Beta 125 Enduro TEST 2 tempi vs 4 tempi: sfida in pista
Le Case italiane si confermano nei sogni proibiti - ma non troppo - dei sedicenni europei. Beta in primis ha una gran bel listino, zeppo di offerta a 2 e a 4 tempi. Tra le prime nel 2019 svetta la versione Racing della sportivissima 125 Enduro RR a due tempi. Una moto pronto gara, bella e potente come poche. Roba da togliere il sonno. D'altra parte l'offerta di ottavo di litro targate, ma configurabili a potenza libera per le gare, si è parecchio ristretta e comprende oggi solo Beta, Sherco e TM. La Beta 125 Enduro RR Racing ha un allestimento più ricco della sorella standard. Troviamo le grafiche dedicate, la sella col taschino, tanti dettagli in ergal (pedane, tappi, sgancio ruota anteriore) e sospensioni riviste. La forcella Sachs ZF da 48 mm impiega la cartuccia chiusa, che la rende perfetta anche nel campo da cross. L'escursione è di 270 mm e la regolazione di precarico, estensione e compressione si fa mediante i comodi registri sui tappi superiori. E' specifco anche il mono Sachs ZF, che ha una idraulica dedicata e ha sempre 270 mm di escursione. Il motore è rivisto nella valvola di scarico e nei travasi, anche l'espansione è specifica. In configurazione gara arriva a erogare quasi 34 cavalli, ma vi ricordiamo che poi, su strada, va impiegato esclusivamente in configurazione 15 cavalli. Altrimenti si rischia davvero grosso in caso di incidente o di controlli delle forze dell'ordine. Ma torniamo a lei. Il peso a secco è pari a 94,5 kg e la sella dista 91 cm da terra. Il serbatoio ospita 8,5 litri di miscela e non c'è il serbatoio separato per l'olio. Il carburatore è un Keihin PWK da 36 mm. Il cambio ha 6 rapporti e la frizione dispone del comando idraulico. Come avrete capito la Beta 125 Enduro RR Racing è una vera purosangue, progettata per i sedicenni che si avvicinano all'enduro agonistico, ma non solo. Potrebbe fare la felicità anche di chi ha superato gli anta da un pezzo, grazie al peso record e al motore, che spinge bene anche sotto. La Racing costa 8.390 euro contro i 7.990 della versione standard. Sono prezzi elevati, ma allineati alle concorrenti (Sherco costa 8.400 euro, TM 7.960). Tutto questo vale per chi ovviamente desidera cimentarsi con l'enduro vero, fatto di mulattiere, fettucciatoni e persino pista da motocross.
E per i sedicenni aspiranti enduristi che ogni giorno affrontano l'incubo delle traduzioni dal latino, della matematica e del laboratorio di fisica? Beta dedica a loro la RR Enduro 125 4T LC.
La 125 4 tempi
La Beta RR Enduro 125 4T LC è l'enduro di tutti i giorni. Per farsi amare - anche dai papà - ha un prezzo di 4.740 euro. Il motore è un robustissimo 4 tempi a iniezione con 4 valvole per cilindro, raffreddamento a liquido e avviamento elettrico. Il cambio ha 6 rapporti. Pesa solo 108 kg e ha la sella a 917 mm da terra. Il serbatoio ospita 7,3 litri, ma i consumi dichiarati superano i 40 km/litro. E' omologata per il trasporto del passeggero (la 2 tempi no) e ha una sola chiave per tutto (avviamento, sella, serbatoio). Più che la cugina povera della duetì, si presenta come quella adatta all'uso quotidiano. Weekend compreso, per iniziare a fare enduro. La potenza è infatti limitata a 15 cavalli dalla legge, ma troviamo un solido telaio in acciaio e sospensioni di qualità, con una forcella rovesciata da 41 mm con 260 mm di escursione (dietro sono 270). Le ruote tassellate hanno le classiche misure fuoristradistiche da 21" davanti e 18" dietro.
Come vanno
Sono due moto diverse, ma abbiamo scelto di metterle insieme. Un po' per provocazione, un po' che vederci chiaro anche noi. Troppo spesso leggiamo infatti critiche feroci contro le povere 4 tempi e lodi sperticate per le 2 tempi. E' vero, la moto a miscela è adrenalina pura. Il motore, quando entra in coppia, spinge come una bestia e produce degli acuti sonori da rizzare i peli sulle braccia. Il bello è che la Racing della Beta spinge bene anche sotto ed è sicuramente una moto perfetta sia per i sedicenni che iniziano a correre, sia per i quarantenni come me, che cercano una moto leggerissima e facile con cui giocare anche in mulattiera. Le sospensioni della Racing hanno una taratura sostenuta, che regge anche l'uso esasperato della pista di motocross. E' migliorato il mono posteriore, che sopporta meglio lo stress rispetto al passato. Ottimo come sempre l'impianto frenante Nissin, modulabile e un po' meno pronto rispetto ai Brembo montati dalla concorrenza europea. Il prezzo è alto, ma anche la qualità non scherza.
La vera sfida era però mettere alla prova la Enduro 4 tempi. Per farlo abbiamo chiesto l'aiuto di Gabriele Pasinetti, vice campione italiano Minienduro e pilota ufficiale della Beta. A Gabriele, che corre quest'anno con la Enduro RR Racing 2T, abbiamo fatto provare la 4 tempi. Il risultato ha fatto piazza pulita di tanti pregiudizi. E' vero, la piccola 4 tempi ha meno motore e non riesce a chiudere tutti i salti più lunghi. Ma in curva e nei canali scavati ha una velocità di percorrenza da vera enduro. Le sospensioni non sono flaccide e il motore in basso riprende subito con una buona spinta. Alla fine - complice la bravura di Gabriele che l'ha guidata - la 4 tempi ha preso solo 3 secondi sul giro secco dalla 2 tempi da me guidata. Ovviamante la nostra sfida rasenta la provocazione, perché la 2 tempi ha il doppio della potenza e pesa pure meno. Però il risutlato dimostra che la quattrotì non è la sorella sfigata della cattivissima Racing, quanto piuttosto quella perfetta per l'uso quotidiano, su strada e in offroad. Ricordiamo infine ai nostri giovani lettori, ma anche ai loro papà, che la 125 Racing 2 tempi fuori dai campi di gara deve essere guidata in configurazione street legal. Vale a dire con 15 cavalli, proprio come la 4 tempi. E allora il distacco potrebbe essere ancora più contenuto!
Maggiori info
Abbiamo usato
Casco Alpinestars SM10
Completo Alpinestars
Pettorina Alpinestars
Stivali Alpinestars Tech10
Maschera Ariete
Luogo: Pista di Motocross di Chieve (Casaletto Ceredano - CR)
Tester: Andrea Perfetti (185 cm, 86 kg); Gabriele Pasinetti (183 cm, 75 kg)
Meteo: sole, 12 °
Video e editing: Luca Catasta, Camilla Pellegatta
Foto di Massimo Di atrapani
Il made in Italy che piace.