Prova

YAMAHA TDM 900

Quattro stagioni
- Presentata nel lontano 1991 dalla Yamaha, la TDM ha letteralmente inventato un genere motociclistico, che per un produttore di moto, penso che sia il complimento più bello

Mentre allora non c'era nulla di simile sul mercato, attualmente sono presenti moto simili come impostazione e immagine, a sottolineare che il concetto lanciato dalla Yamaha è di quelli validi (quando l'intuizione è quella giusta…copiare, scusate, prendere spunto viene naturale).

Concetto tanto azzeccato da essere arrivati alla terza serie, con aumento di cilindrata da 850 a 900cc e con rinnovato equilibrio estetico e ciclistico. Rispetto alla serie precedente la nuova TDM è stata completamente rivista.

Esteticamente, così su due piedi, sembra identica alla 850, mentre guardando bene, non c'è un pezzo di carena o telaio uguale alla versione precedente.

La linea è molto piacevole, con un cupolino incaz… arrabbiato, che "aiutato" da un parafango anteriore tuttepunte conferisce grinta all'avantreno, mentre risultano più filanti e "tese" rispetto alla 850 anche le linee del capiente serbatoio e del codino (tanto filante quanto poco capiente per quanto riguarda il vano sottosella ). Ben realizzato, oltre che bello, il maniglione - portapacchi.

Il telaio doppio trave in alluminio, oltre ad essere più rigido, risulta il 29% più leggero rispetto al suo predecessore in acciaio, e grazie alla nuova verniciatura fa la sua bella figura.

Piacevoli ed ergonomici i blocchetti elettrici dei comandi al manubrio, con il plus del pulsante per l'hazard…insomma le quattro frecce! (peccato che si spengono se si toglie la chiave)

La strumentazione, che si potrebbe definire "annegata" nel cupolino, comprende un contagiri ed un indicatore temperatura analogici, mentre all'interno del display digitale si possono leggere le indicazioni, della velocità, dei due contachilometri parziali più quello totale e del livello benzina.

 Rispetto alla serie precedente la nuova TDM è stata completamente rivista
Rispetto alla serie precedente la nuova TDM è stata completamente rivista

Da sottolineare l'utilità dell'azzeramento automatico del contachilometri quando si entra in riserva.

Il motore a prima vista sembra lo stesso, ma sotto sotto è stato "lavorato" in modo drastico, fino a fargli perdere ben 11 kg. Il bicilindrico cinque valvole si è visto sostituire con elementi più leggeri. Sia le valvole che le bielle e i pistoni. Anche i radiatori dell'acqua e dell'olio sono più leggeri di prima, mentre il cambio, ora a sei rapporti, è stato completamente ridisegnato.
Novità anche nell'alimentazione, via i carburatori per un bell'impianto ad iniezione.

Saliti in sella, la prima sorpresa è che ci ritroviamo seduti un pelo più in alto rispetto a prima (l'altezza sella è aumentata da 79,5 a 82,5 cm), ma l'effetto poltrona è sempre presente per fortuna, con una posizione di guida praticamente perfetta, così come non c'è nulla da dire sull'accoglienza per il passeggero.

Pronta l'accensione, in qualsiasi frangente, e motore che gira bene anche a freddo.
Nell'utilizzo a bassa velocità, per capirci, nell'uso cittadino, il motore ogni tanto digerisce male gli apri - chiudi, regalando qualche strappo di troppo, mentre all'aumentare della velocità cambia carattere diventando un mostro di fluidità.

Ottima sia la potenza che la coppia erogata dal bicilindrico Yamaha (si parla di 76 cv a 7.100 giri rilevati all'albero e di 8,27 kgm di coppia a 5.500 giri).

Agile nel traffico, ottima la reattività nell'evitare l'urto con automobilisti sbadati (Milano ne è piena a qualsiasi ora!), aiutata in questo da un impianto frenante che esalta per potenza e precisione (le pinze anteriori sono derivate da quelle della R1) e quando ti trovi a frenare sul pavè, la precisione è "importante", così giusto per evitare gli infarti da bloccaggio ruota indesiderato.

Abbandonando il caos cittadino, ci si accorge che la TDM è una compagna di viaggio perfetta, che nel misto medio veloce si esalta, sfoderando una precisione di guida notevole con possibilità di fare qualche "numero", così tanto per non annoiarsi, supportati da una stabilità a tutta prova. A tal proposito è piacevole notare l'ampia possibilità di regolazione delle sospensioni, che permette di trovare sempre la giusta taratura. 

Una compagna di viaggio perfetta
Una compagna di viaggio perfetta

Nei tragitti autostradali la TDM si bea letteralmente delle sue capacità di macinachilometri sfoderando una precisione esemplare anche nei curvoni affrontati con la scimmia sulla spalla (tanto per intenderci, un poco allegri), che le permettono spostamenti veloci a medie elevate (senza dover fare sedute di preparazione in palestra), magari montando il parabrezza più protettivo.
Con un serbatoio da 22 litri e dei consumi che sono buoni in tutte le situazioni, l'autonomia non è un problema per la TDM 900. Per farmi capire, è più facile che ci si fermi spinti dal bisogno, o per meglio dire bisognino, piuttosto che per mancanza di benzina.

