Anticipazioni

QJ Stels 650GS. Con il motore Benelli 650 a quattro cilindri

- Una novità crossover in arrivo. Con il "quattro cilindri" Benelli, elevato a 628 cc, QJ Motor sta per lanciare la Stels 650GS
QJ Stels 650GS. Con il motore Benelli 650 a quattro cilindri

Al 18° China International Motorcycle Expo di Chongqing QJ Motor ha presentato sei novità targate 2021 che vanno dai 250 ai 750 cc.

Il nuovo marchio lanciato da Qianjiang Motors (la società cinese che controlla anche Benelli, Keeway, Moring e Dongdong) sarebbe in dirittura di arrivo con un modello derivato strettamente dalla Benelli BN 600GT (TNT600GT in alcuni mercati), la crossover in vendita anche in Italia fino al 2018.

Si tratta della QJ650GS, questa la sua sigla attuale, e si presenta come una Adventure con motore a quattro cilindri in linea ma con una definizione ciclistica piuttosto stradale.

La Benelli  BN 600GT del 2017
La Benelli BN 600GT del 2017

Dai dati tecnici e dalle immagini disponibili si evince che la base motore e telaio è in comune con la BN600GT.
A cambiare è la cubatura del motore a quattro cilindri in linea che passa da 600 a 628 cc, mentre resta confermata la potenza di 60 kW (81,6 cavalli) a 11.000 giri e la velocità è dichiarata in 190 km/h.
Ricordiamo che il motore 600, su BN600 e TNT600, aveva l'omologazione Euro 4.

Un disegno Benelli della 600GT con il logo Stels presente sulla nuova QJ
Un disegno Benelli della 600GT con il logo Stels presente sulla nuova QJ

Sempre al Motorcycle Expo di Chongqing di settimana scorsa Benelli ha annunciato, fra gli altri, l'arrivo di un motore 650 aggiornato secondo la direttiva Ero 5 sulle emissioni. E' molto probabile, a questo punto, che si tratti proprio della versione montata sulla QJ 650GS.

La slide con i motori tre cilindri 900-1.200 e con i 650-1.000 a quattro cilindri
La slide con i motori tre cilindri 900-1.200 e con i 650-1.000 a quattro cilindri

L’estetica ha un nuovo fanale sovrapposto simile a quello della BN600 e anche parte delle sovrastrutture derivanon da quel modello. Ma con linee rallistiche nel taglio cupolino e poi ci sono manubrio rialzato e con paramani di derivazione TRK, il portapacchi con maniglioni e il tris di borse in alluminio in stile maxi enduro.

Le ruote da 17 pollici, integrali in lega leggera, montano pneumatici radiali nelle misure 120/70 e 180/55 (come sulla BN600) e anche l'impianto frenante adotta le stesse pinze Brembo (almeno in una delle due versioni disponibili) con l’ABS Bosch 9.1MB.

Cambierebbe invece il disegno del forcellone (l’interasse scende a 1.460 mm) e il peso è dichiarato in 235 kg.

  • Marci 1952
    Marci 1952, Milano (MI)

    Occhio, che se la Benelli Cinese comincia a vendere queste medie e grosse cilindrate come fa la la 500 TRK, se non gli mettono il DAZIO, per gli Europei e Jappo, potrebbero diventare membri amari.
  • Ligolligò
    Ligolligò, Treviso (TV)

    Mai visto niente di più orrendo.
Inserisci il tuo commento