La vittoria di Michael Dunlop nella Superstock non è praticamente mai stata in discussione - o almeno, non lo è stata dopo la caduta al primo giro di Johnson, l'unico che sembrava in grado di impensierirlo. Da lì in avanti, Dunlop ha accumulato un vantaggio arrivato ad oltre 20" su Dean Harrison, con Bruce Anstey terzo. Johnson è caduto poco dopo Ramsey, riportando fratture e finendo elitrasportato all'ospedale. La BMW conquista così la seconda vittoria in pochi giorni, andando a rinverdire un palmarés all'Isola di Man che ricomincia ad arricchirsi e tocca quota 31 affermazioni.

Dietro lo spettacolo non è mancato: dietro ad Anstey, terzo, Cummins, Martin e Rutter hanno bruciato Hillier dando vita ad una lotta terminata solo sotto la bandiera a scacchi - solo 2"7 hanno separato il quarto dal settimo. Purtroppo ritirato a Parliament square Guy Martin. Problemi anche per Cummins, che ha perso tempo ai box quando la sua Honda ha rifiutato di accendersi. Ma non era sicuramente la sua giornata, perché dopo il termine della gara Conor si è visto affibbiare una penalizzazione aggiuntiva di 2 minuti a causa di sospensioni non regolari e terminando così diciottesimo. Buono il risultato per il nostro Stefano Bonetti, che riesce a chiudere entro i primi 20 con la sua Kawasaki Superstock.