PIAGGIO MP3 Hybrid
Sempre avantiIl Piaggio MP3 nasce nel 2006 e crea scompiglio nel mondo delle due ruote perché Lui vuol “fare il di più” e di ruote ne ha tre. Arriva il 2009 e Lui che cosa si inventa? La propulsione ibrida, una novità a livello mondiale, che prevede oltre alla tradizionale propulsione termica, un secondo motore, questa volta elettrico, che funziona in simbiosi o in alternativa al primo.
Esteticamente le differenze con il tradizionale MP3 sono limitate ad una diversa colorazione, bianco perla in abbinamento alle plastiche blu, e al carter motore leggermente più voluminoso a causa del propulsore elettrico. Per il resto tutto è uguale, e piacevole, nel senso che la linea dell’MP3 appare gradevole e moderna allo stesso tempo, con una leggera prevalenza della vista anteriore nei confronti di quella posteriore (meno personale nei tratti).
Ponte di comando affollato
Decisamente affollato il cruscotto a causa della profusione di indicatori, spie e quant’altro. La leggibilità non ne trae vantaggio, d'altronde c’è parecchia roba in più da tenere d’occhio rispetto ad uno scooter due ruote con propulsore termico tradizionale.
- La strumentazione
Ecco allora apparire al posto del contagiri un indicatore di carica delle batterie agli ioni di Litio (che hanno trovato posto nel vano sottosella), mentre nel display centrale sono visualizzate le modalità di funzionamento del, anzi dei, motori: Hybrid Power, Hybrid Charge, Electric ed Electric R.
Per spiegare questi termini è meglio mettersi alla guida e farsi un giro
Una volta saliti in sella all’MP3 Hybrid, si ritrova la medesima posizione di guida di un qualsiasi MP3, con i relativi pregi e difetti. Quindi ottima sella, ma posizione di guida infossata e con poco spazio longitudinale sulla pedana (due ruote lì davanti ci devono pur stare!). I blocchetti elettrici se già prima erano ben dotati di pulsanti e pulsantini, ora si sono moltiplicati ed ecco che sono arrivati un clacson dal suono più discreto (per l’utilizzo in aree a traffico limitato) e dal selettore delle modalità di funzionamento dei propulsori.
Dopo un breve briefing mi ritrovo a girare per Roma in modalità Hybrid Power, che prevede la funzionalità di entrambi i propulsori. Ai 15 CV del monocilindrico si affiancano i 3,5 del motore elettrico, che in piena accelerazione aiuta a dare più spunto all’MP3 che dovrebbe avvicinare, se non eguagliare, le prestazioni del duemmezzo. Chi compra un mezzo del genere certamente non è alla ricerca del brivido della velocità, né tantomeno l’MP3 Hybrid può fornirglielo, in compenso la guidabilità è ottima, sia per le note caratteristiche telaistiche del tre ruote Piaggio, davvero un gradino sopra tutto e tutti, sia per la bontà della trasmissione. Guidato senza fretta e in maniera disinvolta, sembra quasi di guidare uno scooter elettrico…
Ritmi blandi
Selezionata la modalità Hybrid Charge, è più il motore termico che lavora per quello elettrico che non il contrario. L’elettrico aiuta sempre negli spunti quello a combustione, ma in maniera blanda, mentre quest’ultimo si prende l’onere di ricaricare le batterie (con la massima resa che si raggiunge a velocità costante). La tranquillità d’animo emersa con l’MP3 in modalità Power diventa spossatezza in Charge. Il comando del gas (Drive-By-Wire senza cavi ) anche se usato con violenza, non può nulla contro i 230 chili dell’MP3. La velocità di ricarica non è stato possibile provarla, a causa della brevità del test.
Il funzionamento totalmente elettrico Electric, permette l’Utilizzo dell’MP3 Hybrid nelle zone ZTL e nei giorni di blocco del traffico. Poco più di 30 Km/h di velocità massima e circa 20 km di autonomia (anche questi ci sarebbe piaciuto poterli percorrere) consentono un utilizzo più che accettabile soprattutto in caso di traffico intenso. Partire rapidamente al semaforo non sempre vuol dire arrivare per primi a quello successivo (quante volte vi siete trovati lo stesso ciclista di fianco, dopo che pensavate di averlo seminato da un pezzo …). Fatto sta che aggirarsi per le vie di Roma senza fare alcun rumore è proprio una bella sensazione.
Consumi alle “stalle”
I consumi dichiarati parlano di percorrenze fino a 60 Km/l, con emissioni di CO2 dimezzate rispetto ad uno scooter tradizionale, ci riserviamo di mettere alla prova l’Hybrid nell’uso quotidiano sperando di confermare dei numeri così allettanti.
Vai di retro
Una chicca permessa dalla trazione elettrica la scopriamo una volta raggiunto il parcheggio dove lasceremo l’MP3 Hybrid. Selezionata la modalità Electric R, ecco che le sospensioni anteriori si bloccano e permettono di fare manovra in retromarcia, una comodità non da poco.
Una volta spento il motore, sotto alla sella ed al posto del vano, si trova una protezione di plastica che occulta il vano batteria, dal quale esce un normale cavo elettrico con una presa di corrente. Tirando fuori quest’ultima dal vano di alloggiamento (dotato di un sensore che impedisce l’avviamento una volta estratta la spina dalla propria sede per evitare di partire portandosi dietro colonnine o prese di corrente!), si possono caricare la batterie. Tempo 3 ore e la ricarica è completa, anche se già dopo un paio si raggiunge l’85% del potenziale.
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