Yamaha YZF-R1: analizzata nel reparto corse MotoGP
Che Yamaha creda tantissimo nella nuova YZF-R1 non è certo una novità: l’investimento tecnologico e promozionale sull’ammiraglia sportiva è evidente fin dalla campagna di teasing pubblicitario messa in atto fin dalle settimane antecedenti il lancio di EICMA. Una volta avuta la possibilità di vederla, toccarla con mano e soprattutto provarla, non possiamo che darle ragione.
Yamaha però non si è fermata qui: per farla conoscere ancora meglio ai propri potenziali clienti e ai suoi team più affezionati ha dato vita ad un evento all’interno del Reparto Corse di Gerno di Lesmo in cui ha coinvolto figure di ogni estrazione nell’organigramma Yamaha, orchestrate sapientemente da Paolo Beltramo ed introdotte da Andrea Colombi, PTW Division Manager di Yamaha Motor Italia.
Da Roberto Basile, Marketing/Communication manager di Yamaha a Lorenzo Brugnone, Product Specialist che della YZF-R1 conosce (e spiega) ogni minimo dettaglio fino a Maio Meregalli, Matteo Flamigni, Fabio Albertoni ma soprattutto Silvano Galbusera e Lin Jarvis che hanno raccontato il processo di sviluppo (e anticipato un po’ il futuro agonistico) della nuova supersportiva della Casa dei tre diapason.
Ospiti della manifestazione, abbiamo voluto cogliere la possibilità di riproporvi in formato integrale la presentazione tecnica per farvi conoscere meglio una delle moto più prestanti e rivoluzionarie di questo 2015. Potete godervela interamente nel video d’apertura oppure, se preferite, saltare direttamente ai capitoli che vi interessano attraverso i link che vi proponiamo a seguire.
1 – Lin Jarvis presenta il team Movistar Yamaha MotoGP
2 – Roberto Basile e il processo di sviluppo della nuova Yamaha R1
3 – Maio Meregalli e Silvano Galbusera parlano dei test di Sepang e di Valentino Rossi
5 – La ciclistica della nuova Yamaha YZF-R1
6 – L'elettronica della nuova Yamaha YZF-R1 con Lorenzo Brugnone e Matteo Flamigni
7 – Fabio Albertoni introduce l'attività agonistica con Yamaha YZF-R1
Domanda: secondo voi lo "Slide Control" (non ricordo la sigla precisa) può prevenire anche eventuali high-side? Perchè in MotoGP se usano questo sistema gli high-side si vedono lo stesso? Perchè in pista sono al limite e la moto non riesce a prevederlo?
L'elettronica e l'elettroattuazione fanno di questa moto una vera e propria rivoluzione ma non era più bello quando era il polso del pilota ad agire da Traction-Control, Slide-Control, Lift-control, e quant'altro? Al pilota odierno non resta che aggrapparsi al gas a due mani e saper usare la frizione in partenza?
Studio ingegneria e le novità sono sempre belle per me, l'Ing Brugnone è stato veramente esauriente e ha spiegato tutto in maniera chiarissima anche per i profani. Sono sempre molto combrattuto davanti a queste novità perchè secondo me in gara questi controlli elettronici non dovrebbero essere permessi, si va sempre più togliendo la componente umana dal mondo delle corse e si vanno a sostituire "competenze" del pilota come "la derapata e l'impennata controllata" con abilità da programmatore software e quasi da "hacker". Il tester che ha provato la M1-R e ha detto che paradossalmente a centro curva a moto sdraiata si può pinzare e l'elettronica non ti fa cadere è un "hacker" per me.
Complimenti ancora alla Yamaha per questa prova di forza, rivoluzionerà le SBK, sepre che il campionato non cambi regole e le impedisca di correre con tutti questi sistemi elettronici...