SUZUKI SV 1000 S
EcletticaQuanto emerso durante la prova in pista è stato confermato anche nell’utilizzo quotidiano. La SV 1000 S è una moto eclettica, dalla linea piacevole e moderna, ottimamente rifinita ma soprattutto “dotata”. Dotata di un bicilindrico di 996 cc. che è la vera forza di questa moto. Potente (120 cv dichiarati) ricco di coppia (102 Nm a 7.200 giri) e fluido nell’erogazione, si adatta senza patemi agli spostamenti in stile lumaca, tipici dei nostri centri cittadini, ma è capace di mostrare i denti non appena la strada, o meglio il traffico, lo permette.
Un motore estremamente fruibile e pastoso ai bassi regimi, che ha come unico difetto di far vibrare in maniera fastidiosa l’accoppiata manopole-pedane, in particolare nei lunghi trasferimenti autostradali.
La posizione di guida, già apprezzata precedentemente in pista, conferma la propria validità nell’utilizzo quotidiano. In ogni caso si deve considerare che la SV strizza l’occhio all’utilizzo sportivo, per cui non vi aspettate una poltrona per sella, pedane avanzate e manubrio (in questo caso manubri) rialzati in stile granturismo, ma neanche posture in stile GP tipiche delle ultime Supersport presentate ai vari saloni.
Se avete intenzione di fuggire dalla città, oppure di farvi un bel viaggio, magari in “buona” compagnia, non c’è da preoccuparsi, anche se la discreta protezione offerta dal cupolino è riservata esclusivamente al pilota, mentre il passeggero, a causa del piano di seduta rialzato è in gran parte esposto all’aria ma almeno può reggersi al maniglione e può contare su pedane dalla posizione “umana”.
Nel caso in cui un emulo di Valentino Rossi, bardato e intutato, a cavallo dell’ultimo missile terra-terra presentato, si affianchi e mostri velleità sportive, sappiate che la Suzukona oltre al motorone è dotata di un telaio in alluminio e di sospensioni pluri regolabili che sui percorsi guidati permettono alla SV 1000 S di farsi dare del “lei” anche da moto sulla carta più performanti e blasonate (logicamente il “manico” ha sempre la sua importanza!).
- Apprezzabile il vano sottosella
Tutto questo senza richiedere l’impegno fisico e la concentrazione tipiche delle quattro cilindri all’ultima moda. La facilità con cui si lascia condurre e la “rotondità” di comportamento fanno sì che la SV 1000 S risulti una delle sportive più facili ed allo stesso tempo fruibili, sul mercato.
Il reparto freni, due dischi da 310 mm ed uno da 220 mm, pur non esibendo pompe o attacchi radiali, si comporta egregiamente, mostrando una resistenza ed una modulabilità senza ombre, anche se la forza da applicare alla leva nelle decelerazioni più impegnative è considerevole.
Sempre a proposito di leve, quella della frizione (idraulica) risulta discretamente leggera da azionare e progressiva nello “stacco”, mentre il cambio si comporta in modo egregio e solo se violentato mostra la corda a causa di qualche impuntamento di troppo.
Nel panorama attuale delle vendite, la SV 1000 S rappresenta una giusta via di mezzo, adatta all’uso quotidiano ma sempre pronta a mostrare gli artigli se mai si volesse fare una puntatina in pista, tutto questo per 9.450 Euro
una moto eccelsa
che macchina sv 1000
sv 1000 dal 2005 e ho percorso 53000 km per essere un 1000 bicilindrico ha costi relativamente bassi (escluso le gomme il cui
consumo è direttamente proporzionale alla rotazione del Gassss)
ciao ciao