Nico Cereghini: "E quali suoni detestate?"
Ciao a tutti! Molto numerose e interessanti le vostre opinioni della settimana scorsa sulle migliori colonne sonore. Concordo in particolare con chi ha avuto la fortuna di ascoltare i concerti celestiali delle Honda quattro, cinque e sei cilindri degli anni Sessanta, quelle di Hailwood, Bryans e Taveri. Oltre naturalmente alle MV tre quattro e sei cilindri. Siamo un po' anzianotti, se ci ricordiamo quei suoni meravigliosi, ma almeno abbiamo vissuto una stagione speciale. E poi citatissime da molti le Kawa tre cilindri due tempi, le Laverda SFC, le Guzzi bicilindriche dotate di scarichi adeguati, e soprattutto le MV di oggi a tre e quattro cilindri. Tanti concerti per tanti gusti. E così, stimolato da questa vivace partecipazione, ora mi piacerebbe sapere se ci sono per voi, questa volta in chiave negativa, dei suoni motociclistici molesti che non avete mai digerito. Cercando non tanto tra le sonorità di scarico -molti hanno già espresso il loro fastidio per certi tubi malamente e fastidiosamente svuotati- ma piuttosto tra i rumori, diciamo così, secondari.
C'è chi in accelerazione tira la prima fino alla zona rossa e poi, se deve rallentare, la tiene inserita, incurante del lamento del suo povero motore. Qui le nostre orecchie sanguinano, quasi come se sentissero una terribile sfollata o una grattata di quelle che sembrano tritare ogni ingranaggio dell'albero primario del cambio e pure del secondario. Anche il fischio di certi dischi freno delle moto anni Ottanta e Novanta è fastidioso per molti, e altri invece non sopportano un fischio diverso e persistente: quello della trasmissione della K75 Bmw e di poche altre moto. Vi piace il crack crack della strisciata della pedana sull'asfalto a tutta piega? Beh, per me non è malaccio, ma sulla strada preferisco non sentirlo perché so che poi, se esagero, c'è il rischio di passare al crack più profondo e continuo della strisciata di manubrio e scarico, modello scivolata...
A me, in particolare, non è mai andato giù quel terribile clack dell'inserimento della prima da fermo che su tante moto, soprattutto giapponesi, è inevitabile provocare. Avete presente? Ecco il rumore che metto al primo posto tra quelli molesti. Sarò fissato, ma tutte le volte che mi è capitato di guidare in città una di quelle moto (e qualcuna l'ho avuta anch'io, perché spesso altre qualità bilanciano il terribile difetto) soffro talmente tanto ad ogni semaforo da tradire uno dei miei comandamenti della guida. Detesto chi aspetta il verde con la prima inserita e la frizione in mano. Non lo farei mai: io sostengo che per il rispetto che si deve alla meccanica in generale e alla frizione in particolare si sta fermi con il motore al minimo e con il cambio in folle, perché il motore deve girare sempre libero e la frizione è un organo delicato, e questi sono due assiomi della mia personale concezione della moto. Di regola, se devo arrestarmi al semaforo, io scalo fino al seconda e poi passo al folle mentre sto fermandomi. Però, piuttosto di sentire quel fragoroso clack e perché non mi capiti di vedere tutte quelle facce che si girano verso di me con l'espressione sdegnata, anticipo l'operazione, inserisco la prima nella fase finale della decelerazione, tiro la frizione, mi arresto sulla riga bianca con la leva sinistra in mano e ingoio il brutto rospo del tradimento a me stesso.
E voi? Cosa ci raccontate sulle sonorità che detestate?
clack
Concordo con tutti quelli a cui non piace i rumore assordante degli scarichi aperti, ma il rumore peggiore é quello della marcia tirata fino al limite e poi lasciata lí quando il motore rallenta. E' una sofferenza per le orecchie e per la moto
buon senso ed educazione....