Suzuki DR-Z 400S 2021: per molti, ma non per tutti
Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Davanti alla foto della Suzuki DR-Z 400S nella mia testa parte in automatico il ritornello di Lucio Battisti. D'altra parte calza a pennello alla azzeccatissima dual sport giapponese, che ci fa fare un tuffo di testa negli indimenticabili anni 90.
Sì, perché lei è rimasta tale e quale in questi 20 anni.
E anche nel 2021 farà sicuramente la felicità degli appassionati delle moto da enduro facili (le fantomatiche dual sport), ma solo in alcuni, esotici mercati. Già, la DR-Z400 S è ancora alimentata col carburatore (un bel Mikuni da 36 mm) in un mondo che corre veloce sul filo dell'iniezione elettronica. Non c'è l'ABS e tutto (plastiche, fanali, specchi) ci riporta a tanti, tanti anni fa. Ma forse è proprio questo il bello di questa Suzuki, che arriva nel 2021 con una nuova livrea che vi presentiamo sopra.
In questi anni le rivali nipponiche hanno sviluppato nuove 250 a iniezione (Honda, Kawasaki e Yamaha) e, sino ad ora, solo Honda ha mostrato interesse verso le enduro monocilindriche di media cilindrata, che non siano da gara. L'ha fatto con la XR 450, che però ha un costo nettamente superiore alla bialbero di 400 cc di Suzuki.
Non fatevi illusioni, la DRZ400S non arriverà in Italia. Restiamo però convinti che una RM-Z450X sarebbe accolta con interesse anche dai motociclisti del Vecchio Continente.
Un anno e mezzo senza poter guidare manco un ciao...
Se tutto va bene il 2021 sarà giusto per reimparare a guidare e ritrovare la forma fisica decente:forza resistenza muscolare, fiato allenamento cardiaco etc...
Io penso che difficilmente tornerà al 100% quello che era.
Lieto di essere smentito
Ma le case ci propongono quello che conviene a loro: 100 - 150 CV di inutilità, buoni solo a compensare peni troppo piccoli.