Yamaha MT-03 2020: la fun-bike diventa più facile e divertente
La “vecchia” MT-03 dobbiamo dimenticarcela, quella dal 2006 al 2014 spinta dal monocilindrico da 660 cc da 48 CV, anche se per filosofia e potenza la 2^ generazione (nata nel 2016 su base R3) la ricorda molto. Quest’anno, la gamma "Master of Torque" si rinnova ancora nel segmento dedicato ai motociclisti con patente A2 con la nuova MT-03, la “3.0”. Insieme alla sorellina minore MT-125, questa naked del “ The Dark Side of Japan” è stata aggiornata in particolar modo nell’estetica ma anche in alcune parti meccaniche per migliorarne la dinamica di guida. Siete curiosi sapere come si comporta per strada? Guardate il video in copertina e leggete qui sotto le nostre prime impressioni nel corso della prova in anteprima della MT-03 2020 sulle strade nei pressi di Malaga.
Com’è
Mai come prima, la MT-03 si avvicina alla MT-09, la più grande della famiglia delle naked di Iwata: il look è tutto nuovo, a partire dal gruppo ottico anteriore, completamente a LED, e con due piccole luci diurne esattamente sopra il faro centrale. La mascherina in nero opaco, che guarda verso il basso, la rende ancora più aggressiva e, in più, c’è anche il nuovo serbatoio con linee più muscolose e avvolgenti. Come in passato, il codino deriva da quello sella carenata, quindi è molto affilato e spigoloso, con la sella del passeggero indipendente.
Il telaio in tubi d’acciai non cambia rispetto al model year precedente, ma all’anteriore c’è la forcella a steli rovesciati da 37 mm che, oltre a migliorare il look, rende più rigido l’avantreno. Apparentemente il motore è lo stesso bicilindrico da 321 cc da 42 CV a 10.750 giri/min che conosciamo: dentro i carter, però, i tecnici hanno rivisto numerose componenti come le bielle al carburo, i pistoni forgiati in alluminio e i cilindri in DiASil montati in offset.
Sotto il naso del guidatore si trova un nuovo cruscotto, completamente digitale: sono presenti tutte le informazioni necessarie, a partire dal contagiri, la marcia inserita, la velocità, fino ad arrivare all’orologio e ai consumi.
Come va
La MT-03 2020 non è una moto completamente nuova (come lo è la MT-125): Yamaha ha voluto migliorare un prodotto già competitivo per renderlo ancora più appetibile, soprattutto dal punto di vista estetico. L’impostazione di guida è molto simile a quella della generazione passata, ma ora tra le gambe si ha un serbatoio leggermente più largo e avvolgente, che permette di stringere bene la moto tra le gambe. Inoltre, grazie a questo dettaglio sembra di avere sotto al sedere una moto più grande e più matura. Rispetto alla sorellina minore, si è più seduti sul posteriore, come su una normale naked, e il manubrio bello stretto (insieme al buon raggio di sterzata) permette di muoversi nel traffico senza problemi.
Come vi abbiamo anticipato, la novità più importante a livello dinamico è la nuova forcella a steli rovesciati da 37 mm. Sulla carta rende la ciclistica più rigida e più precisa: purtroppo, a causa delle condizioni meteo non siamo riusciti a metterla alla frusta ma, anche con asfalto bagnato, è emersa una grande qualità della MT-03: la facilità di guida. Fin dai primi metri, trasmette tanta confidenza (ancora più di prima) e si sente di avere sempre il comando della moto. Questa scelta della Casa di Iwata rende la fun-bike più accessibile, anche grazie alla seduta non troppo alta: 780 mm da terra.
La nuda di Iwata è molto pratica da usare in città: il motore bicilindrico in linea da 321 cc conferma la linearità di erogazione e un allungo degno di una sportiva. Non strappa mai, anche a bassi regimi: l’unica nota negativa è un leggero effetto on/off sugli attacchi del gas, che obbligano a essere più delicati sulla manopola destra ad andature lente. Quando ci si sposta nell’extraurbano, sopra i 110 km/h l’aria colpisce dal petto in su: fortunatamente Yamaha offre nella linea accessori anche un plexiglass che potrebbe aiutare a deviare un po’ i flussi ma, in ogni caso, quando si raggiunge una bella strada mista si riesce a spingere forte e a godersi al massimo la moto tra le curve.
Conclusioni
Come la generazione passata, anche questa MT-03 si è confermata una moto molto facile, ottima per chi è alle prime armi ma in grado di soddisfare anche chi ha un po’ più di esperienza ed è alla ricerca di un mezzo comodo, divertente da usare la domenica e che mostri carattere dal primo sguardo. La nuova MT-03 sarà in vendita a partire dal 2020, ad un prezzo di 5.499 euro. Tre le colorazioni disponibili (Ice Fluo, Icon Blue e Midnight Black) e una ricca gamma accessori per personalizzarla, a seconda che le si voglia dare un look più “utility” o “sporty”.
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Maggiori informazioni:
Moto: Yamaha MT-03 2020
Meteo: Sole, 12°
Luogo: Malaga (Spagna)
Terreno: Strada
Foto: Yamaha
Sono stati utilizzati:
Casco: Caberg Drift Evo
Giaccia: Alpinestars SP X Jacket
Guanti: Alpinestars GP Air Glove
Stivali: TCX District WP
Ridateci la (XT) 660 con il motore Minarelli, irragionevolmente mandata in pensione (chi ne possiede una se la tiene stretta)