, presentata come concept anche a Eicma 2019.
Esteticamente si riconoscono alcune linee introdotte con i modelli H-D degli ultimi anni e non mancano riferimenti alla famosa XR 750 da flat track nelle forme di serbatoio (da 11,7 litri) e sella, e nello scarico rialzato, qui con due terminali sovrapposti.
Importante, esteticamente, la scelta della gommatura di sezione generosa per le ruote a razze in lega leggera che sono da 17 pollici davanti e da 16 dietro, con pneumatici 160/70 e 180/70 rispettivamente.
Il motore bicilindrico, denominato Revolution Max 1250T, ha V fra i cilindri di 60° e perni di manovella sfalsati di 30°. La cilindrata è di 1.252 cc, come sulla Pan America (alesaggio di 105 mm e corsa di 72,3 mm), questo propulsore ha sempre la fasatura di distribuzione variabile, due alberi di equilibratura e cambio a sei marce.
E' dotato di tre Ride Mode (Sport, Road e Rain) più due personalizzabili e l'elettronica si estende al controllo di trazione e della frenata anche in curva, oltre che a moto dritta, grazie al sistema proprietario denominato Cornering Rider Safety Enhancements Harley-Davidson.
La trasmissione finale passa però da quella a catena a quella a cinghia e soprattutto cambia il carattere del motore che vede la potenza scendere da 150 cavalli a 9.000 giri a 121 cavalli ma a soli 7.500 giri. Sempre importante la coppia massima che è di 127 Nm a 6.000 giri contro i 128 Nm ma a 6.750 giri della Pan America.
Si tratta di prestazioni senz'altro importanti per il genere di moto. Tenuto conto che il peso in ordine di marcia è dichiarato in 228 kg, che non sono poi molti se si pensa che una Sportster 1200 Iron (modello 2020) di chili ne pesava 256.
Un risultato reso possibile dal nuovo motore Revolution Max, più leggero e molto moderno nella sua costruzione, che funge da elemento strutturale per il telaio. Quest'ultimo è in tubi di acciaio, con telaietto posteriore imbullonato e forcellone anch'esso realizzato in traliccio di tubi di acciaio.
Davanti opera una forcella Showa a steli rovesciati da 43 mm e dietro un ammortizzatore Showa Piggyback con serbatoio separato e precarico da remoto. La frenata è affidata a dischi e pinze Brembo, davanti un singolo da 320 mm con pinza monoblocco a quattro pistoncini e dietro un disco da 260 mm con pinza a doppio pistoncino.
La strumentazione adotta uno schermo TFT a colori da 4 pollici di forma rotonda e ci sono le classiche pedane di guida in posizione avanzata e la sella è a soli 750 mm da terra.
Sono tre le colorazioni previste: Vivid Black, Stone Washed White Pearl e Midnight Crimson. L'arrivo in vendita della Sportster S è previsto per il prossimo autunno, a un prezzo base di 15.900 euro.
Sulle critiche disco singolo, che dire; tutti ingegneri con laurea altrui.