BMW GS Rad LC - KIT Unit Garage, TEST
Proseguono le nostre puntate speciali dedicate a Unit Garage, il preparato italianissimo che si sta facendo conoscere nel mondo per i kit (reversibili) di trasformazione di alcuni tra i modelli più diffusi sul mercato.
Fabio Marcaccini e Michiel Verstockt sono i soci di Unit Garage, l'azienda italiana (ha sede a Rimini) fondata da Fabio, che realizza meravigliosi kit plug and play per le BMW GS, le Ducati Scrambler e molte altre moto. Dispone oggi di ben 350 rivenditori in tutti i continenti. Al raduno annuale BMW di Garmisch è tra gli espositori più ammirati e negli anni ha fatto proseliti in ogni parte del mondo (Usa, Italia, Giappone, Corea, Cina e in moltissimi altri Paesi).
Di Fabio Marcaccini vi abbiamo già parlato in diverse occasioni e abbiamo provato le sue moto kittate (vedi la R120G/S o la Xrambler). Vi abbiamo già raccontato per benino come nascono i kit, perché c'è tanto lavoro alle spalle. Creatività e manualità si sposano poi con processi industriali che garantiscono una cura dei dettagli davvero unica. Tutto fatto in Italia o made in Italy, che fa più effetto.
Tutti i kit sono reversibili e non comportano modifiche strutturali alla moto o aggiornamenti della carta di circolazione.
Vi abbiamo poi presentato la spettacolare BMW nineT KIT Paris Dakar. Oggi tocca alla futuristica GS RAD: il kit di trasformazione è studiato per tutte le GS boxer raffreddate a liquido dal 2013 in poi (non vale invece per le Adventure).
Il termine Rad è in uso nella West Coast RAD per indicare qualcosa che è veramente al top. Il kit non cambia la fisionomia della GS, ma la rende unica con poche mosse (si monta tutto in circa 2 ore).
Il kit si compone di cover copri serbatoio e puntale anteriore. Non è necessario smontare il serbatoio e non servono alcun tipo di omologazione o attrezzi speciali. Come sempre c'è anche il video tutorial di spiegazione.
Foto e video di Massimo Di Trapani
In tutto ciò che si vede o legge ci trovo l'aspetto "educativo" e informativo. Dai test pubblicati esce l'immagine (importante!) che in moto si va in jeans. In questo modo si vendono più moto; ma non posso essere d'accordo.
E anche da appassionato preferirei vedere un tester "professionale" in tutto, e non invece qualcuno che sembra appena uscito o pronto per il bar. (Vorrei dirlo senza cattiveria).