Yamaha XJR1300 2013
Bella senza tempo
La Yamaha XJR 1300 è una delle moto nude più apprezzate dagli appassionati. Lo dice innanzitutto la sua vita commerciale incredibilmente lunga. La prima XJR, motorizzata 1200, risale a 20 anni fa; la 1300 è arrivata invece nel 1999. Non per questo si presenta oggi vecchia o superata.
Anzi, basta fare un giro per i locali alla moda di Milano per notare come gli sguardi siano tutti per lei. Non c’è motardona o maxi enduro che tenga: l’XJR 1300 ha un fascino che le altre manco si sognano.
Certo, è aiutata anche dai gusti della clientela di oggi, che è sempre più attratta dalle linee classiche e dallo stile delle moto special.
E la Yamaha XJR 1300 in tanti particolari ricorda una special coi fiocchi. È infatti curata nelle finiture, basta osservare l’alettatura del mastodontico motore 4 cilindri raffreddato ad aria e gli ammortizzatori Öhlins, ma ha anche una verniciatura che oggi viene riservata solo alle moto allestite negli atelier.
Il serbatoio grigio è attraversato dalla banda longitudinale nera, che termina con la tabella bianca e il numero uno. Son fatti con la massima cura anche il forcellone in alluminio e le pedane del passeggero.
Nel complesso non si notano elementi sottotono, a voler essere pignoli avremmo preferito la calotta della strumentazione cromata (come era sui modelli precedenti) e non verniciata in nero.
Ma se considerate il prezzo di acquisto di 8.990 euro franco concessionario, non ci si può proprio lamentare della qualità della Yamaha XJR 1300.
È una moto che ricorda tanto il vino, quello buono; passano gli anni e acquista fascino. E pure gusto, più la guidi – come vedremo – e più vorresti guidarla.
La nostra prova
La Yamaha XJR 1300 non è solo un bell’oggetto. A dispetto dell’anzianità del progetto, si guida ancora bene ed è ospitale per il pilota e pure per il suo passeggero. Cosa piuttosto rara per una nuda di questi tempi.
Avete notato come persino le moto senza carena, considerate sino a pochi anni fa le moto buone per tutti gli usi, stiano diventando mezzi sempre più estremi e sportivi?
Ci riferiamo ovviamente a quelle di grande cubatura. La XJR no, ha un bel sellone “comodoso” e un manubrio non troppo largo e alto che non stanca, grazie anche ai comandi del freno e della frizione morbidi e pastosi.
Un occhio di attenzione è stato posto sulla praticità, la Yamaha ha infatti i ganci per il ragno e un discreto vano sotto la sella dove riporre un’antipioggia o il bloccadisco.
Il peso si avverte solo nelle manovre o quando la issiamo sul centrale. Una volta in movimento la spinta del quattro fa dimenticare alla svelta la mole, che torna a farsi viva solo nei tornanti più stretti.
La Yamaha XJR 1300 regala una guida innanzitutto semplice e facile, grazie proprio all’erogazione del grande motore. Riprende in quinta già da 1.000 giri, è appena ruvido fino ai 2.000, poi cresce con una spinta dolce e piena fino a 10.000 giri.
-
Zio03, Bologna (BO)Eh sì. Sprizza personalità e carisma.
-
joyce8135, Cosenza (CS)Se Valentino Rossi ne ha 1 nel suo garage un motivo ci sarà... roba da veri intenditori di moto