O'Hara e la Indian incoronati "King of the Baggers"
La terza stagione del King of The Baggers ha avuto il proprio finale con la gara al New Jersey Motorsports Park, gara bagnata e non priva di tensioni e colpi di scena. Il capoclassifica Travis Wyman (Harley-Davidson) era arrivato sul tracciato di Melville con soli tre punti di vantaggio su Tyler O'Hara ma la pioggia caduta in abbondanza sul tracciato ha rimescolato le carte, portando l'alfiere della Indian alla vittoria del campionato che vive sulla dicotomia Harley-Davidson e Indian, in pratica le sole Marche ammesse a disputare le corse più estreme riservate alle grosse bagger.
La gara ha visto costantemente in prima posizione il poleman Kyle Wyman (fratello e compagno di squadra di Travis), mentre dietro accade di tutto: i due piloti ufficiali Indian O'Hara e McWilliams partono rispettivamente dalla quarta e quinta posizione in griglia - entrambi sono piloti molto a proprio agio quando le condizioni meteo fanno le bizze - mettendosi subito in seconda e terza posizione.
Alle loro spalle Travis Wyman, che riusce a sorpassare McWilliams prenotando il terzo gradino del podio, piazzamento però insufficiente a garantirgli matematicamente la vittoria del campionato: inizia così a forzare per raggiungere e superare il rivale a bordo della Indian ma l'asfalto bagnato gli gioca un brutto scherzo e al secondo giro Wyman stende la moto sull'erba, riesce a rialzarla per cercare una forsennata rimonta ma non va oltre il nono posto, consegnando il titolo 2022 della King of The Baggers a Tyler O'Hara che con la seconda posizione in gara (ottenuta senza essere venuto a conoscenza della scivolata di Wyman) si laurea campione, mentre McWilliams scivola al quarto posto preceduto da Michael Barnes (Harley-Davidson).
È il secondo campionato vinto da O'Hara - già nel 2020 aveva conquistato la prima edizione un po' ridotta a causa della pandemia - nella KOTB, che viene messo in archivio con un distacco di 10 punti su Travis Wyman (campione uscente) e di 20 su Kyle Wyman.
All'arrivo, O'Hara ha avuto parole di riconoscimento per la squadra e per il teamate nordirlandese: "Anche se è un solo pilota a vincere il campionato, questa è stata una situazione in cui il supporto di Jeremy e la nostra capacità di lavorare insieme hanno fatto la differenza, e non potrei essere più grato per il suo supporto e il lavoro instancabile della mia intera Indian S&S. Ogni membro di questa squadra ha sacrificato così tanto di se stesso nell'ultimo anno e salire su quel podio e celebrare questo campionato con loro è una testimonianza del nostro impegno e a dir poco un sogno che si avvera. Sono orgoglioso di aver conquistato la corona e la targa numero uno per un gruppo così incredibile e talentuoso di ragazzi che hanno messo il loro cuore e la loro anima in questa stagione”.
Regolarità è stata la parola d'ordine del binomio Indian Challenger-O'Hara che ha vinto una sola gara delle sette in programma ma ha anche ottenuto due secondi posti, due terzi e due quarti, mentre i rivali del team ufficiale Harley-Davidson in sella alle Road Glide hanno vinto quattro gare (una Travis Wyman e tre il fratello Kyle), le restanti vittorie sono andate al 58enne Jeremy McWilliams e a Bobby Fong (Indian - Roland Sands).
Foto: Indian, Harley-Davidson
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Chief2015, Ferrara (FE)Grande Indian!!
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Fabio Ricci1, Gambassi Terme (FI)Sarebbe interessante se l anno prox scendessero in campo anche la BMW con R18 e la Yamaha con la Venture Star !!!!!!