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Strategie Kymco: la megafabbrica in Cina e una joint venture in India

- Dall’inaugurazione della sua fabbrica più moderna in Cina (“per guidare l’innovazione tecnologica mondiale”), al nuovo marchio 22Kymco, che in India si occuperà di mobilità elettrica, il costruttore di Taiwan accelera i suoi piani di espansione
Strategie Kymco: la megafabbrica in Cina e una joint venture in India

In poco più di due anni la taiwanese Kymco ha costruito in Cina un modernissimo impianto capace di sfornare fino a mezzo milione di veicoli l’anno.

L’impianto di Changzhou, inaugurato lo scorso 25 giugno, è il più avanzato di Kymco, e si aggiunge agli stabilimenti già operativi a Taiwan (due), Vietnam e Filippine: ha una capacità produttiva di 500.000 veicoli l’anno, e ha richiesto un investimento di 116 milioni di euro; comprende 15 linee di montaggio automatizzate, oltre ottocento gruppi di assemblaggio e un centro di ricerca e sviluppo. Vi saranno impiegati 1.077 addetti, 150 dei quali alla ricerca e sviluppo.
Una pista di prova soddisfa anche i requisiti di omologazione europea, americana, giapponese, australiana e dei diversi Paesi asiatici.

Inaugurando lo stabilimento, il presidente del gruppo Kymco, Allen Ko, ha detto che l’impianto in Cina rappresenta «l'impegno di Kymco nel guidare l'innovazione tecnologica internazionale e nel superare gli standard di qualità. Aggiungendo che è un chiaro esempio della leadership di Kymco nella trasformazione del settore motociclistico, dimostrando le potenzialità innovative e industriali del marchio».

Quasi in contemporanea con l’operazione in Cina, il costruttore di Taiwan ha annunciato di aver stretto una joint venture con il costruttore indiano 22Motors, specializzato in veicoli elettrici. L’operazione ha portato alla creazione del nuovo marchio 22Kymco, che produrrà in India una nuova gamma di modelli elettrici e che offrirà scambi di conoscenza ai due partner.

La capacità produttiva è stimata in 200.000 unità annue, e 22Kymco inizierà con tre modelli di scooter: l’elettrico iFlow e i termici Like 200 e X-Town 300i.
La distribuzione di 22Kymco avverrà partendo dall’India, con un obiettivo di 300 concessionarie nel giro di tre anni.

Come è noto, l’India è diventato il primo fabbricante al mondo del settore motociclistico, ma nell’affollato subcontinente asiatico la lotto all’inquinamento da mezzi di trasporto è diventata una priorità. Tanto che il programma FAME 2 verte sulla rapida rivoluzione verde, con veicoli ibridi ed elettrici. L’accordo con 22Motors va in questa direzione.

m.g.

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