BMW CE 02: benvenuto cyber punk! Il nostro primo test
Moped? Scooter? Skateboard con le ruote? Definitelo come volete, a lui non interessa granché perché va fiero della sua originalità. Volendo giocare con le etichette, ora che lo abbiamo provato, per noi il nuovo CE 02 di BMW è una moto-da-città-del-terzo-millennio con uno spirito un po' cyber punk che non lo farebbe sfigurare in un film di fantascienza. Non avrà la capacità di carico di uno scooter, ma punta tutto su divertimento e stile. In questo primo contatto abbiamo avuto finalmente modo di toccarlo con mano, guidarlo e capire anche qualcosa in più sulle sue intenzioni. O meglio, su quelle di BMW.
Cyber punk sì, ma con le ruote cicciotte
Prima di andare a vedere come si guida, facciamo una rapida presentazione. Il CE 02 non è la versione più piccola e spogliata del CE 04, ma è un mezzo totalmente differente sia come architettura sia come componentistica (sono poche le parti in comune) sia come attitudine e clientela. E infine, come vedremo, anche come listino chiaramente. Partiamo dal fulcro: il motore centrale può essere da 4 o da 11 kW e vi diciamo da subito che nel nostro test - e nelle nostre preferenze - ci siamo concentrati unicamente su quest'ultimo che riteniamo anche il più centrato. Si tratta della potenza ideale per chi si muove dentro e fuori il centro urbano e con la promessa apertura di tangenziali e autostrade siamo convinti possa bastare eccome. Inoltre si può guidare anche con patente B. Le due batterie sono poste centralmente proprio sopra al motore e quindi già intuiamo una buona centralizzazione delle masse. La struttura è bassa e lunga a tutto vantaggio di un baricentro che si mantiene a livello ottimale: il tutto è concentrato tra le nostra ginocchia con la seduta a 750 mm da terra. I due pacchi batteria (ma si può montarne anche solo una) assieme arrivano a circa 4 kWh di capacità che non è poco per un mezzo da città, anzi. Il risultato è un range dichiarato che supera i 90 km. Non sono batterie estraibili e il caricatore è esterno. Quello di serie è da 950 W e ricarica dal 20 all'80% alla presa domestica in 2 ore e 48 minuti. Si può però acquistare quello optional da 1500 W che riduce l'attesa di un'ora. Lo troviamo compreso nel pacchetto Highline che definisce una versione più ricca e completa. Rispetto alla "base" che è monocolore, che ha la forcella con finitura nera e la connessione solo via bluetooth allo smartphone, la Highline si riconosce per le grafiche e la sella tricolore, la finitura oro della forcella, la presenza di un porta smartphone SP-Connect ma anche per delle differenze di contenuto. C'è infatti la connettività back-end (quindi è sempre connesso alla rete con una SIM), ha le manopole riscaldabili e dulcis in fundo ha una modalità di guida aggiuntiva denominata FLASH. Con quest'ultima abbiamo massima reattività all'acceleratore e frenata rigenerativa al massimo. Un po' come avviene con la Dynamic Pro nelle moto della Casa. Di base ci sono altre due modalità: FLOW ha un'apertura più dolce ma mantiene molto effetto freno motore, mentre la SURF - decisamente rilassante - ha più reattività alla manetta ma freno motore praticamente assente. Si passa dall'una all'altra con apposito tasto sul blocchetto di destra e il piccolo ma ben curato schermo TFT a colori da 3,5" cambia leggermente la grafica per farci capire in che modalità siamo. Sia standard sia Highline hanno ruote da 14" all'anteriore con pneumatico 120/80 e da 15" al posteriore con pneumatico 150/70. Si tratta quindi di gomme belle cicciotte e con tanta impronta a terra che oltre a dare questo look "bold", anche grazie ai cerchi lenticolari, garantiscono tanto appoggio in curva e sicurezza nell'affrontare pavè, rotaie e insidie di questo genere. L'ABS ovviamente c'è, ma la ruota dietro si può bloccare. C'è poi l'ASC (Automatica Stability Control) e l'RSC (Recuperation Stability Control). Troviamo poi una modalità di risparmio energetico nel caso ci trovassimo a corto di batteria proprio come con il telefonino.
