Ducati Multistrada V2 S: regina di equilibrio
Versatile, equilibrata e accessibile la Ducati Multistrada 950 lo è sempre stata, ma in questa nuova versione denominata V2 accresce ulteriormente il senso di maturità e completezza, andando anche a correggere i piccoli difetti della precedente versione .
La Multistrada V2 ancor più della 950 può accontentare tutta una platea di motociclisti che possono rimanere insensibili alle prestazioni da SBK della sorella maggiore V4 (o magari ne sono intimoriti ...), oppure semplicemte non hanno la possibilità di investire le cifre importanti richieste per la 4 cilindri, ma allo stesso tempo vogliono una Ducati con prestazioni e dotazioni al top.
Ergonomia e riduzione di peso sono due linee guida perseguite nella definizione del nuovo modello, che non è cambiato particolarmente dal punto di vista estetico, e la riduzione di peso di 5 chilogrammi è tutta merito soprattutto dei nuovi cerchi (-1,7 kg) e della frizione (-1,5 kg), oltre a vari particolari quali gli specchi retrovisori, flange dei dischi freno, tamburo del cambio e bielle.
Dal punto di vista dell'ergonomia la nuova V2 si distingue per una maggiore attenzione a chi non è di gamba lunga, con una zona centrale della sella maggiormente scavata sui lati, particolare che a parità di altezza della seduta, rende più semplice toccare con i piedi a terra. La sella standard è a 830 mm da terra, ma sono disponibili anche due modelli di altezze differenti, rispettivamente 850 e 820 mm, mentre per chi volesse è disponibile anche una versione ribassata della Multistrada V2 a 790 mm (grazie a molle sospensioni più corte).
Tutto questo senza mai avere la sensazione di guidare infossati o costretti, davvero un bel risultato.
Le colorazioni disponibili sono: Rosso Ducati con cerchi neri, e Street Grey con telaio nero e cerchi Rosso GP.
Motore
Il Testastretta 11°, di 937 cc, con distribuzione desmodromica, quattro valvole per cilindro, raffreddato ad acqua guadagna l'omologazione Euro 5, e nonostante questo eroga sempre 113 cavalli a 9.000 giri e 96 Nm a 6.750 giri/minuto.
Dal punto di vista tecnico cambiano le bielle, nuova la frizione idraulica a otto dischi, più leggera sia nel peso sia nell'azionamento rispetto a prima, e cambio aggiornato con l’obiettivo di rendere gli innesti delle marce più precisi e inserimento della folle facilitato (uno dei talloni di Achille del modello precedente).
Il quick-shifter, ha una strategia di funzionamento ottimizzata ed è bidirezionale.
Da notare che gli intervalli di manutenzione (con cambio olio), sono previsti ogni 15.000 km e il controllo gioco valvole ogni 30.000 km, numeri importanti per una viaggiatrice come la Multistrada V2. Su tutti i modelli Multistrada è infine offerta la garanzia "4Ever Multistrada", valida per 4 anni a chilometraggio illimitato.
Un'altra novità è rappresentata dalla versione da 35 kW per patenti A2, che usufruisce di una offerta da parte di Ducati di 1.000 euro di sconto sul prezzo di listino.
Ciclistica e freni
La Multistrada V2 S è dotata di un telaio a traliccio anteriore collegato a due telaietti laterali in fusione di alluminio, a cui si aggiunge il forcellone bibraccio realizzato in allumino fuso in conchiglia, mentre il telaietto posteriore è realizzato in tecnopolimero caricato in fibra di vetro.
Le sospensioni semi-attive Ducati Skyhook sviluppate in collaborazione con Sachs sono di serie sulla versione S protagonista della prova,e prevedono una forcella da 48 mm e un ammortizzatore posteriore entrambi di tipo elettronico, con la possibilità di regolare il freno idraulico in compressione ed estensione.
I freni sono Brembo, doppio disco anteriore da 320 mm con flange in alluminio, e pinze radiali monoblocco M4-32 a 4 pistoncini da 32 mm, al posteriore troviamo invece un singolo disco da 265 mm di diametro su cui lavora una pinza flottante.
Non manca naturalmente il sistema ABS, con funzione Cornering.
La ciclistica conferma la scelta della ruota anteriore da 19 pollici con cerchi in lega (sono disponibili anche quelli a raggi optional), gommata Pirelli Scorpion Trail II 120/70 e da 17 posteriore (170/60).
Contenuto il peso in ordine di marcia, con il pieno di 20 litri del serbatoio siamo fermi a 220 kg.
Elettronica
La Multistrada V2 S è equipaggiata di serie con un pacchetto elettronico molto completo, in quanto comprende quattro Riding Mode (Sport, Touring, Urban, Enduro), ABS Cornering, Ducati traction control, tutti sotto il controllo di una piattaforma inerziale IMU (Inertial Measurement Unit), e configurabili dal guidatore. Presente anche il Vehicle Hold Control (VHC) serve per aiutare il pilota nelle fasi di partenza in salita e il Ducati Brake Light, che in caso di brusca frenata attiva il lampeggio della luce posteriore.
Nella versione S, il proiettore è del tipo full LED ed è dotato della funzione Ducati Cornering Lights (DCL) che illumina la parte interna della curva in fase di piega, ed è presente anche il cruise control. Inoltre il cruscotto è un TFT a colori da 5” ad alta risoluzione e i comandi elettrici al manubrio retroilluminati.
Tre le prese di corrente disponibili, una 12v a lato del cruscotto, e due sotto la sella del passeggero (USB e 12v).
