Era da tempo che volevo intervistare Alessia Polita. L’ho conosciuta quando ha iniziato a correre e ho seguito da vicino tutta la sua storia, dalle prime gare all’incidente che l’ha costretta su una sedia a rotelle. Avrei voluto intervistarla prima, ma avevo paura di farle domande che potevano darle fastidio, e magari riportarla a momenti che lei avrebbe  invece preferito dimenticare. Ma è bastata una telefonata per capirci, per chiarirci  e per avere la conferma di come Alessia sia la combattente di sempre, e non abbia perso la determinazione che la caratterizzava quando correva in moto. 
 

In questa lunga intervista abbiamo ripercorso con lei gran parte della sua storia. Abbiamo parlato della sua passione per le moto e per le corse, sino a quel tremendo 2013, quando, oltre al suo incidente, ha dovuto affrontare in pochi mesi anche la morte dell’amico Andrea Antonelli e un altro incredibile incidente, quello che ha cambiato la vita al suo ragazzo, Eddi La Marra. Ma Alessia è una pilotessa, una leonessa che non molla mai: la sua grinta e la sua determinazione le hanno permesso di superare tutto questo, anche se non sono mancati i momenti difficili e la voglia di mollare tutto e di smettere di lottare. Ma dopo un lungo percorso, che lei quantifica in oltre cinque anni, ora vive serenamente ed  è tornata ad essere felice, circondata dall’affetto della sua eccezionale famiglia e da quello dei suoi tanti amici.

L’essere passata attraverso momenti così difficili le consente di affrontare con serenità ed ottimismo questo periodo di forzata clausura. Per ora dobbiamo stare in casa, ma come lei stessa dice al termine di questa nostra chiacchierata: “torneremo presto ad abbracciarci”. 

L'intervista completa è visibile qui sotto