SUZUKI GSX 1400
La più maxi tra le maxiSuzuki attualmente ha vinto la battaglia, dal momento che la GSX 1400 sfodera quasi 13 kgm di coppia e ben 1.402 cc.
Esteticamente, nessuna novità. Il cocktail consiste per tutte le rappresentanti della categoria, GSX compresa, in un motore "muscoloso", meglio se ricco di alettature, con sovrastrutture minime e dal design classico e dimensioni "importanti".
Se si esclude la misura dei pneumatici, la Maxi Suzuki potrebbe essere uscita direttamente da una rivista anni settanta, con quel serbatoio squadrato e il sellone ampio che sovrasta l'esile codino. Sembra di essere tornati indietro nel tempo.
Ma a tradire il progetto recente, ci sono i particolari. Basta dare un'occhiata al faro, all'impianto frenante, ai supporti pedane, per capire l'età effettiva delle nostra moto. Sono proprio questi particolari che risultano più appaganti per gli occhi. Come per esempio le pedane (sia del guidatore che del passeggero), talmente ben realizzate da sembrare piccole sculture, mentre le sospensioni posteriori, con serbatoio separato, fanno una gran bella scena.
Belli e ottimamente rifiniti i terminali di scarico dalla forma a cono in tipico stile anni settanta.
Nulla da eccepire per quel che concerne la strumentazione analogica, molto completa e dal design classico, che ben si sposa al look retrò della GSX.
- Nulla da eccepire per quel che concerne la strumentazione analogica
Non può passare inosservata, viste le dimensioni, l'ampia sella, gioia per i quartieri bassi di pilota e passeggero, sotto la quale si cela un vano dalle dimensioni a dir poco abbondanti. Pensate che nel "pozzetto" si possono riporre tranquillamente tuta antipioggia, guanti e antifurto.
Sedendosi sulla GSX si inizia ad intuire che la massa della Maxi-naked Suzuki non è delle più contenute (228 kg dichiarati in modo ottimistico), ma come spesso succede durante le prove delle moto moderne, il peso durante la marcia tende a diminuire, non perché si consuma benzina…ma semplicemente per scelte ottimali nella definizione della ciclistica e delle sue quote.
La posizione di guida risulta alquanto comoda, anche se relativamente infossata, sia per la relativa altezza da terra della sella che per la conformazione della stessa, che risulta ampia e ben imbottita. Le pedane, sono lì dove uno se le aspetta ("uno" dall'animo turistico), come il resto dei comandi (come da buona abitudine le leve al manubrio sono regolabili).
Impressionanti le dimensioni del motore, quattro cilindri in linea di 1.402 cc con sistema di raffreddamento misto aria-olio Sacs. La distribuzione è affidata ad una coppia di alberi, che comandano le sedici valvole di aspirazione e scarico, mentre l'alimentazione è affidata ad un sistema di iniezione con corpi farfallati da 35 mm, che assicura un'erogazione corposa e fluida sin dai regimi più bassi.
Il cambio, ora a sei rapporti, è coadiuvato nel funzionamento da una frizione che ha guadagnato il comando idraulico.
Nei primi metri, la GSX 1400 mette in mostra tutti i suoi "numeri" (peso e dimensioni), ma una volta prese le misure si inizia a godere della piacevolezza di guida che solo una moto di questa cilindrata può regalare.
La prima cosa che si nota è l'incredibile fluidità di guida che 13 kgm mettono a disposizione e l'assoluta inutilità del cambio (basterebbero tre rapporti per potersi muovere in modo disinvolto), se non nella marcia cittadina. Infatti su qualsiasi altro percorso la GSX è capace di riprendere da qualsiasi, e dico qualsiasi, regime.
L'utilizzo che più ama la GSX 1400, è naturalmente quello sciolto con guida pulita e precisa, su percorsi dai curvoni ampi e guidati, con il motore che gira in basso. La ciclistica, seppur ben dotata (vedi l'ampia possibilità di regolazione delle sospensioni sia anteriori che posteriori) mal digerisce la guida aggressiva.
Certo il quattro cilindri spinge in modo perentorio ben oltre i 5.000 giri, ma quando si alza il ritmo, la Suzuki tende a scomporsi e si innescano dei fastidiosi ondeggiamenti che limitano le capacità "sportive" della nostra guida. Il limitato angolo di piega tarpa ancor più le ali alla guida sportiva della GSX 1400, che si trova spesso a strisciare con pedane e cavalletto sull'asfalto.
Anche la gommatura di primo equipaggiamento, seppur generosa nella resa chilometrica e nelle dimensioni (120/70 17 ant. - 190/50 17 post.) mal digerisce le repentine aperture di gas a moto inclinata (…e vorrei vedere con tutti quei kgm…).
Ottime le notizie sul fronte dei freni, sia per quel che concerne i due dischi montati anteriormente da 320 mm con pinze a sei pistoncini, sempre pronti a rallentare la mole non indifferente della GSX, che il singolo posteriore da 240 mm.
Insomma, la nostra Suzuki va guidata con lo spirito giusto, cioè godendosi la forza del motore e tutto ciò che sa trasmettere, ma anche quello che vi circonda. Vi posso assicurare che questa moto si trasformerà in una eccezionale compagna di viaggio, sia per voi che per il vostro passeggero.
Proprio il passeggero, oltre all'ampia sella ha a disposizione un comodo maniglione, nonché due belle pedane con rivestimento in gomma.
Certo è sempre una naked, dunque niente riparo aerodinamico (se pensate di spingerla fino alla velocità massima che è di oltre 230 km/h preparatevi alle sette fatiche di Ercole) ma chi ama questo genere di moto non si sofferma su questi piccoli particolari.
Per ultimi ho lasciato i consumi, che vista la cilindrata e le caratteristiche del motore sono risultati abbastanza alti (si parla di 11-12 Km/l di media) ma fortunatamente c'è un bel serbatoio da 22 litri a limitare le soste dal benzinaio.
Suzuki GSX 1400