HARLEY DAVIDSON 1130 VRSCR Street Rod
Di tutto un po'La base di partenza su cui si è lavorato, è facile dedurlo, è stata la V-Rod, ma il risultato finale è ben diverso. A partire da quel sedere “alto”, passando per la forcella a steli rovesciati, l’impianto frenante Brembo, per non parlare delle pedane alte ed arretrate... e beh sono particolari mai visti su di una Harley fino ad ora.
La singolarità della cosa aumenta quando arriva in redazione l’invito per la presentazione italiana della Street Rod, non tanto per la moto, quanto per il luogo dove si svolgerà l’evento.
Appuntamento sul circuito di Vairano di Vidigulfo. Questa è proprio bella, una Harley Davidson in pista. Non posso perdermela.
Le moto schierate una accanto all’altra offrono un bel colpo d’occhio. Cromature e particolari vari sono dei piccoli capolavori. Le piastre dello sterzo sembrano più dei pezzi smontati da una special, che non dei componenti di serie. I cerchi a razze sdoppiate ed i freni marchiati Brembo fanno un figurone e impressionano visto che si tratta sempre di una Harley Davidson.
- Questa è proprio bella, una Harley Davidson in pista.
Il motore, rifinitissimo in ogni singolo particolare, ed il piccolo “finto” serbatoio (quello vero, passato da 14 a 18,9 lt, è sotto la sella) è la cosa che più ci riporta alla V-Rod.
Il propulsore è il conosciuto V-Twin Revolution. Cilindrata 1.130 cc, due cilindri inclinati di 60°, raffreddamento a liquido, iniezione elettronica. Diversi gli scarichi rispetto alla sorella V-Rod. Sulla Street ci sono due “straight-shot” che permettono di far salire la potenza della bicilindrica di Milwaukee fino a 120 cv a 8.250 giri/min.
La posizione di guida è atipica per una Harley, ma allo stesso tempo ergonomicamente corretta per una “stradale”. Il busto, moderatamente caricato in avanti, si adatta bene con la collocazione arretrata delle pedane, insomma niente a che vedere con l’assetto easy raider della V-Rod.
I duecentottanta chili a vuoto dichiarati ci sono e poco fanno per celarsi. Nelle manovre a bassa velocità la Street pretende un minimo di mestiere da parte del guidatore, ma sono sufficienti pochi metri e qualche marcia inserita per sentire un deciso “alleggerimento” generale. Non si può pretendere un’agilità da riferimento, ma la guidabilità sin dalle medie velocità è più che buona e solo con l’aumentare del ritmo, ci si deve preparare ad un lavoro "di corpo" per ottenere dei cambi di direzione rapidi. La gommatura specifica per questa moto, 120/70/19 anteriore e 180/55/18 posteriore, oltre ad offrire un’impronta a terra generosa e sempre solida, si sposa al meglio con l’assetto delle sospensioni. L’avantreno, vera novità per una Harley, ostenta una bella forcella a steli rovesciati che lavora accoppiata al più classico paio di ammortizzatori posteriori. La risposta è secca e poco propensa ad incassare le asperità, ma per divertirsi un po’ nella guida è meglio così…
Il motore, tenendo conto dei kg che si porta a spasso, si dimostra potente e progressivo e permette alla Street Rod di raggiungere velocità ragguardevoli, ben al di sopra dei 200 Km/h, senza dover per forza “strappare” la manopola del gas.
I freni viste le caratteristiche della moto, le velocità raggiunte ed il peso non proprio da ballerina della Scala, svolgono un ruolo di fondamentale importanza. E’stato sufficiente inanellare qualche giro di pista a ritmo “vivace” per fugare ogni dubbio sulle caratteristiche e le prestazioni offerte dall’impianto.
La risposta del trio di dischi è sempre pronta ed il mordente non manca, anche dopo parecchi turni tirati, parecchio tirati!
Le pedane rialzate e l’assetto “rigido”, permettono di guidare questa Harley in maniera atipica rispetto alle altre moto della casa di Milwaukee e di raggiungere degli angoli di piega di tutto rispetto, sicuramente insufficienti in pista, ma decisamente ottimi se ci si sposta su di un percorso misto stradale.
Lo spettacolo di scintille e piolini delle pedane che volavano sulla pista di Vairano, confermano quanto scritto sopra (sembrava di essere ad un festival di fuochi d’artificio...o a San Siro).
Va detto che la Street Rod, anche se guidata al limite ha sempre mostrato reazioni “sane e sincere” che difficilmente possono mettere in difficoltà anche un neofita delle due ruote.
Tutto quanto ha offerto di buono la Street Rod in pista, non può che portare a pensare che sui percorsi extraurbani questa Harley si possa dimostrare piacevole e divertente da guidare, e che possa offrire un punto di vista motociclistico diverso agli affezionati del marchio e non solo a loro.
La cifra in eurini da sborsare per venire in possesso di questo bell’oggetto è di quelle ragguardevoli17.020 per la versione Black e 17.260 per le versioni Pearl, anche se per le consuetudini Harley, si può parlare di prezzo “abbordabile”.
- Originalità | Finiture | Motore
- Peso
Se già con una moto della casa di Milwaukee è difficile passare inosservati, figuriamoci con questa che è una vera novità per gli “standard” Harley Davidson
Harley Street Rod