PNRR. 32 miliardi investiti in trasporti e mobilità
Il PNRR destinerà 32 miliardi di euro per finanziare lo sviluppo dei trasporti e per incentivare mobilità alternative. Di questi, quasi la metà verranno destinati al trasporto ferroviario. Il resto dei fondi verrà investito per migliorare la rete stradale e per incentivare la mobilità sostenibile. Nello specifico 9 miliardi saranno destinati al miglioramento delle infrastrutture stradali e circa 7 saranno riservati ad incentivare tutte le forme di mobilità non inquinati con particolare attenzione ai centri urbani e ai problemi dei pendolari.
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, non nasconde la sua soddisfazione: «La maggior parte delle risorse assegnate al Mims in conto capitale - ha commentato - è destinata a investimenti per migliorare la sicurezza, la sostenibilità e la resilienza di strade, ferrovie e strutture idriche, per favorire la mobilità nei grandi centri urbani e per colmare alcuni ritardi storici della rete nazionale dei trasporti. I nuovi progetti si pongono in continuità con il PNRR, garantendo una solida prospettiva di sviluppo degli investimenti pubblici in infrastrutture e mobilità sostenibile anche oltre il 2026 e assicurando i finanziamenti necessari a realizzare le opere commissariate nel corso di quest'anno».
E' prevista anche l'istituzione di un fondo da 2 miliardi per l'attuazione della strategia europea “Fit for 55”, il pacchetto di norme indicate dalla Commissione europea per fronteggiare la crisi climatica e ridurre del 55% (rispetto ai livelli del 1990) le emissioni di gas serra entro il 2030. I fondi favoriranno la transizione anche nel settore dei trasporti: rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale, realizzazione di ciclovie urbane e turistiche, acquisto di treni a idrogeno sulle linee ferroviarie non elettrificate, lo sviluppo del trasporto intermodale su ferro, l'uso di carburanti alternativi per di navi e aerei.
Ingenti fondi verranno destinati al miglioramento e alla messa in sicurezza di diversi tratti stradali e autostradali e di reti metropolitane: un miliardo per l'A24-A25 (Roma-Pescara e Roma-Teramo); 3,7 miliardi per aumentare le reti metropolitane:(Roma, Milano, Napoli, Torino e Genova); 2,1 miliardi di euro per la manutenzione straordinaria e l'adattamento ai cambiamenti climatici delle strade di regioni, province e città metropolitane.
Qui in provincia di Bergamo le strade sono imbarazzanti. Prima di tutto, buche infinite (le asfaltature le fanno,ma solo quando la situazione è critica, altrimenti mettono il cartello "strada deformata" con limite di velocità più basso). Poi segnaletica orizzontale quasi del tutto cancellata e quella verticale non rimpiazzata in caso di danneggiamenti.
In compenso abbiamo una marea di rotonde, alcune anche completamente inutili, e centri storici tappezzati di "bellissimi" sanpietrini ormai deteriorati, ondulati e rappezzati con l'asfalto.