Peugeot compie 200 anni!
Il 200° compleanno di un’industria non è certo un avvenimento molto frequente. Tant’è che la Peugeot, illustre bicentenaria, ha voluto celebrarlo con una mega-conferenza stampa tenutasi a Parigi, durante la quale ha illustrato le nuove strategie di Marchio. A partire dal rinnovamento del Marchio stesso: lo storico leone appare infatti ristilizzato, più aggressivo e dinamico grazie anche alla tridimensionalità; e sarà sempre abbinato al nome dell’Azienda e al motto “Motion & Emotion” in tutte le campagne pubblicitarie, attuali e future, della Casa: l’unica in grado di proporre un’offerta di mobilità a 360°, in quanto produttrice di auto, mezzi commerciali, scooter e biciclette, unitamente ad un’ampia offerta di servizi relativi.
Per quanto riguarda il ramo scooter, va sottolineato che l’attuale Peugeot Motorcycles, pur mantenendo invariata l’attuale ragione sociale, è diventata Peugeot Scooters.
Le strategie di cui sopra parlano naturalmente di innovazione ma, soprattutto, declamano la massima attenzione per il rispetto dell’ambiente, che da tempo si sta concretizzando sempre più significativamente con lo sviluppo e l’utilizzo fattivo di energie alternative. Ne abbiamo potuto toccare con mano i frutti proprio al meeting parigino. A partire dalle biciclette, in particolare dal fantascientifico prototipo da competizione a pedalata assistita. Decisamente concreta,invece, la gamma “Edition Collector », prodotta in serie limitata in occasione del bicentenario e composta da quattro modelli tradizionali: una bici da corsa, una da città, una mountain bike e una city bike, proposta nelle due versioni per uomo e per donna. Ma Peugeot ha in catalogo anche una biammortizzata con tre livelli di pedalata assistita - sviluppata in collaborazione con la Ultra Motor – il cui motore si avvale di una batteria amovibile da 32 Volt agli ioni di litio che consente fino a 70 km di autonomia.
Per quanto riguarda gli scooter, abbiamo rivisto quanto proposto allo scorso Eicma milanese. Ovvero l’E-Vivacity, variante esclusivamente elettrica dell’omologo cinquantino con motore a scoppio da 50 cc (sia a due che a quattro tempi), la cui versione definitiva arriverà alla fine di quest’anno, pronta per la commercializzazione nel 2011. Anche in questo caso la propulsione è assicurata da una batteria agli ioni di litio – ricaricabile totalmente in quattro ore e all’80% in due ore – che garantisce un’autonomia variabile dagli 80 ai 100 chilometri (contro i soli 40 del predecessore Scoot’elec del ’96!) ad un costo di soli 0,4 Euro, alla velocità massima di 45 km/h. Ma c’era anche il bellissimo concept Hybrid 3 Evolution, un sofisticato “tre ruote” – già presentato l’anno precedente con tanto di tettuccio, ora scomparso – con motore Piaggio 300 dotato di compressore volumetrico che lavora in sinergia con due motori elettrici indipendenti da 3 kW (montati sulle ruote anteriori), per una potenza totale di una cinquantina di cavalli: un mezzo capace di viaggiare anche a 150 orari, accelerando da 0 a 100 km/h in 8 secondi. Ma anche di emettere solo 48 grammi/kilometro di CO2 nel ciclo normalizzato.
“Hybrid 3 Evolution arriverà, nel 2011” hanno dichiarato a Parigi i responsabili di Peugeot “Magari non sarà esattamente uguale a quello che avete visto, ma arriverà senz’altro”. Il mezzo in effetti è molto interessante, ma la parte posteriore – nella fattispecie la sella, fin troppo bassa rispetto al manubrio – in effetti ci era parsa un po’ troppo “concept”.
È inutile sottolineare che l’esperienza di Peugeot in materia stia fruttando parecchio, e soprattutto, nel settore auto. Dopo la vetturetta urbana VLV (377 esemplari prodotti dal 1941 al ’44) e la 106 elettrica, commercializzata dal 1995 al 2003, La Casa francese sta infatti lanciando l’interessante iOn, realizzata assieme a Mitsubishi e in vendita dal prossimo ottobre. Ma, in collaborazione con Peugeot Scooters – che ne ha realizzato il telaio in tubi – è nata anche la concept BB1, simpaticissima vetturetta urbana al 100% elettrica (quindi a emissioni zero) lunga due metri e mezzo dal look decisamente particolare, che rappresenta un po’ il punto di congiunzione tra auto e scooter. Anzi, sembra quasi costituita da due scooter affiancati, inglobati in un abitacolo che offre notevole visibilità: al posto del volante c’è una sorta di manubrio, e i quattro passeggeri siederebbero su due selle lunghe da moto. La motricità è garantita da un blocco formato da due motori abbinati alle ruote posteriori, sviluppati assieme alla Michelin.
