Yamaha X-MAX 300
Aria di Primavera, aria di novità. Yamaha approfitta delle prime calde giornate di sole per portarci nella bella Toscana a provare l'ultimo arrivato della movimentata famiglia X-MAX, gli scooter sportivi della casa giapponese che partono dal piccolo 125 sino ad arrivare al mitico TMAX, tanto discusso ma, a conti fatti, tanto acquistato!
Per chi "il 250 è poco, il 400 è troppo" Yamaha mette a disposizione un 300 tutto nuovo, che si cuce su misura di ogni possibile cliente.
Perché? Perché X-MAX vuole proprio piacere a tutti e allora ruba le basi tecniche al 250, ma si ispira al più grande TMAX, con dalla sua la leggerezza di una media cilindrata e qualche chicca niente male.
A partire dalla possibilità di personalizzazione: il parabrezza è regolabile su due posizioni a seconda dell'altezza di chi guida, così come il manubrio, che si può regolare più o meno vicino al corpo. Peccato che le operazioni non siano semplicissime: per lo screen bisogna agire su due viti e quindi avere l'occorrente con sé (poco male, il sottosella è più che capiente!), mentre per quanto riguarda il manubrio è consigliabile rivolgersi al concessionario al momento dell'acquisto o una volta scelta la propria preferenza.
Personalizzabili anche le sospensioni, regolabili su cinque posizioni; noi abbiamo usato la 3 che Yamaha consiglia come standard, e non abbiamo sentito la necessità di correggerle né in città né fuori. All'anteriore X-MAX ruba la forcella con doppia piastra - d'impronta motociclistica - al TMAX, al posteriore un classico doppio ammortizzatore è chiamato ad assorbire le asperità.
L'ABS è di serie agisce a supporto di un impianto frenante composto da un disco da 267 mm davanti e uno da 245 dietro.
Di serie anche il traction control, facilmente disinseribile - basta tenere premuto un pulsante al manubrio - per la gioia degli smanettoni.
Altro aspetto che abbiamo trovato interessante e che sta prendendo piede in manera lesta su moto e scooter è l'introduzione della smart key, gingillo tecnologico che permette di comandare lo scooter con la chiave in tasca, senza più bisogno del blocchetto di accensione spesso a rischio di manomissione per furto. Su X-MAX 300 troviamo invece un semplice selettore posizionabile su più opzioni: Off per spegnere lo scooter, On per accenderlo, Open per attivare i tasti che aprono il sottosella (ci stanno due caschi integrali) e il vano sinistro del retroscudo, mentre il destro si apre semplicemente a pressione. Tramite il selettore si comanda anche il coperchio che nasconde il tappo del carburante. Insomma, con la smart key sta tutto al sicuro nella vostra tasca e se spegnete il motore ma vi dimenticate di portare il manettino su Off, lo scooter emette un bip che vi ricorda di non allontanarvi o di spegnere completamente il vostro X-MAX. C'è davvero tutto, fuorchè il freno di stazionamento che avrebbe reso X-MAX praticamente impeccabile in quanto a dotazione di serie.
Cuore di tutto il nuovo motore da 292 cc a 4 tempi, 4 valvole e raffreddato a liquido, ovviamente omologato Euro 4. Come quello che vi abbiamo presentato sul nuovo Tricity anche il propulsore del nuovo X-MAX adotta la tecnologia Blue Core: consumi bassi e più potenza. Come?
Con il disegno e la fasatura delle valvole ottimizzati e la compatta camera di combustione semisferica con un rapporto di compressione elevato. L'offset dei cilindri poi, già adottato dai modelli della famiglia MT, permette di minimizzare le perdite meccaniche. Per migliorare l'efficienza del raffreddamento è stato adottato un cilindro DiASil, con il raffreddamento del pistone a getto d'olio.Troviamo anche il raffreddamento forzato dell'aria che assicura un funzionamento del motore più costante.
Nuova anche l'iniezione elettronica, pensata per una migliore accelerazione.
L'estetica si fa sempre più simile a quella del TMAX, con le linee decise e il motivo a boomerang che corre lungo il tunnel centrale. I fari sono tutti full LED con un doppio faro anteriore più faro abbagliante al centro, e un doppio posteriore con un motivo davvero particolare, una volta acceso.
Troviamo bella e completa anche la strumentazione, con contagiri e tachimetro analogici e un display centrale con tutte le informazioni necessarie: orario, temperatura dell'aria, livello del carburante, temperatura motore, vari parziali, dati sui consumi. Il tasto per comandare le info è sul blocchetto destro del manubrio e si aziona bene anche coi guanti.
