Suzuki GSX-S1000F
Ve l’abbiamo presentata all’epoca del lancio, lo scorso luglio all’Isola di Man, quando la Suzuki GSX-S1000F ci è piaciuta non poco. Un po’ per le sue prestazioni, perché una moto così dalla Casa di Hamamatsu l’aspettavamo da un po’, ma anche per la sua versatilità: l’anima della GSX-R1000K5, tassello epocale nella storia della supersportiva Suzuki, è stata coniugata alla perfezione con diversi accorgimenti che hanno reso questa semicarenata comoda e sfruttabile nell’uso disimpegnato senza tradire la sua indole sportiva.
Del resto tedeschi e francesi, che da tempo modificano le loro supersportive con manubrio largo e bagagli morbidi per godersi le sparate del weekend sui passi alpini, l’hanno capito da un po’ e altro non fanno se non ottenere allestimenti molto simili a quelli della Suzuki che abbiamo in prova. Che abbiamo dotato di kit SW-Motech composto da un trittico di valige morbide e paramani, per valorizzare ancora di più le caratteristiche di versatilità della “nostra” GSX-S1000F.
Come potete vedere nel video, la Suzuki GSX-S ci ha conquistato per la solidità della base tecnica: come avevamo apprezzato nella nostra prima presa di contatto, la sportiva stradale di Hamamatsu sfrutta a dovere la sua eredità GSX-R: il quattro cilindri da 999 cc a corsa lunga già utilizzato sulla GSX-R1000 dal 2005 al 2008, rivisto per adattarlo meglio ad un utilizzo sportivo ma stradale.
Naturalmente al suo interno molto è cambiato (alimentazione e scarico ma anche dettagli come i pistoni) mantenendo prestazioni di tutto rispetto: ben 146 cavalli a 10.500 giri, con coppia massima di 106Nm a 9.500. Arrivano la gestione elettronica, con controllo di trazione su tre livelli, e l’ABS Bosch non disinseribile.
Telaio a doppio trave e forcellone derivano dalla GSX-R attuale, con quote che privilegiano ovviamente la guida stradale, e ad entrambe le estremità troviamo sospensioni completamente regolabili. La protezione aerodinamica c’è, relativamente parlando: bisogna accucciarsi un po’ per togliersi dall’aria, ma se non siete degli spilungoni così facendo si gode di una zona relativamente calma. Non dimentichiamoci che stiamo sempre parlando di una sportiva…
Tutto perfetto? Più o meno si, perché a meno di non andare a cercare prestazioni da supersportiva estrema o livelli sibaritici di comfort è facilissimo farsi entusiasmare dalla GSXS-F. Due, piccolissime, le sbavature: un effetto on-off fastidioso ai medi e bassi regimi, dovuto sicuramente alla nuova omologazione Euro-4, e un impianto frenante che tende ad allungare un po’ la corsa, perché dischi e pinze sono al di là di qualunque rimprovero ma i raccordi sono in gomma e non in treccia aeronautica quando il ritmo si fa davvero molto serrato. Come l’abbiamo scoperto? Guardate il video fino in fondo…
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pierluigivalentini1975, Macerata (MC)Da amatore testata al circuito del mugello...tutta totalmente originale con pneumatici pirelli sc2 ant e post. temperatura esterna 20 gradi. Sospensioni tarate x pista.Mono posteriore (giustamente) un pò morbido. Le pedane nelle pighe esasperate (e viene automatico) toccano.Limitatore già attivo a metà rettilineo(rapporti da naked) 266k/h segnati da conta km. Giravo costantemente 2,16.In 7 giri x ogni turno solo all'ultimo si presentavano problemini di freni ant. (ovviamente freni e tubi originali quindi no a treccia).Agile nei cambi di direzione. Buono il controllo trazione ( non ti accorgi). Motore con ottima erogazione e potenza ma con un marcato on/off. lascierò atra recenzione appena la testo su strada.
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admi59, Milano (MI)Manubrio in "pezzo unico" invece dei mezzi manubri della naked?!?