Insomma, definirei la TDM una moto "quattro stagioni" (ecco che alla Yamaha si sentono male…) sempre pronta, sia che si tratti di andare in ufficio o da un cliente in giacca e cravatta, sia che si voglia affrontare una vacanza con armi e bagagli appresso.

  • Fortunaji1
    Fortunaji1

    Ne sono felice proprietario da meno di due anni e devo davvero dire che è una moto molto ben fatta. Assemblaggi perfetti (è evidente che è stata una moto di alta gamma), motore pieno e sempre pronto e ciclistica onesta. Insomma è molto bello guidarla e non si tira indietro di fronte a nulla: dalla sparata tra i tornanti al viaggio a pieno carico, lei è sempre all’altezza della situazione. Non è affatto un caso se, a distanza di anni dalla sua commercializzazione, sia ancora molto ricercata e mantenga quotazioni sostenute. Gran moto la tdm!!
  • Renato3603
    Renato3603, Ciampino (RM)

    Come gia' scritto di TDM 900 ne ho due , una del 2005 (85000 km) la uso al paesino in montagna e una del 2012 (35000 km) la uso in citta' a Roma.

    Per entrambe le moto , i consumi di olio sono praticamente zero , mai un rabbocco , per le gomme con le dunlop roadsmart 2 ci si fanno anche 16000 km , consumi carburante varia tra i 18 km/l andatura allegra 130/150 km/h e i 21 km/l andatura tranquilla 90/110 km/h

    Ribadisco , e' una moto progettata e costruita' con la proverbiale qualita' nipponica , con rapporto qualita'/prezzo/prestazioni/flessibilita' d'uso ancora oggi, a mio avviso senza eguali.

    Ciao
    Renato
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Scheda tecnica

Yamaha TDM 900 (2002 - 14)
  • Informazioni generali
  • Misure
  • Motore
  • Ciclistica
  • Batteria
  • Marca Yamaha
  • Modello TDM 900
  • Allestimento TDM 900 (2002 - 14)
  • Categoria Turismo
  • Inizio produzione 2002
  • Fine produzione 2014
  • Prezzo da 7.390 - franco concessionario
  • Garanzia n.d.
  • Optional n.d.
  • Lunghezza 2.180 mm
  • Larghezza 800 mm
  • Altezza 1.290 mm
  • Altezza minima da terra 160 mm
  • Altezza sella da terra MIN 825 mm
  • Altezza sella da terra MAX n.d.
  • Interasse 1.485 mm
  • Peso a secco 212 Kg
  • Peso in ordine di marcia 223 Kg
  • Cilindrata 897 cc
  • Tipo motore termico
  • Tempi 4
  • Cilindri 2
  • Configurazione cilindri in linea
  • Disposizione cilindri trasversale
  • Inclinazione cilindri n.d.
  • Inclinazione cilindri a V n.d.
  • Raffreddamento a liquido
  • Avviamento elettrico
  • Alimentazione iniezione
  • Alesaggio 92 mm
  • Corsa 54,7 mm
  • Frizione multidisco
  • Numero valvole 5
  • Distribuzione bialbero
  • Ride by Wire No
  • Controllo trazione No
  • Mappe motore n.d.
  • Potenza 86 cv - 63 kw - 7.500 rpm
  • Coppia 9 kgm - 89 nm - 6.000 rpm
  • Emissioni Euro 3
  • Depotenziata No
  • Tipologia cambio meccanico
  • Numero marce 6
  • Presenza retromarcia No
  • Consumo medio VMTC n.d.
  • Capacità serbatoio carburante 20 lt
  • Capacità riserva carburante 4,7 lt
  • Trasmissione finale catena
  • Telaio Deltabox alluminio, A diamante
  • Sospensione anteriore Forcella telescopica
  • Escursione anteriore 150 mm
  • Sospensione posteriore Forcellone oscillante, (leveraggi progressivi), Monoammortizzatore
  • Escursione posteriore 133 mm
  • Tipo freno anteriore doppio disco
  • Misura freno anteriore 298 mm
  • Tipo freno posteriore disco
  • Misura freno posteriore 248 mm
  • ABS No
  • Tipo ruote integrali
  • Misura cerchio anteriore 18 pollici
  • Pneumatico anteriore 120/70 ZR18M/C (59W)
  • Misura cerchio posteriore 17 pollici
  • Pneumatico posteriore 160/60 ZR17M/C(69W)
  • Batteria n.d.
  • Capacità n.d.
  • Autonomia e durata n.d.
  • Batteria secondaria n.d.
Yamaha

Usato: Yamaha TDM 900 (2002 - 14)

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