Suzuki SV650X. La cafè racer di Hamamatsu
Ogni Casa motociclistica ha almeno un modello che già dal primo momento ha rubato il cuore di moltissimi appassionati e che, nel corso degli anni e della sua evoluzione, ha mantenuto il fascino della prima versione. Nel 1999, Suzuki ha lanciato la prima SV650: motore V-Twin e DNA con geni sia da strada che da pista. Nel 2003 è arrivata l’iniezione elettronica, che l’ha resa più veloce e più divertente. Il 2009 è l’anno della Gladius: si perde la sigla SV, ma la sostanza è quella. Poi nel 2016 torna la mitica SV650, aperta a tutti e con un look che richiama i primi modelli. Con 265.000 unità vendute, la Suzuki SV650 si è guadagnata la “Hall of Fame” del Marchio di Hamamatsu. Ma la dinastia “SV” non è ancora finita, anzi: al Salone di Milano 2017 è stata presentata la SV650X, una versione cafè racer della naked giapponese che mixa il carattere sportivo con un’estetica accattivante.
Noi di Moto.it, con il nostro Luca Frigerio, siamo stati invitati a provare sulle strade torinesi (e dintorni) la novità 2018 marchiata SV. Scoprite come è andata.
Com’è fatta
Basta una veloce occhiata per capire che la SV650X è nata sulla base della ben nota nuda con il manubrio alto: le modifiche più importanti riguardano la posizione di guida. La SV650X monta dei corsaioli semi-manubri in stile cafè racer, e il faro anteriore è incorniciato da uno sportivo scudo arrotondato che le dona un tocco di aggressività. Inoltre, la sella ha delle rifiniture “a cannoncino” che ricordano molto i mezzi guidati dai giovani del movimento Rocker che animavano i locali negli anni ’60.
lkA completare il quadro, la piccola carenatura sotto il serbatoio, che dà continuità al cupolino, e la colorazione bicolore Glass Sparkle Black-Metallic Oort Grey. Tanti i particolari in nero, come le pedane, il radiatore e i semi-manubri. Gli amanti dei dettagli avranno sicuramente notato la boccetta del liquido freni esterna, che esalta lo spirito racing della SV650X.
Il nuovo modello della Casa di Hamamatsu si ispira al passato, ma i tecnici giapponesi hanno fatto affidamento alla tecnologia per rendere la SV650X una vera cafè racer in chiave moderna: il faro posteriore è a LED e il cruscotto è totalmente digitale (molto simile a quello della GSR750), ricco di informazioni come la marcia inserita, l’autonomia, l’ora, la temperatura del motore, il livello del carburante…
Motore, telaio e ciclistica
Come vi abbiamo anticipato, sotto le carene si nasconde l’amata SV650: il propulsore è un bicilindrico V-Twin raffreddato a liquido da 645 cc (alesaggio x corsa: 81 x 62,6 mm). La potenza tocca i 76 CV a 8.500 giri/min, mentre la coppia è di 64 Nm a 8.100. Inoltre, Suzuki offre la possibilità di avere la versione depotenziata da 35 kW per i possessori di patente A2. Lo scarico, posto sul lato destro, assicura l’omologazione Euro 4. Per completare il pacchetto sono presenti di serie anche il Suzuki Easy Start System, che permette di avviare il mezzo con un rapido tocco, e il Low RPM Assist, che in fase di rilascio della frizione alza di poco il numero di giri per facilitare la ripartenza da fermi.
Il motore della SV650X è abbracciato da un telaio a traliccio in acciaio. Per quanto riguarda la ciclistica, sono presenti una forcella a steli tradizionali regolabile nel precarico e un monoammortizzatore al posteriore. Doppio disco anteriore flottante da 290 mm con pinze a due pistoncini all’anteriore e, dietro, singolo disco da 240 mm, formano l’impianto frenante affiancato dall’ABS, naturalmente di serie.
Belli i cerchi da 17” a 5 razze sui quali sono montati degli pneumatici Dunlop RoadSmart III nelle misure 120/70 e 160/60.
Colorazione, prezzo e disponibilità
La nuova Suzuki SV650X è già disponibile presso le concessionarie ufficiali della Casa di Hamamatsu ad un prezzo di 6.990 euro f.c., nella sola colorazione grigio/nero con dettagli in rosso e cerchi neri. Ma non è tutto: Suzuki Italia ha dato vita ad una versione speciale ricca di accessori: si chiama SV650X-TER, e monta un doppio scarico artigianale, nastri sui collettori, specchietti retrovisori modificati e portatarga più compatto con frecce a LED. L’abbiamo vista in anteprima ed è molto accattivante, ma per ulteriori dettagli dovremo aspettare metà febbraio: noi siamo molto curiosi, ma intanto godetevi le foto qui sotto.
