Ton-up garage Kawasaki Zephyrus 750
Ton-up era un'espressione molto in voga ai tempi in cui nacque il termine Café Racer: indicava il ristretto club i cui titolari erano coloro che avevano superato le 100 miglia orarie - appunto, oltre cento o "da cento in su" - in sella alla propria moto. Oggi i 160 all'ora si fanno su una qualunque moto di piccola cilindrata, ma il nome resta estremamente azzeccato per un preparatore capace di trasformare una Zephyr, onesta ma misconosciuta naked turistica Kawasaki anni 90, in una Café Racer di grande equilibrio estetico.
Le prestazioni di questa Zephyrus - dopo la trasformazione il nome viene latinizzato - non crescono granché: il propulsore viene elaborato solo attraverso il montaggio dell'accoppiata classica filtro aperto e scarico, con l'opportuna ricarburazione attraverso kit getti e spilli. Un po' più complesso il lavoro su ciclistica e sovrastrutture: il codino viene sostituito con un'unità in stile Café Racer che comprende sella monoposto e faro posteriore. I fianchetti sono stati modificati e nascondono la batteria e l'intero impianto elettrico.
La posizione di guida cambia grazie a pedane arretrate e semimanubri LSL; i cerchi, anodizzati in nero, calzano gomme rain Michelin. In generale un'ottima realizzazione, ancora più notevole per la spesa sicuramente contenuta con cui è stata messa insieme. E complimenti per la livrea, semplice senza risultare banale, anzi...
bella moto
clod_6
non è difficile comunque migliorare la ciclistica di una moto vecchiotta con elementi di nuova generazione, è chiaro.
lavoro pregevolissimo, complimenti