Vendite moto in Europa a +10,2%
Siamo lontani dai migliori numeri di vendita pre crisi, quelli di una decina di anni fa per intenderci, del mercato delle due ruote in Europa, tuttavia la ripresa continua anche quest'anno dopo un 2014 già positivo e torna a salire verso numeri interessanti.
Secondo quanto ha diffuso l'associazione europea dei costruttori, da gennaio ad agosto sono state immatricolati in Europa 676.842 motocicli (scooter e moto oltre i 50 cc) rispetto ai 613.945 dello stesso periodo dell'anno scorso: una crescita percentuale pari a +10,2%. Un altro aspetto aspetto interessante è che dopo un piccolo rallentamento patito nel mese di febbraio, la crescita mese su mese è aumentata costantemente nei primi due terzi dell'anno. La situazione economica in miglioramento in molti Paesi ha avuto un'evidente influenza positiva.
L'Italia conserva la prima posizione in termini di immatricolazioni (133.588) e anche l'aumento pari a +9,1% è fra i migliori. I dati che abbiamo pubblicato a suo tempo davano un incremento relativamente a solo segmento moto pari a +13,5%.
La Germania, secondo mercato europeo con 127.196 unità vendute, ha guadagnato un +7,3%. Seguono la Francia (114.396 unità) in miglioramento di appena lo 0,9%, la Gran Bretagna (74.527 unità e +15,9%) e la Spagna che totalizza 91.683 immatricolazioni e il maggiore incremento: +22%. Peraltro dopo un 2014 già aumentato a doppia cifra.
Ciclomotori giù
La contrazione nelle vendite dei ciclomotori non riguarda solamente l'Italia ma è un fenomeno continentale. L'intero mercato è passato da 251.619 unità vendute nei primo otto mesi del 2014 a 224.710 registrazioni da gennaio ad agosto di quest'anno. Un calo pari a -10,7%.
E' in controtendenza soltanto la Spagna, con 10.675 ciclomotori venduti e un +8%. La Francia, mercato principale dei cinquantini, vede le registrazioni fermarsi a 59.315 unità, ovvero -8,6%. Seguono la Germania, che non 18.061 unità accusa il calo maggiore: -29,4%, poi l'Italia (17.786 unità e -14,3%) e Gran Bretagna con appena 6.112 registrazioni e un dato di -11,3%.