In sella
I tecnici del Marchio di Hamamatsu hanno lavorato accuratamente sulla posizione di guida: i semi-manubri rendono la postura più puntata sulla ruota anteriore, più sportiva ma al tempo stesso confortevole. I polsi sono più caricati rispetto a una moto con il manubrio alto, ma anche dopo una mattinata passata in sella non siamo scesi affaticati, né alle braccia né alla schiena. Suzuki ha quindi centrato l’obiettivo: estetica racing e comfort in ordine di marcia. E c’è di più: questa posizione esalta la guida sportiva, infatti tra le curve si riesce a caricare meglio l’anteriore garantendo un maggior controllo del mezzo e tanta stabilità in fase di percorrenza. Di contro, a basse velocità e nelle manovre lo sterzo si indurisce. La sella è stata rivista nell’estetica e nell’imbottitura, più misera rispetto a quella della SV650, ma altrettanto confortevole: in questo modo, chi guida sente meglio quello che succede sotto il sedere. La SV650X è bella compatta tra le gambe, sembra quasi una 125 tanto è stretto il serbatoio, ma offre un generoso spazio anche ai piloti più alti, merito anche della sella allungata posta ad un’altezza di 790 mm. Questo dimostra che la café racer di Hamamatsu è aperta ad un vasto pubblico di motociclisti e motocicliste.
Una moto, questa, per tutti e per tutti i giorni: nel traffico è bella stretta grazie ai semi-manubri e il motore ha una buona spinta già dai bassi regimi (il Low RPM Assist aiuta nelle partenze anche chi è alle prime armi). È incredibile come il motore, per essere un bicilindrico a V, non strappi mai anche nelle marce più lunghe. La risposta dell’acceleratore è molto morbida, e ai bassi le vibrazioni sono quasi inesistenti: si sente solo pulsare il cuore della SV650X. L’unica cosa che non ci è piaciuta è la posizione degli specchietti retrovisori, molto bassi e arretrati: si possono aprirne le bacchette in avanti, a discapito però dell’estetica.
Allontanandoci dal contesto urbano, abbiamo potuto apprezzare la SV650X anche in tratti di percorrenza autostradali: nonostante non sia presente un plexiglas, c’è una buona protezione dell’aria e le vibrazioni sono percepibili in minima parte solo sulle pedane.
Ma è quando si esce dalla città che questa Suzuki dà il meglio di sé: i 207 kg in ordine di marcia (con il pieno di benzina di 14,5 litri) sembrano la metà! Tra le curve la moto è leggerissima, si inserisce senza difficoltà e mantiene la linea impostata. Merito anche della gomma posteriore da 160/60, misura rara su moto moderne al di sopra dei 600 cc, che ne esalta l’agilità e la rende più rapida nei cambi di direzione.
Le sospensioni hanno una taratura un po’ troppo cittadina (buche, dossi e imperfezioni dell’asfalto vengono assorbite senza difficoltà) e quando si alza il ritmo si fanno sentire. Fortunatamente la forcella è regolabile nel precarico, il monoammortizzatore purtroppo no. I freni hanno tanta modulabilità e la potenza frenante è equilibrata con la potenza del mezzo: le pinze a due pistoncini hanno però dei limiti che potrebbero essere raggiunti dai motociclisti più esperti nelle frenate più spinte. L’ABS è poco invasivo e, in caso di emergenza, interviene senza scomporre il veicolo e senza trasmettere troppe pulsazioni alle leve.
La vera sorpresa però è il propulsore. Quando si gira la manopola destra il sound è incredibile (ci piacerebbe sentirlo con uno scarico meno strozzato): più salgono i giri motore, più la SV650X accelera con grinta fino al limitatore. I 76 CV fanno divertire ed emozionare senza rischiare di esagerare. Il brillante V-Twin è sempre molto lineare e pulito nell’erogazione: uscendo da un tornante la risposta dell’acceleratore è morbida e lui prende allegramente i giri senza strappare o mettere in difficoltà chi è alla guida.
Peccato essere rimasti in sella solo la mattina, avremmo voluto godercela tutto il giorno!
Per chi è la Suzuki SV650X?
Come la sorella naked, la versione “X” è dedicata sia ai motociclisti alla ricerca della prima vera moto che a chi la usa in ogni condizione, dalla città al classico giro nel fine settimana. Tanto divertimento e praticità unito ad un tocco di…stile: la SV650X si presta bene anche per fare bella figura fuori dall'altrettanto classico bar. E i dettagli old stile urlano alla personalizzazione! È in arrivo anche la versione X-TER, che grazie allo scarico artigianale sdoppiato fa sentire meglio il ruggito del bicilindrico, e che è ancor di più un’ottima base per elaborazioni. La Suzuki SV650X-TER arriverà a breve ad un prezzo di 7.390 euro.
Maggiori informazioni
Moto: Suzuki SV650X
Meteo: sole 8°
Luogo: Torino
Terreno: Città, extraurbano
Foto: Cristina Pertile
Video: Andrea Benzi
Sono stati utilizzati
Casco Arai Axces-3
Giubbotto Ixon Stroker
Guanti Ixon Rs Pistol HP
Pantaloni Dainese Yamato
Scarpe Alpinestars Twin Drystar
Siamo in un momento in cui spopola il vintage: perché Suzuki non ha messo questo bel motore in una moto dallo stile retrò ma con contenuti moderni? Il cupolino (brutto) ed i manubri bassi in stile cafèracer di questa versione, fanno a pugni con il resto della moto. Occasione persa.