Yamaha TMAX, SX e DX 2017. Il leader si fa in tre
Dopo tre lustri di successi, in particolare sul mercato italiano e francese, lo scooter sportivo per eccellenza, “IL TMAX”, rappresenta quasi un brand nel brand, riconosciuto come un’icona, con una clientela che definire affezionata sembra quasi sminuirne l’attaccamento a questo modello. Venduto in oltre 230.000 esemplari, con i mercati francese ed italiano, apputo, che si contendono il primo posto nelle vendite totali.
TMAX è sinonimo di prestazioni, qualità e immagine, caratteristiche che si fanno pagare, e che sono apprezzate, purtroppo, anche dai ladri. Si potrebbe dire che questo mezzo “piace proprio a tutti”.
Nel 2017 lo scooter Yamaha si presenta addirittura in tre versioni - standard, SX e DX - che differiscono per il livello di allestimento, più o meno completo, e con tipologia del cliente differente.
Andiamo per ordine, e cominciamo ad analizzare cosa cambia e qual è la dotazione tecnica comune a tutti e tre i modelli.
Design
Concetti e tratti fondamentali rimangono gli stessi, un DNA sportivo, evidente, ma forse meno arrogante, complice una ricerca d’immagine più “borghese”. Il frontale è caratterizzato dai nuovi gruppi ottici Full LED, mentre la dinamica del laterale riprende gli stilemi tipici di tutti i TMAX. Le colorazioni previste sono Midnight Black per la standard, Matt Silver e Liquid Darkness per la SX, mentre la versione DX è disponibile in Phantom Blue e Liquid Darkness.
Le modifiche al telaio e il posizionamento più avanzato del motore, hanno permesso di incrementare lo spazio a disposizione nel vano sotto sella, che ora può accogliere un paio di caschi jet, oppure un integrale e un demi jet.
Motore
La differenza maggiore con il modello precedente è da considerarsi l’omologazione Euro-4 del bicilindrico frontemarcia da 530 cc raffreddato a liquido, che anche in questa nuova versione prevede l’utilizzo di una trasmissione CVT, dotata di pulegge più compatte e leggere. Completamente rinnovato il sistema di scarico, collocato più in basso e più corto di 77 mm, che prevede un diverso posizionamento del catalizzatore. Rivisto anche l’air box, inediti gli iniettori, mentre la trasmissione finale prevede sempre una cinghia, ora costruita in fibra di carbonio, materiale le cui caratteristiche di robustezza e rigidità hanno permesso di ridurne la larghezza da 40 a 25 mm e il peso di 130 grammi
Importante novità anche per quanto riguarda l’inedito sistema di controllo della trazione, denominato TCS, tecnologia consentita dall’adozione del YCC-T, (Yamaha Chip Controlled Throttle), un ride by wire a tutti gli effetti.
Telaio e sospensioni
Il telaio pressofuso in alluminio del TMAX 2017 è totalmente nuovo, e più leggero del 30% pur essendo più rigido; così come inedito è il forcellone, anch’esso in alluminio e più lungo di 40 mm, al quale è collegato un nuovo sistema di leveraggi progressivo, con relativo ammortizzatore montato in posizione orizzontale con un’escursione utile di 117 mm. Sulla versione “DX” è possibile intervenire sulla regolazione del precario e anche sull’idraulica, peccato che per farlo ci si debba letteralmente sdraiare sotto lo scooter.
La forcella telescopica ha un diametro di 41 mm e un’escursione utile di 120, e appare leggermente più “aperta”, essendo variati leggermente i valori di inclinazione dello sterzo e dell'avancorsa. Pur montando un cerchio posteriore da 4,5 pollici invece dei 5 precedenti, lo scooter Yamaha monta un pneumatico posteriore di dimensioni identiche - 160/60x15 - mentre davanti troviamo il solito 120/70x15. In primo equipaggiamento vengono montati pneumatici Bridgestone Battlax SC sulle versioni “Standard” ed “SX”, mentre la “DX” monta dei Dunlop RoadSmart III sviluppati appositamente per questo modello di scooter.
I cambiamenti tecnici e gli affinamenti, anche estetici, che caratterizzano il TMAX 2017, hanno consentito un calo di peso di 9 kg (6 sul DX, che ha una dotazione più ricca) con la bilancia che segna 213 o 216 kg a seconda delle versioni, sempre in ordine di marcia.
L’impianto frenante è dimensionato per le notevoli prestazioni della nuova gamma TMAX: una coppia di dischi anteriori da 267 mm, e un disco posteriore da ben 287, naturalmente tenuti a bada da un efficiente sistema ABS.
Strumentazione
Completamente ridisegnata e dotata di inedite funzioni, la strumentazione dello Yamaha TMAX 2017 prevede due strumenti analogici laterali per tachimetro e contagiri, in mezzo ai quali spicca il nuovo display TFT monocromatico. Quest’ultimo visualizza tutti i dati riguardanti le inedite dotazioni elettroniche (TCS - D-MODE - Cruise Control), indica la temperatura dell’aria, e permette di tenere sotto controllo la temperatura del liquido di raffreddamento e la carica della batteria. Non mancano, naturalmente, i contachilometri, parziali e totali.
