PIAGGIO Carnaby 125/200
AlternativoIl nome del nuovo scooter di Pontedera dovrebbe essere una garanzia. Carnaby è riferito a Carnaby street, via di Londra che alla fine degli anni sessanta divenne il simbolo della Swinging London. Tendenze musicali, stilistiche ed artistiche in generale, nascevano direttamente in questo avamposto del quartiere di Soho.
Estetica semplice e simpatica allo stesso tempo, il Carnaby colpisce più che per il "complesso", per i particolari che lo compongono. Linea e volumi, sono abbastanza classici, mentre i singoli componenti appaiono più ricercati. Il faro anteriore per esempio, ma anche le luci posteriori, danno un senso di ricercatezza ad uno scooter che vuole anteporre a tutto praticità e funzionalità.
- Estetica semplice e simpatica allo stesso tempo
Materiali plastici e finiture non fanno gridare al miracolo e pur considerando che i mezzi in prova sono pre serie, la qualità delle plastiche del cruscotto e del retro scudo sono di aspetto economico.
Anche la strumentazione seppur abbastanza completa, ha un aspetto un po' dimesso.
Praticità e funzionalità
Sella ampia con piano di seduta a 790 mm, manubrio largo e pedana piatta, sono tre punti chiave per uno scooter easy quale il Carnaby, 125 o 200 che sia.
Easy scooter…easy bag, che poi sarebbe una pratica borsa porta oggetti in tessuto impermeabile (coordinato con la sella) che si fissa direttamente al retro-scudo anteriore.
Pratico anche il vano sottosella, ove si può riporre un casco jet con visiera, mentre nelle tasche laterali sempre ricavate nello stesso spazio, si possono sistemare mazzi di chiavi, telefonini e quant'altro.
Sempre rimanendo nel campo "easy", ecco l'easy – cover, pratico telo copri gambe che è caratterizzato da due finestrelle che lasciano vedere quel che c'è sotto…che nel caso si tratti di una bella minigonna, non è poi così male!
Naturalmente la lista degli optional dedicati al Carnaby non finisce qui, nel listino sono presenti l'immancabile parabrezza, il bauletto, l'antifurto, il cavalletto laterale, il seggiolino per i bimbi, di tutto di più.
All'atto pratico
Scooter prettamente cittadino, provato nel traffico romano di una qualsiasi giornata lavorativa…un test arduo da affrontare.
Le trafficate e soprattutto dissestate vie del centro di Roma sono un test ostico anche per un ruota alta quale il Carnaby. L'assetto di guida è corretto, con gambe flesse a 90° e braccia larghe ad impugnare il manubrio.
La sella anche se di ampie dimensioni, non brilla per morbidezza (lo spazio per il casco ha tolto imbottitura) e pur avendo il piano di seduta a 790 mm da terra, a causa della conformazione "larga" non aiuta le persone basse.
Le sospensioni, messe a dura prova dalle buche della capitale, denotano una certa mancanza di coordinazione. La forcella infatti, risulta cedevole, andando a fondo corsa con facilità, mentre la coppia di ammortizzatori posteriori risponde sempre in maniera secca alle deformazioni dell’asfalto. Devo sottolineare il fatto che spostandosi più in periferia, dove le strade sono decisamente migliori, il giudizio cambia in meglio.
Su strade asfaltate e senza buche, i difetti di assetto tendono a scomparire, ed il Carnaby sembra apprezzare (la mia schiena e relativo coccige anche…). Lo scambio di dati tra anteriore e posteriore tende ad intensificarsi e il comportamento del Carnaby ne trae vantaggio. La morbidezza della forcella, che ricordo ha due bei steli da 35 mm, si presenta solo nelle frenate più brusche, situazione nella quale a causa dell'affondamento dell'avantreno e relativo alleggerimento del posteriore, il discone da 260 mm montato dietro tende al bloccaggio. Un consiglio, frenate sempre prima con il posteriore, per fare "sedere" lo scooter, dopodiché richiamate pure l'anteriore.
Il disco da 260 mm montato davanti, si dimostra infaticabile e decisamente modulabile nel funzionamento. Anche spostandosi su arterie stradali veloci, lo scooter di Pontedera può sempre contare su spazi di frenata contenuti a qualsiasi velocità.
Proprio sul veloce, si apprezza la solidità dell'appoggio, garantita dalla generosa gommatura, 110/70 e 130/70, montata su cerchi da 16 pollici e dall'efficace rigidità del telaio tubolare in acciaio. Anche se guidato in maniera poco consona ad uno scooter da città, il Carnaby risponde sempre in maniera pacata e senza che il guidatore si trovi ad affrontare reazioni scomposte che potrebbero risultare pericolose.
La meccanica
125/200 cc = Piaggio Leader. Raffreddamento a liquido, Euro 3, 15 o 21 cv a seconda della motorizzazione sono i dati fondamentali del propulsore che equipaggia il Carnaby.
In entrambi i casi, che si tratti del 125 o del 200, la fluidità di marcia e la prontezza di risposta ai comandi del gas, sono due delle caratteristiche che contraddistinguono il Piaggio Leader. Naturalmente l'accelerazione e la ripresa del 200 sono decisamente migliori rispetto a quelle dell'ottavo di litro, anche a causa del peso non proprio da libellula, 146 kg a secco, ma nell'utilizzo cittadino i 15 cv del fratello minore sono più che sufficienti per muoversi in tutta sicurezza.
La breve prova del nuovo nato in casa Piaggio dimostra che anche senza spendere cifre elevate, 3.050 € il 125, aggiungetene 200 per il 200…si può portare a casa, o meglio nel box, uno scooter dalle ottime caratteristiche dinamiche e di praticità, con il marchio Piaggio sullo scudo, peculiarità che sta diventando un must.