Honda Vision 110 2017: Il mezzo ideale per la giungla urbana
Dopo il restyling dei bestseller SH, Honda, sfruttando il passaggio ai motori Euro 4 ha rifatto il look anche al piccolo Vision 110. L'estetica del compatto di Honda, prodotto in Italia ad Atessa è stata rinfrescata, non rivoluzionata e gli aggiornamenti maggiori sono stati riservati al comfort di bordo, con un occhio di riguardo per il passeggero.
Estetica
Per chi non dovesse avere l'occhio particolarmente allenato, il nuovo Vision potrebbe ricordare in maniere fortemente la vecchia generazione di Honda SH. Gruppo ottico anteriore con il classico disegno ad X e codino rastremato. Il nuovo Vision 110 è uno scooter senza fronzoli e non ha particolari dotazioni tecnologiche. L'illuminazione, infatti, fa ancora affidamento su lampadine ad incandescenza, luce stop e frecce comprese.
Il look ora è più moderno, più affusolato; la pedana più ampia e, in aggiunta, la sella è a soli 770 mm da terra, 1,5 cm in meno rispetto alla versione precedente. Il restyling ha anche interessato il comfort del passeggero: grazie alla nuova sella, che ha guadagnato una nuova sagoma, e alle pedane riposizionate, spostarsi in coppia diventa più comodo.
Casco Integrale e contenitori
Per rendere il commuting urbano il più comodo possibile, Honda ha trovato nel sotto sella abbastanza spazio per un casco integrale. Lo spazio torna comodo sia quando si parcheggia, evitando di dover portarsi dietro il casco, ma anche quando si ha la necessità di trasportare la spesa.
Comodi i due porta oggetti sul retro dello scudo, possono contenere uno smartphone, ma anche chiavi o altri oggetti comodi da avere a portati di mano. Purtroppo non si possono chiudere, quindi occhio a quando siete fermi al semaforo. Manca una presa di corrente o porta USB per ricaricare il telefono o il navigatore quando si è in movimento.
Motore
Con l'introduzione della normativa Euro 4, il compatto di Honda ha guadagnato il motore eSP (enhanced Smart Power), che, assieme allo Start&Stop, garantisce consumi dichiarati di 52 Km/l ad una andatura costante di 60 Km/h. La cilindrata, rispetto al modello precedente, rimane invariata a quota 108 cc, ma i cavalli salgono a 8,85 a 8.000 giri al minuto.
Ciclistica, sospensioni e freni
Il telaio rimane il tubolare in acciaio, mentre all'anteriore troviamo la nuova forcella con steli da 35 mm (+4 mm rispetto al modello precedente), mentre l'ago della bilancia, con il pieno di benzina, si ferma a soli 102 kg.
L'impianto frenante, composto da disco all'anteriore e tamburo al posteriore, guadagna il CBS, il Combined Braking System. Andando a frenare con il freno posteriore, simultaneamente si aziona un pistoncino della pinza anteriore, andando ad incrementare la sicurezza in frenata. Assente l'ABS che, per cilindrate inferiori ai 125 cc non è obbligatorio. Forse un freno a disco al posteriore, nonostante non sia obbligatorio, avrebbe aiutato a ridurre lo spazio di frenata.
Prezzi
Il listino prezzi, rispetto alla versione precedente, è stato leggermente ritoccato all'insù. Il Vision 110 costa dunque 2.290 euro, un prezzo comounque molto competitivo. Il Vision è disponibile in 3 colori: Matt Carbonium Gray Metallic, Pearl Cool White e Pearl Splendor Red.
La prova
Agilità è la parola d'ordine quando si sale in sella al Vision 110. Il prezzo, decisamente accessibile, lo rende un mezzo senza fronzoli, non ha equipaggiamenti particolari (manca un orologio o un computer di bordo), ma li linee sono piacevoli e le rifiniture ottime, meglio di molti scooter più costosi.
Una volta che si sale in sella, si può apprezzare la sella che, oltre a permettere a chiunque di avere un appoggio sicuro a terra, è morbida. Lo spazio per le gambe è più che generoso e, nel caso voleste caricare carichi relativamente ingombranti, non avrete particolari problemi, la pedana piatta e spaziosa corre in vostro aiuto. Se avete borse o sacchetti, il gancio sul retro dello scudo può fare al caso vostro. Purtroppo, non essendoci un cupolino, che è oprional, non c'è alcuna protezione aerodinamica.
Abbiamo testato il piccolo di casa Honda sulle strade di Roma che, purtroppo, non sono famose per essere particolarmente ben manutenute. Abbiamo quindi messo alla prova la ciclistica. La nuova forcella anteriore da 35 mm offre un ottimo ammortizzamento sulle sconnessioni e, sulle curve un po' più veloci, offre un buon sostegno. Lo stesso discorso vale per la sospensione posteriore.
Passando al motore, siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Nonostante la cubatura sia si 108 cc, le prestazioni sono di poco inferiori ai modelli 125. La ripresa è brillante e il comfort acustico è più che discreto. Si fa sentire qualche vibrazione oltre i 50 Km/h. Purtroppo, non essendoci un computer di bordo, ci è stato impossibile rilevare il consumo medio durante il nostro test.
A chi lo consigliamo
Il nuovo Honda Vision 110, può essere la soluzione perfetta per due categorie di persone. In primis, per chi ha la patente B. Spostarsi nel traffico con il nuovo Vision risulta essere assai semplice e, grazie al ridotto consumo di carburante, anche economico. Grazie ad una cilindrata di 110 cc, rispetto ad un 125, il Vision ha dei costi di bollo e assicurazione più contenuti.
Grazie al peso limitato e alla sua grande agilità, il nuovo vision può anche essere adatto ai neofiti delle due ruote, che cercano un mezzo facile da guidare e, al contempo, molto accessibile.
Sono stati utilizzati
Giacca: Tucano Urbano Aeros
Casco: Tucano Urbano El’Jet
Guanti: Tucano Urbano Aero Touch
I consumi per il mezzo che è sono alti, 25 km al litro nelle migliori condizioni senza appunto superare mai i 60 kmh, questo dovuto forse al propulsore di vecchia concezione, raffreddamento ad aria...
l'Sh 150 avuto in precedenza faceva i 37 km litro.
neanch'io comprendo il perché di questa cilindrata, per me essendo un mezzo da lavoro x un uso a 360 gradi, dovrebbe avere la cilindrata di 150 cc e raffreddato ad aria, perché il tutto sarebbe piu' robusto, se raffreddato ad acqua, necessita di radiatore e accessori, secondo me in meccanica meno accessori ci sono meglio e', ormai lo studio sui materiali hanno migliorato di molto la dilatazione dei materiali, i vecchi motori raffreddati ad aria grippavano x una differente dilatazione tra pistone e cilindro, al giorno d'oggi le dilatazioni sono controllabili sia nel cilindro che nel pistone, quindi: uno scooter x lavoro a 360 gradi io lo vedo cosi'
150 cc a iniezione raffreddato ad aria euro 4, sostituzione cinghia a 20.000 km
e sostituzione olio motore ogni 10.000 km serbatoio da 9 litri altezza sella non oltre 780 freni abs bosch a disco anteriore e posteriore,