Di ultima generazione il sistema Smart Key che permette anche il blocco del cavalletto centrale, mentre è di serie la predisposizione per l’installazione del D-AIR Dainese, il sistema air-bag (previsto per le giacche D-AIR appunto) privo di connessioni fisiche tra scooter e pilota.
TMAX SX
Colorazioni dedicate per la versione “SX”, mentre sotto pelle possiamo trovare l’inedito sistema D-Mode, che permette, attraverso un pulsante, di selezionare due diverse mappature del motore bicilindrico. La prima, denominata T-Mode, è specifica per l’utilizzo cittadino, mentre la seconda, S-Mode, è indicata per una guida maggiormente disinvolta e sportiva.
TMAX DX
Parabrezza regolabile elettricamente con un'escursione di 135 mm, manopole e sella riscaldabili e Cruise Control, caratterizzano il top di gamma Yamaha, che si vuole distinguere per una maggiore attenzione al confort di guida.
Come va
Il TMAX, in tutte le sue versioni, si è sempre distinto per una dinamica di guida di altissimo livello, tanto da essere paragonata a quella tipica di una moto. L’ultimo arrivato della famiglia non tradisce le aspettative, e conferma che il comportamento stradale è uno dei suoi punti forti. Bilanciato ed agile nel traffico, il nuovo TMAX si fa apprezzare nella caotica realtà urbana di Cape Town: il motore del nostro “DX”, in mappatura “T-Mode”, risponde in maniera morbida, quasi vellutata, ad ogni apertura di gas. Un semplice tocco di pulsante permette invece di cambiargli il carattere, che in modalità S-Mode riacquista quel piglio sportivo che tanto piace ai clienti tipo di questo scooter. E' proprio in questa configurazione che teniamo il nostro TMAX mentre ci allontaniamo dalla città, e iniziamo a percorrere le tortuose strade della costiera sudafricana che mettono in evidenza le doti di guidabili di questo ormai mitico best seller su due ruote.
Rapido e poco impegnativo da inserire in curva, con un avantreno che ha un che di motociclistico, il TMAX disegna traiettorie imperturbabili senza che l’assetto si scomponga, neanche in presenza di sconnessioni. Questa sua sportività, però, non ne compromette il confort di guida, che rimane sempre su livelli più che buoni, complici anche un livello di vibrazioni molto limitato e la buona protezione dello scudo anteriore dall’aria.
Pochi chilometri in sella al nostro TMAX, e ci si accorge che la posizione di guida è cambiata, che la triangolazione sella/pedana/ manubrio, pur essendo identica al modello precedente, è stata ruotata leggermente all’indietro, portando il guidatore a godere di una postura meno caricata sulle manopole, e, almeno per i nostri gusti, anche più comoda. A causa del diverso posizionamento del propulsore, lo spazio sulla pedana ha perso qualche centimetro utile in senso longitudinale, ma nel complesso permette a tutti, più o meno alti, di trovare la propria posizione di guida ideale. A interferire leggermente ci pensaperò la console dei pulsanti di sblocco della sella e del serbatoio del carburante, posizionata proprio in punta di sella, che può essere urtata dai guidatori meno alti, e quindi portati a sedere più in avanti.
Le temperature elevate incontrate durante la prova, a cavallo dei 30°C, non ci hanno invogliato a provare la funzionalità delle manopole e della sella riscaldati, mentre, purtroppo per noi, ha sottolineato l’ottima funzionalità del parabrezza, che permette una protezione totale del guidatore quando si trova in posizione rialzata.
La strumentazione è completa e permette di tenere d’occhio qualsiasi parametro di guida e i dati relativi al percorso che il nostro scooter sta compiendo, e se proprio non ci si accontenta, nel vano in basso a destra è posizionato uno smartphone con l'apposita App dedicata, che monitora in tutto e per tutto quello che stiamo facendo in sella al nostro scooter. Il vano, per vostra informazione, è dotato di presa di corrente (purtroppo non del tipo USB).
Il viaggio continua, e ci alterniamo alla guida anche della versione “SX”, che dal punto di vista dinamico è identica e conferma le grandi doti dinamiche di questo scooter che sa essere un mezzo di trasporto ideale per l’utilizzo quotidiano, ma anche estremamente divertente e, con questo MY 2017, anche più confortevole e pratico.
I prezzi: 11.490 euro la versione base, 12.290 euro per l’SX, e 13.390 per il DX (tutti f.c.), pongono il TMAX nel fascia Premium del mercato, numeri “importanti” che però negli anni non hanno impedito il successo in termini di vendite allo scooter di Iwata, che anche in configurazione 2017 conferma di essere un mezzo per molti … ma non per tutti.
Sono stati utilizzati:
Giubbotto: Tucano Urbano
Guanti: Spidi
Pantaloni. OJ
Casco: Arai Chaser Pro
Stivali: Dainese
Maggiori info:
Moto: Yamaha TMAX, SX e DX
Meteo: sole, 32°
Luogo: Città el Capo, Sudafrica
Terreno: Urbano, extraurbano
Foto: Barbanti e Godin
Ps
Unica cortesia, nom dite che e' un acquisto razionale