Per quanto riguarda le motorizzazioni ibride, all’happening parigino Peugeot abbiamo visto anche la bella coupé RCZ Hybrid4 (la prima auto a fregiarsi del nuovo logo) disponibile nel 2011 con motore diesel da 163 cv abbinato a un elettrico da 37 cv, e la concept roadster SR1 a quattro ruote sterzanti con una potenza globale di ben 313 cv, con velocità limitata a 250 km/h.
Dulcis in fundo, Peugeot ha anche presentato un’inedita e originale offerta di mobilità completa, denominata “MU by Peugeot”, che permette a chiunque, sia egli proprietario o meno di un veicolo, sia o meno cliente Peugeot, di accedere a una gamma di servizi di mobilità attraverso una carta prepagata ricaricabile tramite Internet. Il cliente può ricaricare la propria carta acquistando direttamente sul sito internet unità di mobilità che potrà consumare noleggiando prodotti e accessori della gamma Peugeot : una vettura-piacere (coupé, CC, 3008) per il week-end, piuttosto che una bicicletta, uno scooter o un veicolo commerciale; oppure un particolare accessorio, tipo GPS, barre portapacchi o che altro. Ma il titolare della carta potrà anche acquistare i servizi di un partner: in collegamento con una piattaforma di viaggi, sarà possibile prenotare biglietti aerei o ferroviari, camere d’albergo o viaggi organizzati. O anche iscriversi a corsi di guida, di iniziazione alla guida ecologica o di perfezionamento.
Un po’ dei storia
Ma se i primi motori a scoppio risalgono alla fine dell’ottocento, come mai il marchio Peugeot compie 200 anni? Vediamolo.
Era il 1810 quando i fratelli Jean-Pierre e Jean-Fréderic Peugeot trasformarono il vecchio mulino di famiglia in una fonderia per acciaio, dove iniziarono a costruire lame per seghe: era nata la Peugeot Frères (Fratelli Peugeot). Nel 1833 la produzione venne diversificata, allargandola alle seghe a nastro, ombrelli, macinapepe e macinacaffè, macchine per segherie ed altro, mentre 25 anni dopo, nel 1858, Emile Peugeot brevettò l’oggi celeberrimo simbolo del Leone Rampante (peraltro già utilizzava dal ’47) che tutt’oggi contraddistingue i veicoli prodotti dalla Casa francese.
Il “Grand Bi”, primo velocipede Peugeot, risale al 1882, mentre l’ingresso del Marchio nel mondo dell’auto avviene nell’89, alla Mostra Universale di Parigi, in verità con un triciclo a vapore. Alla fine del secolo il catalogo Peugeot annovera quindici modelli, da 2 a 12 posti. Nel 1929 nasce la 201, prima auto al mondo dotata di ruote anteriori indipendenti e progenitrice della serie contraddistinta dal marchio (registrato) costituito da tre cifre, con lo zero al centro. E nel 1955 inizia la collaborazione con il nostro Pininfarina, che disegna la leggendaria 403. Oggi, com’è noto, Peugeot fa parte del Gruppo PSA Peugeot Citroen, ovvero il secondo costruttore automobilistico europeo.
Passando al nostro settore, la prima bicicletta a motore Peugeot esordisce nel 1899, mentre nel 1904 vengono lanciati ben quattro modelli interamente auto costruiti, tutti monocilindrici, che iniziano anche a partecipare a varie competizioni. Ma già l’anno successivo compaiono ben otto modelli bicilindrici a V, con cilindrate variabili da 330, 480, 500, 660 e addirittura 1000 cc, con uno dei quali la stessa Norton vince al Tourist Trophy nel 1907; mentre nel 1923 la Peugeot di Gillard domina il Gran Premio Delle Nazioni di Monza. Nel 1931 nasce invece il primo ciclomotore, il P50 da 100 cc, e nel 1953 il primo scooter, l’S55 biposto da 125 cc. Nel 1970 nasce il mitico ciclomotore Peugeot 103, prodotto per anni in varie versioni.
Ma è nel 1982 che arriva sul mercato italiano il primo scooter moderno, con carrozzeria in plastica, trasmissione automatica e avviamento elettrico (in realtà di derivazione Honda): è il vendutissimo Metropolis da 50 e 80 cc, che praticamente innesca il cosiddetto “fenomeno scooter”, evidentemente tutt’oggi in auge. E anche se nel corso degli anni l’agguerritissima concorrenza ha saputo imporsi sul mercato in modo molto più consistente, i tecnici francesi hanno spesso dimostrato non solo capacità d’innovazione, ma anche parecchio coraggio nell’introdurre, in questo segmento, peculiarità come l’ABS (con frenata combinata e addirittura servofreno, sull’Elystar, nel 2002) piuttosto che il compressore volumetrico (sul JetForce e poi sul Satelis, entrambi da 125 cc). Oltre a commercializzare per primi uno scooter elettrico: lo Scoot’elec (versione elettrica dello Zenith) , presentato addirittura nel lontano 1996 all’Ifma di Colonia.