BMW R1200R
Intramontabile!
La prova della BMW R1200R
Nuda, essenziale, elegante. Questa è la moto naked secondo BMW, questa è la R 1200 R, un successo di vendite che si protrae da diversi anni e che probabilmente continuerà anche in futuro. Semplice, priva di orpelli ma curata e molto elegante nella sua classicità, la R 1200 R 2011 esteticamente cambia poco o nulla rispetto al precedente modello. Abbinamenti di colore a parte (Smoke Grey metallizzato opaco, Lightgrey metallizzato e Redapple metallizzato in combinazione con i cerchi in argento Nürburg), la differenza la fa il boxer da 1.170 cc.
Attingendo a piene mani dall'esclusiva HP2 Sport, i tecnici di Monaco hanno rivisto l'immortale bicilindrico e con sapienti migliorie lo hanno preparato ad affrontare i prossimi anni di carriera. I dati dichiarati parlano di 1 CV in più (ora sono 110) e di 119 Nm di coppia (prima erano 115).
Due cilindri boxer, con distribuzione bialbero (doppio albero a camme in testa comandato da catena) e 4 valvole disposte radialmente (quelle di aspirazione cresciute da 36 a 39 mm mentre quelle di scarico da 31 a 33 mm), raffreddamento misto aria-olio, doppia accensione (2 candele per cilindro). La riprogettazione della camera di scoppio, ha consentito anche l'adozione di una coppia di nuovi pistoni fucinati, mentre l'adozione di corpi farfallati di maggiori dimensioni, 50 mm al posto dei precedenti da 47 mm, ha portato alla sostituzione sia dei cornetti di aspirazione ma anche del filtro.
Nessuna modifica per quanto riguarda la ciclistica. Confermati i due telai tubolari imbullonati direttamente al motore, che ha dunque funzione portante, così come le sospensioni, Paralever (posteriore) e con la sola piccola differenza dell'incremento da 35 a 41 mm, del diametro degli steli del Telelever.
Come un abito d'alta sartoria
Come da tradizione BMW, mettendo mano al portafogli è possibile arricchire la dotazione tecnica della propria R 1200 R. Non si può non parlare dell' Electronic Suspension Adjustment, meglio conosciuto come ESA, il sistema di regolazione elettronico delle sospensioni, che attraverso un pratico pulsante sul manubrio, permette la regolazione in tempo reale dell'assetto della moto (Comfort-Normal-Sport i tre set up predefiniti).Anche l'impianto frenante, doppio disco da 320 mm anteriore, con pinze fisse a 4 pistoncini, singolo posteriore da 265 mm con pinza flottante a due pistoncini, si può arricchire con il sempre consigliato sistema BMW Integral ABS. Rimanendo in tema di sigle possiamo anche parlare di ASC, il sistema di controllo della trazione e di RDC, il monitoraggio della pressione dei pneumatici con visualizzazione sul cruscotto. É solo una questione di soldi.
Come è solo una questione di disponibilità economica e creatività da parte dell'acquirente, la dotazione della R 1200 R. Il listino degli optionals comprende tutto, e anche qualche cosa di più!
Computer di bordo, manopole riscaldabili, parabrezza e set di borse rigide per i mototuristi (che in base alla loro altezza possono anche scegliere tra diverse selle che variano l'altezza da terra della seduta da 76 a 83 cm). Indicatori di direzione bianchi con illuminazione a led e cromatura scarico per i più attenti al look, mentre per i “più attenti e basta”, un bel sistema antifurto!
Insomma dai 12.650 € di base si può arrivare a cifre quasi da capogiro ... provate il configuratore sul sito BMW!
La nostra prova su strada
L'avevo lasciata comoda e fruibile... la ritrovo ancora comoda e ancora più fruibile. Nulla è cambiato nell'ergonomia della R 1200 R, e nulla a dir la verità era da cambiare. Sella comoda, manubrio ampio e perfetto nelle dimensioni, pedane posizionate al meglio: difficile trovare un difetto alla posizione di guida di questa BMW. Accendo il bicilindrico, e qui si percepisce che qualche cosa è cambiato. Il borbottio del boxer è diverso, più rauco, e due colpi di acceleratore confermano le prime impressioni. Il motore è meno educato e si fa sentire maggiormente.
A spanne il bicilindrico sembra perdere qualche cosa nei primi metri di accelerazione, ma è solo una sensazione, mentre dai 3.500 giri in poi, la spinta appare superiore al monoalbero. L'abbinamento tra questa naked ed il motore boxer è forse il più equilibrato parlando di gamma BMW, il carattere insospettabilmente aggressivo del bialbero e le doti di guidabilità della R, ne fanno una moto perfetta per l'utilizzo quotidiano, così come per il turismo soli o in coppia, ma anche per quei momenti in cui “la vena si chiude” e il ritmo si fa serrato. La R 1200 R non si tira mai indietro, e se dotata di ESA, con un solo gesto è possibile settarla al meglio per affrontare qualsiasi tipo di asfalto. Comfortevole sullo sconnesso e rigorosa nel misto, stabile a pieno carico e precisa nella guida in coppia. Il tutto con un solo gesto e attraverso un solo pulsante. Consigliabile l'adozione del controllo di trazione, anche se il suo intervento qualche volta può apparire fin troppo invasivo e il suo funzionamento poco lineare, il suo compito, però lo svolge lo stesso. Stesso dicasi per l'antibloccaggio dei freni, utile in numerose condizioni, alla luce delle ultime novità presentate sul mercato, perfettibile nel comportamento e nelle modalità di intervento.
Nel complesso questa BMW R 1200 R è da considerarsi ancora una delle regine all'interno della gamma, moto a 360° adatta a fare di tutto un po', con una personalità ben definita e poco soggetta alle mode.
Lunga vita alla Roadster.
Pregi
Comportamento su strada | Comfort eccellente | Carattere sportivo del motore boxer
Difetti
Intervento a volte invasivo dell'ASC (ma ben venga la sua presenza) | Prezzo importante (soprattutto full optional!)
moto a 360○
Bassi consumi, ottima ciclistica, eccellenti freni (però occorre usufruire dei numerosi e costosi optional). Non mi ha convinto la sella "confort", che ho fatto rifare da un abile artigiano: ora si che ci siamo!
@piega
Si evince chiaramente il tuo "essere chiacchierone da bar"!!
P.s. Come ti hanno già suggerito....impara l'italiano!