Beta 125 RR 4t Enduro e Motard TEST 2021: motore a fasatura variabile!
Motore Minarelli a fasatura variabile
Il motore, costruito dalla Minarelli, è un quattro tempi a sei rapporti Euro 5 che sviluppa 15 cavalli, perciò queste moto possono essere guidate dai possessori di patenti A1.
Il Minarelli 125 è l'unico motore ottavo di litro quattro tempi ad avere un albero a camme a fasatura variabile. Questa scelta tecnica ottimizza il funzionamento del motore nelle quattro fasi, cioè in aspirazione, compressione, espansione e scarico. Tutto ciò si traduce in una migliore potenza a tutti i regimi e anche a un ridotto inquinamento.
Il sistema di alimentazione è Mikuni a iniezione con airbox riprogettato per dare maggior prontezza al motore. Una chicca è la presenza della frizione antisaltellamento a dischi multipli in bagno d’olio, questo migliora la stabilità e la sicurezza in frenata allungando anche la vita di alcune parti meccaniche del motore. I consumi dichiarati su ciclo misto sono di ben 50 km/l, con il serbatoio della benzina di 7,5 litri l’autonomia delle Beta 125 quattro tempi è di 375 km circa.
Ciclistica e dotazione
Anche per quanto riguarda la ciclistica troviamo delle novità. Al telaio, verniciato in rosso, sono state modificate le geometrie prediligendo agilità e maneggevolezza, inoltre troviamo una forcella USD con steli rovesciati da 41mm e un monoammortizzatore regolabile nel precarico molla.
La versione motard è equipaggiata con cerchi in lega da 17 pollici e l’enduro con i classici cerchi a raggi che misurano 21 pollici all’anteriore e 18 pollici al posteriore.
Gli pneumatici di prima dotazione sono, per la motard dei Michelin che misurano 110/80 e 130/70. Sulla versione enduro troviamo degli Shinko che misurano 90/90 e 120/90.
L’impianto frenante è composto da un disco anteriore da 260 mm con pinza a doppio pistoncino e un disco posteriore da 220 mm con pinza a singolo pistoncino. Presente anche il sistema CBS che ripartisce la frenata su entrambe le ruote garantendo una riduzione sensibile degli spazi di arresto oltre a una maggiore stabilità al mezzo.
Il peso di entrambe le versioni è di 98 kg, mentre per quanto riguarda l’altezza sella siamo a 890 mm per la motard e a 920 mm per l’enduro.
Esteticamente le Beta RR 4T 125 LC sono ispirate alle motociclette Beta Factory di Brad Freeman e Steve Holcombe che corrono nel mondiale di enduro. Nuove plastiche con uno schema colori rosso, nero e bianco. Le grafiche riportano il nome della versione scritto in grandi caratteri. Le moto sono offerte in tre diverse combinazioni colore pur mantenendo sempre ben intatta l’identità Beta.
I gruppi ottici sono stati anch’essi cambiati e sono full LED. Il display è di stile enduristico, semplice ed essenziale. A completare la dotazione troviamo un sistema di sicurezza unificato a una sola chiave per accensione, bloccasterzo e tappo benzina.
Come va la motard
La motard su strada è agilissima. Basta guardare una curva e lei la sta già percorrendo, anche sul veloce si ha una sensazione di notevole stabilità. Il telaio, rivisto nelle geometrie per il 2021, lavora molto bene con le sospensioni, che per un uso stradale sono ben tarate. Se ci si vuole cucire la moto su se stessi si può comunque agire sulla regolazione del monoammortizzatore. La posizione è quella classica, manubrio bello largo, sella stretta, schiena dritta.
Il motore ha un allungo molto buono, la fasatura variabile aiuta tanto in uscita di curva e la spinta è notevole per una cubatura così piccola. Senza dubbio mi è sembrato uno degli ottavi di litro quattro tempi più performanti da me mai testati. La frizione è morbida e su strada si apprezza l’antisaltellamento, il cambio a sei rapporti ha innesti rapidi e precisi.
La frenata è decisa, con un attacco piuttosto morbido, che però non influisce sulla potenza frenante generale che è ben dimensionata al peso della moto. I blocchetti al manubrio sono di semplice fattura, ben disposti e intuitivi. Il display è il classico elemento che si trova sulle moto da enduro. Indica il necessario e non distrae durante la guida.
Come va l'enduro
La versione enduro, messa alla frusta in una cava, si è fatta valere. Il monoammortizzatore lavora bene, è sostenuto e anche quando si affrontano grossi avvallamenti copia bene le buche. La forcella, ricordiamo da 41 mm, sullo sconnesso è molto sensibile e dona un buon comfort al pilota, nelle buche più profonde soffre leggermente, complice anche la lunga escursione. Ci sarebbe piaciuto avere un angolo di sterzo maggiore per le manovre da fermo e i percorsi più stretti. Il motore è molto piacevole, aiuta perchè ha un’erogazione piena fin da subito, con una bellissima schiena e un ottimo allungo in tutte le marce. Il reparto freni è un ottimo compromesso per poter affrontare percorsi stradali e in fuoristrada. Per un utilizzo esclusivamente fuoristradistico, intervenendo su alcune regolazioni presenti sulla moto, come il precarico del monoammortizzatore, si ha subito un mezzo molto capace. Le pedane passeggero possono essere di intralcio durante la guida più spinta, si possono comunque rimuovere facilmente svitando due bulloni. Nel complesso è una moto leggera, facile, che mette subito a proprio agio il pilota.
COLORAZIONI, DISPONIBILITÀ E PREZZI
Le Beta RR 4T 125 LC, già disponibili nei concessionari a un prezzo di 4.290 euro, vengono offerte: per la versione motard in bianco o nero, mentre per la versione enduro troviamo, oltre ai due colori sopra citati, anche il rosso.
Maggiori info
Luogo: Milano
Meteo: 15°C
ABBIAMO USATO
Enrico De Conti
Giacca: Alpinestars Yokohama
Guanti: Alpinestars sp-x air
Pantaloni: Alpinestars Barton riding cargo
Stivali: Alpinestars Belize drystar
Casco: Xlite X-551
Video e foto di Enrico De Conti
...e a motore spento, niente di nuovo ?
(per quelli cui fosse sfuggita questa perla di tecnica : la compressione e l'espansione facendosi invariabilmente a valvole chiuse, che in quelle fasi la fasatura sia fissa o variabile non cambia NULLA)