ùMa quel che più ci ha convinti, anche se con Yamaha siamo ben abituati, è la cura che traspare da ogni dettaglio di questo scooter: sia a guardarlo da fuori che dalla posizione di guida è impossibile non notare la qualità dei materiali e di tutti i dettagli, dalla plancia alla sella, e persino le leve, i blocchetti, il tappo del carburante.
Bello è bello, curato certamente, ma come va questo nuovo membro della famiglia MAX?
Prime impressioni - video
La prova su strada
Non appena montiamo in sella ci accorgiamo che... è alta! In realtà la seduta dista da terra solo 795 mm ma, per garantire un sottosella cotanto capiente, è stato necessario tenere la seduta molto larga. Poco male, per chi arriva al metro e settanta non ci sono problemi, per i meno alti basterà scorrere un po' in avanti sulla sella per le manovre di parrcheggio. Il peso ben distribuito da una gran mano a non trovarsi in difficoltà. La posizione di guida è più che comoda con una gradevole abitabilità, la protezione dall'aria è ottima sulle gambe, buona sulla parte posteriore del corpo: sopra i 100 chilometri orari qualche turbolenza inizia a infastidire spalle e capo, ma alzando il parabrezza di quei cinque centrimetri a disposizione si risolve l'inconveniente.
Intanto il propulsore Blue Core mantiene le promesse e tira fuori un caratterino mica male, soprattutto per spunto e ripresa ma con un allungo più che soddisfacente e piacevolmente privo di vibrazioni. X-MAX raggiunge in fretta i 130 orari - e volendo li supera allegramente - senza peccare in stabilità o sicurezza.
La frenata ci ha convinti, ma non subito: è spugnosa e serve prendere confidenza con le leve che hanno bisogno di essere strizzate un bel po' per frenare forte. Questo non toglie che la frenata sia modulabile e sicura, tant'è che anche nelle pinzate più decise l'ABS non è stato chiamato in causa e X-MAX si è fermato senza fare una piega.
Un po' più invadente invece, ma disinseribile anche se vi consigliamo ovviamente di usufruirne sempre, il controllo di trazione che taglia potenza se si parte troppo decisi e che allunga una mano d'aiuto in caso di fondo scivoloso o curve azzardate.
Curve che il nuovo scooter Yamaha gradisce non poco, forte di una bella cicilistica sportiva, di un telaio che asseconda ogni richiesta e di una luce a terra sopra la media: adesso per grattare il cavalletto dovete essere davvero dei pro! Nota di merito per le sospensioni: il pavè forentino non le ha messe in crisi - salvo buche particolarmente severe - e abbiamo portato la schiena in salvo nonostante i non pochi chilometri cittadini, dove anche tra le auto non abbiamo trovato nulla da eccepire all'agilità di questo ultimo arrivato, per modo di dire.
Le ruote, da 15 pollici davanti e 14 dietro, sono a nostro avviso un giusto compromesso per maneggevolezza e sicurezza e completano un quadro che ci è piaciuto e che non ha nulla da invidiare, se non le prestazioni, al blasonato TMAX.
Accessori, colori e prezzo
X-MAX 300 arriverà nelle concessionarie a maggio al prezzo di 5.690 Euro. I colori disponibili sono tre: bianco, grigio e il particolare bronzo protagonista della nostra prova.
Tanti gli accessori disponibili, combinabili anche in due pacchetti di allestimento: Sport con cupolino basso, schienalino passeggero e scarico Akrapovic; Touring con parabrezza alto, sella comfort e bauletto.
Sono stati utilizzati
Casco Caberg Uptown
Giacca Tucano Urbano 4 Tempi Lady
Guanti Tucano Urbano Sally
Jeans Alpinestars
Scarpe TCX Boulevard
Maggiori info
Scooter: Yamaha X-MAX 300
Meteo: sole, 25°
Luogo: Da Firenze al Chianti
Terreno: Urbano ed extraurbano, collinare
Foto: Marco Campelli
Però devo notare che questi mezzi hanno una facilità di uso e delle prestazioni veramente ragguardevoli. dopo 5 min lo padroneggiavo già, dopo un quarto d'ora, l'ho guidato da ignorante in mezzo al traffico e ai semafori.
Certo va bene, ma emozioni zero, però bel mezzo.
Sul prezzo non mi pronuncio, immagino che chi vuole uno scooter non si faccia molti problemi se costa come una moto usata di media cilindrata...semplicemente non gli importa nulla.