BMW CE 02: come va?
Già dai primi metri in sella si capisce subito che il CE 02 non è uno scooter ma una moto da città. Effettivamente è qualcosa che non c'era sul mercato, una nuova via. Non è fatto per le lunghe sparate e nemmeno per le gite fuori porta, ma è fatto per rendere il commuting urbano qualcosa di piacevole, divertente e cool. La posizione di guida è un mix tra quella di una naked e di una piccola cruiser con il perenne dubbio di dover cambiar posizione dei piedi: li metto davanti o li metto dietro? Alla fine dopo qualche chilometri si evince che non ha molta importanza e che il bello sta proprio nel poter spostare i piedi a seconda del mood (Ok, ok... ora la smetto con questi inglesismi, promesso). La massa di 132 kg è ben centralizzata e il baricentro abbastanza basso perciò si ha l'impressione di guidare qualcosa di abbastanza leggero ma allo stesso tempo stabile. Insomma la presenza c'è, non sembra di avere in mano un monopattino ma una moto leggera. Il lungo interasse e le sospensioni sostenute portano ad un leggero effetto sovrasterzante alle basse velocità, una caratteristica che avevamo notato anche sul CE 04. Le curve a velocità più sostenuta invece rivelano una buona precisione. Forcella e monoammortizzatore si confermano componenti di qualità: copiano bene l'asfalto ma se troviamo delle buche italian style (ok, avevo detto che smettevo!) rispondono in modo inevitabilmente secco per non andare a pacco vista l'escursione comunque cittadina e non enduristica. Accelerazione e decelerazione sono entrambe più che soddisfacenti. La prima specie in modalità Surf o Flash è esaltante senza mettere in difficoltà: meno di 3 secondi per prendere i 50 orari. La seconda è ben calibrata sia davanti (con ABS) sia dietro (che invece si può bloccare) e può anche contare su leve regolabili. Il piccolo dashboard risulta molto piacevole da vedere e da consultare grazie all'ottimo posizionamento e alla grafica chiara: conferisce un ulteriore tocco di originalità senza dimenticare la funzionalità. Questa caratteristica la ritroviamo poi in tutte le scelte tecniche di questo CE 02 che è sì cyber punk nell'aspetto ma anche funzionale e pratico nella guida durante la quale offre un buon mix di spensieratezza e divertimento.
In conclusione
Nell'ultima riga parlavamo di praticità. Ecco, dispiace un po' che come veicolo urbano il CE 02 non offra alcun tipo di stivaggio. Non è fondamentale, per carità, ma forse proprio questa sua indole smart (smettila!) ci ha fatto sperare in una genialata di BMW per mettere ad esempio la chiave dato che è keyless o riporre piccoli oggetti. Inoltre il caricabatterie è ingombrante e pesante: nonostante la possibilità di montare un'apposita borsa laterale optional, dubitiamo fortemente che qualcuno sia invogliato a portarselo appresso. Vero è che nell'utilizzo urbano avere novanta chilometri di autonomia basta e avanza, ma per chi non ha un box potrebbe essere un deterrente. A parte queste quisquiglie si tratta sicuramente di uno dei mezzi elettrici più interessanti, originali, ben fatti e probabilmente sensati che si possano acquistare in questo momento ed ha una qualità costruttiva e di immagine che altri concorrenti a batterie si sognano. Il CE 02 viene lanciato in questi giorni sul mercato con un'offerta interessante: la versione Highline viene proposta al prezzo della base con un vantaggio di 930 euro sull'11 kW (versione che ci sembra più azzeccata) e di 730 euro sulla 4 kW, ma che sommando gli incentivi può arrivare fino a 3.723 euro! Il prezzo di listino per la prima è di 8.750 euro, per la seconda di 7.750 euro.
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