Il motore CP2 a due cilindri introdotto dalla Yamaha MT-07 ha già equipaggiato le versioni Tracer, XSR e Ténéré 700. In un'ottica di piattaforma allargata, e soprattutto di completamento della gamma, dei modelli che coprano i segmenti cruiser e super sport sarebbero tutt'altro che fuori luogo.

Se per quanto riguarda la gamma cruiser Yamaha ha già in listino la Bolt con motore bicilindrico a V, nella serie super sport esiste uno spazio dopo la MT-03 che non sia la iper sportiva – e ormai dedicata alla pista – YZF-R6 che è dedicata a un pubblico più esperto e disposto a spendere cifre importanti.

Da tempo circolano rumor su una YZF-R7, chiamiamola così per semplicità, con i semi manubri e la carenatura. Un'interpretazione è arrivata ad esempio mesi fa dai colleghi giapponesi di Young Machine attraverso un loro rendering (vedi qui sopa).
Negli Stati Uniti il campionato Moto America comprende la categoria Twins riservata a modelli motorizzati con bicilindrici a quattro tempi e cilindrata compresa fra 600 e 800 cc.
Qualcosa che assomiglia ai campionati Lightweight, categoria che partecipa anche al TT per esempio, dove ci sono moto non troppo potenti e costose, ma che preparate offrono prestazioni interessanti e divertimento di guida.

Il motore Yamaha è un 689 cc da 75 cavalli, ma non faticherebbe – magari con un alesaggio appena aumentato – a raggiungere i 90 e più cavalli. Ricordiamo che la nuova Aprilia RS660, unica rappresentante moderna nel segmento delle due cilindri sportive, ha riscosso enorme interesse.

Accennavamo al campionato americano Twins, che vede già schierate con successo le Yamaha FZ-07 (sigla statunitense che equivale alla nostra MT-07) assieme a Kawasaki Ninja 650 e Suzuki SV 650.
Dal 2015 c'è chi prepara le FZ-07 per la pista, come AP Motoarts di Andy Palmer, ma c'è ovviamente da chiedersi quanto spazio possa avere una MT-07 carenata nel mercato dei modelli di serie quando il mercato pare andare in direzione contraria.

Tuttavia restano l'economia di scala offerta dalla piattaforma CP2, e il fatto che le mode, si sa, cambiano...

Foto in apertura di David Swarts, Roadracing World

Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2021 e aggiornato il 18 febbraio 2021