Roma vuole rivoluzionare la mobilità urbana: 70 nuove zone 30, telecamere e cuscini berlinesi. Ecco tutte le proposte
Nel 2024 Roma ha registrato oltre 100 incidenti stradali al giorno, con più di 50 pedoni che hanno perso la vita: un numero tutt'altro che trascurabile se si considera che a Bologna nel 2024 nessun pedone ha perso la vita. Certo, stiamo parlando di numeri di abitanti, estensioni e urbanistiche diverse, ma Roma è particolarmente lontana dall'ambizioso obiettivo degli zero morti in strada entro il 2050.
Nel tentativo di far fronte al problema il Campidoglio risponde con un piano integrato di sicurezza stradale che prevede l'implementazione di diverse soluzioni tecnologiche e urbanistiche per rendere le strade della Capitale più sicure per tutti gli utenti. Una rivoluzione della mobilità urbana che potrebbe darci un prospetto sulla Roma del futuro.
La rivoluzione delle Zone 30
La città sta ampliando le Zone 30, aree urbane dove il limite di velocità è fissato a 30 km/h. Dopo le prime sperimentazioni a Casal Monastero e Casal Bertone, il progetto si estenderà al centro storico, con la pedonalizzazione di vie storiche come via dei Banchi Nuovi e via Giulia. A Monteverde sono stati stanziati 1,2 milioni di euro per nuove zone a velocità limitata.
Parlando di numeri: il piano prevede 80 in Città anche se l’obiettivo del Campidoglio è quello di realizzarne molte di più.
Più sicurezza nei Black point, gli incroci più pericolosi di Roma
Un elemento chiave del piano è l'installazione di 38 nuove telecamere "photored" nei 15 incroci più pericolosi di Roma. I primi dispositivi saranno operativi a luglio sulla Nomentana, seguiti da installazioni sulla Colombo e in altre arterie principali. L'obiettivo è scoraggiare il passaggio con il rosso e ridurre gli incidenti negli ultimi secondi del giallo.
Roma Mobilità ha identificato 175 "black point", incroci ad alto rischio di incidenti. Un esempio emblematico è l'incrocio tra via Nomentana e via Zara, dove in 10 anni si sono verificati 22 incidenti con un costo sociale medio annuo di 800mila euro. Nei prossimi mesi partiranno 22 interventi di messa in sicurezza, iniziando da Casal Palocco.
Attraversamenti pedonali e cuscini berlinesi
La città si prepara anche a sperimentare i "cuscini berlinesi", dissuasori che rallentano le auto ma non i mezzi pubblici, di soccorso e le due ruote. In questo caso, però, servirà avere l’autorizzazione del Mit ogni qual volta se ne vorrà installare uno.
Inoltre, una recente delibera ha standardizzato la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati, prevedendo piattaforme di 10-12 metri combinate con restringimenti della carreggiata e nuova illuminazione.
Fonte: Roma Today
Immagine generata da AI