DERBI Terra Adventure 125
L’avventura inizia a 16 anniLa prima volta non si scorda mai
I 16 anni e la conquista della patente schiudono un mondo nuovo ai fortunati ragazzi che possono finalmente ambire a viaggi veri, in sella a una moto di 125 centimetri cubici.
Derbi 125 Terra Adventure vuole soddisfare proprio il desiderio di esplorare e di conoscere posti nuovi tipico dei motociclisti, anche di quelli più giovani. L’avventura non è più patrimonio esclusivo dei grandi e delle loro ingombranti enduro stradali. L’azienda spagnola ha il grande merito di aver esteso ai giovanissimi il concetto di moto tuttofare. Ideale nel tragitto casa-scuola cittadino, come nelle vacanze estive.
Motore 4 tempi bialbero
Terra Adventure è parente stretta della precedente versione Terra 125, dalla quale eredita l’evoluto motore monocilindrico 4 tempi e la robusta ciclistica. Il propulsore è made in Piaggio e presenta peculiarità tecniche di assoluto rilievo. Partiamo dalla distribuzione bialbero in testa con 4 valvole per cilindro, una chicca che poche altre aziende presentano nel segmento delle moto 125 a 4 tempi.
L’alimentazione avviene per mezzo del carburatore con diffusore da 30 mm, il raffreddamento è a liquido mentre la trasmissione si affida al cambio a 6 rapporti e alla frizione multi disco in bagno d’olio.
La potenza raggiunge il limite massimo previsto dal legislatore per i 125 guidabili con la patente B, vale a dire 15 cavalli (a 9.250 giri/min).
Il telaio è un solido bitrave in acciaio che ricorda nel disegno perimetrale le professionali moto da cross. Le sospensioni offrono un’escursione di 170 mm e vedono all’avantreno una forcella tradizionale con steli da 41 mm, mentre al retrotreno lavora il monoammortizzatore regolabile nel precarico.
Pesi e dimensioni rendono la piccola Derbi adatta anche alle giovani amazzoni che sognano i rally ad occhi aperti. Sulla bilancia la moto ferma l’ago a 117 kg a secco, che salgono a quasi 130 con i 12 litri di benzina contenuti nel serbatoio.
I freni sono a tutto disco (ben 280 mm davanti e 220 mm dietro) e le ruote sfoggiano cerchi a raggi su cui calzano pneumatici adatti a ogni tipo di fondo (100/90-21 e 130/80-17 rispettivamente all’avantreno e al retrotreno).
Arie da grandi
La piccola Derbi nasconde bene l’età. Dimostra infatti ben più dei suoi 125 cc. Merito di un design adulto, che rinuncia a certe pacchianerie che spesso le aziende costruttrici regalano alle moto dei più giovani. Ci chiediamo se davvero i 16enni apprezzino le grafiche multi color e le carene infarcite di adesivi, o non preferiscano invece una linea essenziale e pulita come nel caso di Terra Adventure.
Le finiture complessive sono ottime, a partire dalla verniciatura di motore e telaio. I comandi a pedale sono realizzati in lega leggera, al pari dell’estesa protezione para motore. Sono presenti di serie i paramani e il parabrezza alto. I blocchetti elettrici sono l’unico particolare che denota una cura inferiore e lamentano l’assenza del comodo pulsante di lampeggio rapido per l’abbagliante.
La strumentazione vanta il contagiri analogico, il tachimetro digitale e numerose spie, compresa quella delle riserva (il non plus ultra sarebbe l’indicatore del livello a barre). La dotazione di serie prevede ovviamente 2 specchietti, a differenza dell’esemplare in prova che montava solo quello di sinistra.
Che allungo!
L’avviamento solo elettrico è pronto, a patto di aiutare la partenza tenendo leggermente accelerato il motore. In pochi minuti il propulsore entra in temperatura ed è pronto a rendere il meglio che, come vedremo, è collocato nei piani alti del contagiri.
La posizione in sella è accogliente anche per i ragazzi più robusti: chi ha 16 anni e un fisico da cestista ha finalmente trovato una moto che non lo obbliga a una postura da fachiro masochista.
Tutti i comandi si manovrano facilmente, sebbene due appunti vadano mossi alle leve al manubrio.
La frizione non ha un punto di attacco preciso, ma il comando è comunque leggero e i dischi sopportano impunemente ogni tipo di strapazzo. La leva del freno anteriore denuncia invece una corsa a vuoto rilevante prima di mordere il grosso disco. Così tutto si concentra negli ultimi centimetri utili, peggiorando la modulabilità di un impianto che vanta una buona potenza frenante.
Il disco posteriore lavora correttamente, ma non chiedetegli di bloccare la ruota. Si tratta di un’operazione quasi impossibile, come se fosse montato un invisibile sistema ABS.
- La posizione in sella è accogliente anche per i ragazzi più robusti
Passiamo all’evoluto 4 tempi raffreddato a liquido. Il rumore di scarico è oltre modo civile e acquista carattere al crescere dei giri. La rumorosità meccanica è sensibile solo al regime del minimo. L’erogazione è appuntita e ricorda in tutto e per tutto quella di un pepato motore duetì.
Fino a 6-7.000 giri/min la potenza cresce in misura modesta passati gli 8.000 giri/min il bialbero snocciola deciso i 15 cavalli e punta rapido verso gli 11.500 giri/min di intervento del limitatore. È possibile andare a spasso tranquilli, restando entro il regime dell’entrata in coppia. Ma se si vogliono le massime prestazioni è giocoforza chiamare in causa il cambio – ben rapportato – e sfruttare l’allungo del motore.
Le prestazioni sono interessanti, tanto che la velocità massima indicata (circa 130 km/h) corrisponde anche alla velocità di crociera che, in teoria, è possibile mantenere con la tutto terreno spagnola.
Sicura su strada e fuori
Il comportamento su strada non evidenzia alcuna lacuna, a dimostrazione dell’interessante progetto portato avanti dalla Derbi. La moto scende in piega precisa e stabile ad ogni andatura e mette in luce una notevole maneggevolezza nel traffico cittadino. Sguscia tra le auto incolonnate più rapida e sicura dei piccoli scooter, cinquantini inclusi.
E i 16enni che sognano le dune e gli sterrati? Sono accontentati. Terra Adventure 125 appaga la loro sete di avventura, grazie a sospensioni efficienti e a una solidità che sopporta i peggiori colpi tipici dell’offroad.
I 12 litri del serbatoio e i consumi irrisori (30 km/l nell’extraurbano) regalano inoltre una valida autonomia, che rende superflua l’adozione di serbatoi-cisterna.
La prima enduro stradale di Derbi ha un prezzo di 3.890 Euro, una cifra importante e giustificata dalla qualità della moto spagnola.
Pregi
Versatilità d’uso – Bassi consumi – Linea personale
Difetti
Motore vuoto ai bassi – Modulabilità freno anteriore
Quanti bei ricordi moto eccezionale
poi ha una posizione di guida molto comoda anche per i viaggi in strada resiste a tutto davvero!
quando le altre moto pompate da strada si fermavano io continuavano, loro perdevano liquidi perchè troppo pesanti per un passeggero dietro e io no.
insomma ve la faccio breve! costa poco ed è come un piccolo transalp va dappertutto c'è chi l'ha portata nel deserto! assolutamente consigliata!
Piccola Grande Moto