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#quellavoltache, Ep.5. Nico Cereghini: “Da chiaro a criptato senza che io lo sapessi” [PODCAST]

- #quellavoltache… è un podcast di moto.it per ripercorrere, ricordare, rivivere insieme un episodio, un GP, un personaggio, un sorpasso, un evento che ha contraddistinto il motomondiale dal 1992 a oggi. Questa puntata è dedicata a quando la diretta delle gare in TV passò da in chiaro a pagamento. Cereghini era il commentatore di allora: ecco i suoi ricordi
#quellavoltache, Ep.5. Nico Cereghini: “Da chiaro a criptato senza che io lo sapessi” [PODCAST]

Marzo 1992: il motomondiale, fino a quel momento trasmesso in chiaro, viene criptato: chi vuole vedere le gare in diretta, deve fare un abbonamento a Tele+2. Telecronista, Nico Cereghini. Ancora oggi, Nico racconta quasi sorpreso, come avvenne quel cambiamento epocale non solo per il motociclismo, ma per lo sport in generale.

“Si era iniziato con i film, con Tele+1 e i film, mentre per lo sport, l’idea era di partire a giugno del 1992. Ma a sorpresa, il 29 marzo 1992, GP del Giappone a Suzuka, avvenne qualcosa di incredibile: il segnale era in chiaro, quindi visibile a tutti, fino allo schieramento, poi, improvvisamente, è diventato criptato, visibile solo se avevi il decoder. Mi presi gli insulti degli appassionati, manco fosse colpa mia…

Nel podcast, Cereghini racconta come reagirono non solo gli appassionati, ma anche le Case, in particolare Gilera e Cagiva, con anche Nico che subì alcune conseguenze contrattuali.

Secondo un sondaggio, il 42% degli appassionati imputa alla mancanza della trasmissione in chiaro delle gare un maggiore successo del motomondiale: nel podcast, le considerazioni di Cereghini. E Dorna potrebbe/dovrebbe fare qualcosa? Il podcast si chiude con qualche considerazione di Nico sulla stagione 2024: “Sarà un grande campionato”.

Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #quellavoltache

  • AZIMUTH
    AZIMUTH, Tolentino (MC)

    Sono cresciuto con lo sport di Italia1, la NBA di Dan Peterson, il football americano con Bagatta, la F1 con Andrea De Adamich (Poltronieri e Zermiani sulla Rai), il motomondiale con Meda e Cereghini. E poi il tennis su telemontecarlo con Lea Pericoli (fenomenale) e Galeazzi sulla Rai. Tutto visibile in chiaro.
    Se fosse stato a pagamento come mi ci sarei avvicinato senza un genitore appassionato che avrebbe pagato un canone extra?
    Per allargare il pubblico bisognerebbe trasmettere più GP in chiaro o almeno le sprint e non far pagare i biglietti ai minori di 14 anni nei circuiti altrimenti si rischia che diventi un circolo di 4 gatti che non riuscirà a mantenersi economicamente. I giovani di oggi non ci pensano minimamente a vedere i GP con stratagemmi atti a evitare il canone delle tv a pagamento, se ne fregano proprio e se ne disinteressano. Vedo un futuro grigio se non si cambiano gli schemi delle pay tv.
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