Nico Cereghini: "Niente pedaggio sulle Dolomiti, ma…"
Ciao a tutti! Che vi dicevo quasi un anno fa? Il famoso pedaggio sui passi, quello che a dar retta a certe dichiarazioni si sarebbe dovuto pagare sulle strade più entusiasmanti per noi, è saltato. Per lo Stelvio se ne riparlerà nel 2014, per le Dolomiti non se ne parla proprio più. E tutto questo per la ragione che vi anticipavo a suo tempo: gli albergatori, e quasi tutti gli operatori del turismo locale, sono contrari al pedaggio quanto noi motociclisti. Già si allarga l’uso dei camper, che non portano nulla al territorio, e calano i turisti in generale; figurarsi se alberghi e ristoranti possono fare a meno dei motociclisti in transito.
Il presidente della provincia autonoma di Bolzano (dal 1989!), Luis Durnwalder, ha spiegato la retromarcia accennando al mancato accordo con i confinanti delle province venete, ma in realtà non se ne farà più niente perché lui stesso –che era il principale fautore del pedaggio- dal prossimo ottobre decadrà dalla carica e non si ripresenterà più. Dietro di lui non si vedono figure altrettanto autoritarie, e gli operatori (che per la maggior parte si dichiarano soddisfatti dei risultati stagionali e delle presenze motociclistiche) costituiscono un gruppo di pressione piuttosto forte.
Non tutto, però, è filato liscio in quest’ultimo agosto. Incidenti e repressione sono rimasti ad alto livello. Da una parte ci sono le cattive abitudini di alcuni di noi, che usano le statali dolomitiche come piste riservate, e dall’altra parte c’è la severità di Carabinieri, Forestale e Polizia Stradale che picchiano senza pietà e spesso se la prendono anche con chi sale pacificamente tra i tornanti. Ho visto di persona, al passo Sella, un malcapitato turista romano puntato e tartassato dagli agenti: la sua unica colpa era stata quella di seguire, a ragguardevole distanza, un gruppo di assatanati e rumorosi smanettoni austriaci. Lui e la moglie bloccati a lungo sul ciglio della strada, le differenze di targa e di stile di guida non sono state minimanente considerate.
Posso anche dirvi però che il rumore e la velocità continuano ad allarmare gli amministratori altoatesini. Archiviato il pedaggio, nelle ultime settimane si è fatta strada la nuova ipotesi di bloccare il traffico di auto e moto (soprattutto moto) sui passi dolomitici per due ore al giorno, fin dal 2014. L’anno venturo quindi potremmo essere fermati all’attacco della salita e “invitati” a una lunga sosta. E per chi programma quattro o cinque passi al giorno potrebbe essere un bel problema. Vi terrò aggiornati perché questa soluzione, almeno a sentire la stampa locale, non sarebbe osteggiata più di tanto dagli stessi albergatori.
inutile
I provvedimenti da fare sono altri. Questi non portano nulla di buono anzi peggioreranno la situazione.
Dopo le due ore di stop, tutti in sella, auto moto camper ecc, traffico pazzesco, tutti a superare....ecc...ecc..
Con chi poi parlava dell'autostrada, beh, passandoci parecchi tempo, confermo che le tariffe sono scandalose, per poi avere asfalto rovinato, servizi scadenti, asfalto non drenante, e via dicendo.
L'italia è un paese bellissimo ma tutte queste cose lo stanno rivinando e stanno rovinando anche noi!
Esiste
Ne fanno una loro?
Non è che là sono diversi,hanno le loro autonomie ma anche se andassero in un'altro paese non è che si può bloccare un mezzo OMOLOGATO.
Altrimenti ognuno domani fa come vuole e via,tanto ci siamo vicini...