Versioni
Per la famiglia Multistrada V2 S esistono due allestimenti che possono essere ordinati direttamente dalla fabbrica. L'Essential è disponibile sia per Multistrada V2 che per Multistrada V2 S, mentre l’allestimento Travel, con borse laterali, manopole riscaldabili e cavalletto centrale, è ordinabile solamente per la versione S.
Come va
Versatile, equilibrata e accessibile, i tre dogmi della V2 vengono confermati in men che non si dica. Apri le borse laterali e ci carichi quanto serve per stare fuori a dormire e il necessario per lavorare, poi ti regoli le leve e il parabrezza, un occhio alla strumentazione TFT e ti scegli il Riding Mode più adatto al percorso previsto (esordiamo con l'Enduro in quanto la statale dista un paio di chilometri e il percorso è sterrato), selezioniamo anche il setting di sospensioni in funzione del carico, solo guidatore più bagagli.
Poi ti accorgi che tocchi perfettamente terra con entrambi i piedi, e che le manovre da fermo non sono affaticanti e difficoltose come troppo spesso accade su questo genere di moto. I nostri 180 cm con la sella standard da 830 mm ci vanno a nozze.
Esordiamo in piedi sulle pedane e con un bello sterrato che costeggia splendide colline toscane. Il bicilindrico risponde morbido e progressivo, così come morbide sono le sospensioni che smorzamento efficacemente e garantiscono un contatto ottimale delle Pirelli Scorpion Trail II di primo equipaggiamento.
Si adatta la Multi V2 S, anche quando c'è da bagnarsi i piedi in qualche pozzanghera fangosa, ma non appena arrivati sulla statale, esce la sua vera anima da stradista inarrestabile. Riding Mode su Touring, e chiappe sulla sella, la Multistrada V2 S si fa voler bene in men che non si dica.
Ritroviamo la piacevolezza del Testastretta che ad ogni aggiornamento riesce ad essere sempre più rotondo ed appagante, con un reparto trasmissione che lo asseconda al meglio. Certo il quick-shift aiuta parecchio, ma anche facendone a meno si apprezza la leggerezza e lo stacco preciso della frizione. Le sospensioni con il "setting" Touring sono un giusto compromesso tra confort e guidabilità, incassano bene e al tempo stesso sostengono quando si vuole affrontare una serie di curve con piglio più sportivo.
Le condizioni dell'asfalto sono estremamente variabili, e a tratti asciutti si alternano parti bagnate e per non farsi mancare nulla, anche con una bella quantità di foglie cadute dagli alberi. Si apprezza sicuramente l'ottimo grip delle Pirelli, e a tratti anche il perfetto funzionamento del controllo di trazione, che a dire il vero abbiamo cercato apposta esagerando con le aperture di gas! Le spie lampeggianti sul cruscotto avvertono del suo intervento, ma il taglio di potenza è difficilmente percepibile, il che sta a significare che DTC ha una messa a punto encomiabile.
Le sconnessioni dell'asfalto vengono "digerite" senza scomporre l'assetto, anche ci si trova in piena curva a moto inclinata, il diciannove anteriore aiuta certamente, ma l'ottimo lavoro delle semiattive è palese.
Passano i chilometri, il programma ne prevede parecchi nei due giorni di viaggio, e le terga ringraziano il sostegno della sella, e la scarsa quantità di vibrazioni del bicilindrico, capace di girare tranquillamente a bassi e medi regimi e di divertire quando gli si chiede ...tutto.
La ruota da 19 rende la guida rotonda e piacevole, veloce a scendere in piega quanto basta per renderla piacevole e poco affaticante, e conferisce una sensazione di sicurezza invidiabile. Per questa sua caratteristica dinamica, la Multistrada V2 S la preferiamo guidare in Touring piuttosto che in Sport, Riding Mode che rende tutto più pronto e reattivo, dall'assetto alle aperture di gas, ma considerando che ci stiamo godendo il viaggio e non abbiamo fretta di arrivare, mettiamo da parte le velleità sportive.
Guidando in maniera tranquilla e prudente scopriamo che la nostra Multistrada V2 è davvero parca nei consumi, il computer di bordo indica un consumo medio di 4,3/4,6 litri per 100 km, e anche guidando brillanti abbiamo visto i 5,1 litri sempre per 100 km.
Quindi a Versatile, equilibrata e accessibile noi aggiungeremmo anche matura. La Ducati Multistrada V2 S ha raggiunto una maturità che la rende completa a 360, dimensioni e peso gestibili, potenza e fruibilità che accontentano un pubblico trasversale, contenuti tecnici premium.
Certo il prezzo base della versione "S" è importante e con quattro accessori cresce ulteriormente, ma per chi non è attratto da potenze esagerate, ma non vuole rinunciare a dotazioni e immagine di prestigio, può essere una scelta azzeccata.
Maggiori info
Moto:Ducati Multistrada V2 S 2021
Meteo: Sole 15°
Luogo: Toscana
Terreno: Strada - Sterrato leggero
Casco - X-LITE X-1005 Ultra Carbon
Giacca - Alpinestars Yaguara Drystar Tech-Air
Guanti - Alpinestars Patron Gore-Tex
Stivali -TCX Explore
Pantaloni -Alpinestars Cooper
A me la moto piace...quando il mio collo non ne potrà più di moto naked e di fiumi d'aria questa è tra le mie preferite tra le moto un po'più protettive.
Sulla carta sembra la moto perfetta, mi spaventa solo il ritorno ai bicilindrici Ducati, che strattonano (strattonavano?) nelle curve lente o nei tornanti a basse velocità...ma sono ormai più di dieci anni che non ne provo una, a detta di tutti ora sono molto più fluidi e gestibili.
Unica nota molto dolente "il prezzo"... veramente esagerato.